Come me, moltissime altre persone nel mondo, grazie all’informatica e ad Internet, hanno ridotto il loro consumo giornaliero di carta.
In alcune situazioni, però, è ovvio, la carta continua ad essere indispensabile.
In caso di raffreddore, in cucina ed in bagno non possiamo assolutamente rimpiazzare tovaglioli, fazzoletti e carta igienica con sostituti digitali. Certo, a tavola potremmo anche utilizzare tovaglioli di stoffa e lo stesso vale per i fazzoletti per il naso, in bagno però non ci sono alternative: la carta igienica è decisamente insostituibile. D’altra parte c’è carta e carta e tutti noi potremmo (e dovremmo), senza nessuna difficoltà, comprare rotoli di carta riciclata. Quest’ultima, oltre ad essere meno costosa, contribuisce, infatti, ad evitare l’eccessivo sfruttamento delle foreste e l’inquinamento delle acque con sostanze chimiche consentendo, inoltre, un notevole risparmio di energia (carbone, petrolio) a vantaggio della qualità dell’aria e del clima.
Sebbene il mercato offra una vasta gamma di prodotti fabbricati con materiali riciclati, le persone continuano a preferire “quattro strati di morbidezza”. I più restii a convertirsi alla carta riciclata sembrano essere gli americani. Eppure la sofficità ha un prezzo ed il costo è talmente elevato, e sproporzionato ai fini, che non dovrebbe essere più tollerato.
In nord America ed in Canada queste foreste sono essenziali per combattere il riscaldamento globale e per assicurare la sopravvivenza di una ricca biodiversità. Molti animali (tra cui lupi, aquile e orsi) e tantissime piante dipendono proprio da queste foreste e la loro rapida scomparsa è la principale causa di estinzione.
La Kimberly-Clark è la più grande produttrice mondiale di carta per uso domestico: carta igienica, fazzolettini, rotoloni da cucina. Suoi sono i marchi Scottex, Kleenex e Cottonelle. Secondo quanto riportato da Greenpeace, molti di questi prodotti, come i Kleenex, sono fabbricati al 100 per cento con fibre vergini provenienti anche dalle foreste primarie, come quelle boreali del Canada. Cascades, il quarto produttore nordamericano del settore, impiega, invece, il 97 per cento di fibre riciclate.
D’altra parte, soprattutto oggi, sono in vendita moltissimi articoli realizzati con materiali riciclati, dovrebbe essere quindi la coscienza di ognuno di noi a guidarci verso acquisti consapevoli.
La carta igienica è un prodotto usa e getta, ma dobbiamo necessariamente buttare le foreste nel wc?
1 Marzo 2009 - Scrivi un commento