Lo sguardo del Milano Film Festival è sempre stato ed è a 360 gradi, in un tentativo di legare il locale al globale e di partire dalle dinamiche di casa nostra per capire come si ritrovano, sempre uguali e sempre diverse, in tutto il mondo. Attraverso la lente del cinema.
Il MFF si fa di anno in anno più ambizioso e l'edizione 2009 – dall'11 al 21 settembre, con epicentro al Piccolo Teatro Strehler – si preannuncia ricchissima di appuntamenti dedicati all'ecologia, all'esplorazione di culture e luoghi vicini e lontani, ma anche alla denuncia dello sfruttamento del Pianeta e degli esseri umani che lo abitano.
Ce n'è abbastanza per crearsi un percorso personalizzato, all'interno dei dieci giorni del festival, che è riduttivo definire “verde”: sarà un caleidoscopio di esperienze, di visioni, di emozioni. E la coscienza ecologista non si limiterà a brillare sullo schermo, ma si concretizzerà in un modo di vivere il Festival che l'organizzazione ha voluto quanto più sostenibile possibile.
Planetaria sarà la rassegna più specificamente dedicata alle tematiche ambientali, in tutte le loro sfaccettature: documentari e cortometraggi, preceduti da un approfondimento, che vanno dall'americano Dirt! di Gene Rosow – con interventi di Vandana Shiva e Sebastiao Salgado – a L'Or Bleu di Damien De Pierpont – che parla della privatizzazione dell'acqua in Francia e in Marocco – fino a Terra Madre, recentissimo lavoro di Ermanno Olmi sul rapporto fra società e cibo.
E proprio Colpe di Stato, con i suoi otto lungometraggi selezionati e presentati in collaborazione con Internazionale, continuerà a dare spazio al cinema di denuncia, concentrandosi quest'anno sui danni del “vecchio” colonialismo e sulla minaccia di quello “nuovo”: Africa, Asia, America Latina e Medioriente raccontati non solo dalle pellicole presentate, ma anche da numerosi ospiti che parleranno dei disastri umani e ambientali provocati dalle multinazionali dell'energia e dell'alimentazione.
Per scoprire invece qualcosa di più su “casa nostra”, FAI il tuo film! presenta i cortometraggi finanziati da Intesa San Paolo nell'ambito di un bando promosso da Milano Film Festival e FAI – Fondo per l'Ambiente Italiano. Si tratta di film che raccontano ciascuno uno dei “Luoghi del cuore” censiti dal FAI fra il 2003 al 2008, e gettano luce su pezzi d'Italia – ora riscoperti e portati a nuova vita, ora minacciati e bisognosi di un salvataggio – che dovremmo conoscere e amare e di cui invece ci dimentichiamo.
Per muoversi e sostentarsi in questi dieci giorni davvero pieni, poi, il MFF consiglia: il Car Pooling in collaborazione con Tandemobility (per condividere la propria auto con altri spettatori), il noleggio biciclette fornito direttamente dal Festival per spostarsi in tutta la città, e soprattutto il rifornimento gratuito e illimitato di acqua liscia e frizzante ai quattro Point “Casa dell'Acqua” allestiti da Amiacque. Insomma, potete lasciare a casa non solo l'auto, ma anche le costose e inquinanti bottiglie di plastica: l'acqua della rete idrica milanese è ottima e accessibile a tutti, sempre.
Buone abitudini da mantenere fino al prossimo Festival.
7 Settembre 2009 - Scrivi un commento