Risposta: Sì, grazie ad apparati che possono garantire un’autonomia di fiamma e braci, fino ad oltre 15 ore… quante ore manchiamo da casa? Quante ore dormiamo? È meraviglioso rientrare a casa trovando un piacevole tepore e la stufa già accesa, solo da ravvivare!
Qualcuno, magari abituato a stufe o caminetti non adatti al riscaldamento, può credere che non sia possibile riscaldare una casa intera con una sola stufa: è spiacevole trovare una stanza calda e le altre gelide ed è altrettanto improponibile gestire una stufa per ogni stanza.
Alcune stufe e focolari sono realmente in grado di garantire il riscaldamento di vari locali, anche se posti su due piani, sfruttando i principi fisici del calore radiante e convettivo, senza l’ausilio di ventole o pompe che consumano corrente elettrica.
La decrescita è felice perché:
1) ci riscaldiamo meglio e di più, il comfort ambientale è maggiore grazie ad un continuo ricambio d’aria che viene aspirata dall’esterno ed espulsa spontaneamente dalla canna fumaria, questo fenomeno annulla la possibilità di condense su muri e vetri che causano muffe sulle pareti più fredde. L’aria nei locali subisce un continuo, naturale e salutare ricambio;
2) spendiamo il 70% in meno sull’acquisto del combustibile e risparmiamo come minimo 300 kw/h in corrente elettrica ogni anno (per il funzionamento di ventole o pompe).
3) i panni stesi in casa, nei periodi di pioggia, asciugano rapidamente e noi possiamo fare a meno di costose ed energivore asciugatrici elettriche;
4) la famiglia gode la bellezza di una fiamma in bellavista che si agita in tortuose evoluzioni, confinata da un vetro termico di sicurezza. Provate a ritrovarvi con famiglia ed amici davanti ad un caminetto acceso, oppure davanti ad un termosifone caldo… la differenza è impagabile! Problematico sarebbe doverlo accendere ma grazie alla sua lunga autonomia, sarà sempre acceso, 24 ore su 24. Provate anche a cucinare patate e carne nel focolare pieno di brace, il cibo potrebbe essere più buono!
5) la CO2 emessa, sarà riassorbita naturalmente dall’albero che verrà piantato al posto di quello tagliato e non contribuirà all’effetto serra. I focolari moderni, grazie alla doppia combustione (talvolta addirittura catalizzata), raggiungono rendimenti dell’80% ed abbattono notevolmente le emissioni d’inquinanti;
6) possiamo utilizzare legname locale, procurando lavoro nella nostra regione e migliorando la bilancia dei pagamenti esteri, gravata dall’importazione dei combustibili fossili;
7) se volete, per rendervi autonomi, potete acquistare più facilmente un piccolo bosco che un pozzo di petrolio. Potete bruciare anche le potature delle piante del vostro giardino, la cenere sarà utile per concimare l’orto, allontanare le lumache e produrre biodetersivi;
8) nessun black out elettrico o crisi politica nei paesi esportatori di gas e petrolio, ci può costringere al freddo… quasi impossibile, poi, è il guasto dell’apparato che non è composto con complessi attuatori elettromeccanici e neppure può bucarsi un tubo e causare perdite d’acqua;
Ogni strumento inventato dall’uomo, nasconde anche dei pericoli. Se si dispone di una canna fumaria realizzata a regola d’arte e la si pulisce regolarmente, non si avranno problemi di nessuna natura, tuttavia per eccesso di precauzione, possiamo installare un sensore di monossido e uno di incendio che consumano pochissima energia elettrica.
Per maggiori informazioni che andrebbero ben oltre lo scopo informativo dell’articolo, vi invito a visitare il mio sito amatoriale www.stufefocolari.com, con particolare attenzione alla sezione sulla sicurezza.
Note storiche:
Il riscaldamento a legna, venne quasi completamente soppiantato dai sistemi automatizzati di riscaldamento che sfruttavano combustibili fossili liquidi e gassosi, a causa della maggiore comodità che essi assicuravano.
Nonostante l’abbandono dei focolari a legna, alcune fonderie, si occuparono ancora di ricerca e riuscirono a realizzare stufe e camini in ghisa ed acciaio, con particolari doti d’autonomia.
Esistono anche altri tipi di stufe, dette ad accumulo, che garantiscono fino a 24 ore di calore e gran comfort ma sono veramente costosissime, pesantissime e vanno riaccese ogni 12/ 24 ore con difficoltà nella regolazione del calore che emettono.
In aggiunta sono state inventate le stufe a pellet che hanno doti d’autonomia ancora migliori ed inquinano poco. A mio parere, il limite di questi apparati sta nella loro complessità tecnica, sono più capricciosi, necessitano di più manutenzione e sono soggetti a guasti. Con il pellet raggiungiamo risparmi economici del 40 % rispetto al gas ma continuiamo ad essere dipendenti da consumi elettrici per il funzionamento delle sue ventole, inoltre il comfort termico è minore.
In considerazione di un’ottica di decrescita “infelice perché obbligata”, guardandomi intorno, ho cercato di valorizzare le risorse che mi circondavano e che prima non consideravo.
Ho potuto apprezzare il godimento e la soddisfazione che trasparivano, nelle parole e negli occhi, di due amiche che riscaldavano le rispettive abitazioni con stufe a legna. Ho apprezzato personalmente il comfort termico nelle loro abitazioni ed ho poi valutato il gran risparmio economico ed il beneficio per la natura, infine mi sono lanciato nello studio di questi apparati da riscaldamento.
Ho sperimentato una normale stufa con scarsa autonomia, la casa era interamente riscaldata, il comfort eccezionale, la muffa che compariva in un angolo dell’abitazione era scomparsa, i panni lavati asciugavano rapidamente, la usavo anche per cucinare ma era sempre da riaccendere sia al mio risveglio che al rientro dal lavoro... un limite che detestavo.
Il risultato più interessante, è giunto quando ho scoperto questi focolari e stufe a legna a lunga autonomia. Solamente un’autonomia di almeno 10 ore, mi avrebbe garantito il riscaldamento continuo dell’abitazione e soprattutto di non avere il fastidio, di trovare la casa completamente gelida e la stufa da riaccendere. Non volevo affidarmi al carbone per mantenere l’autonomia di riscaldamento. Dopo l’acquisto dell’apparato ed un po’ di esperienza, mi dichiaro pienamente soddisfatto e non ho più bisogno di accendere la caldaia a gas per integrare i buchi vuoti, causati dallo spegnimento prematuro della stufa.
Felice Decrescita a tutti
Articolo di Emiliano Squillari tratto da www.decrescitafelice.it
Riscaldamento Naturale della Casa
È il primo libro completamente dedicato al riscaldamento domestico attuato con energia rinnovabile. In una... Continua... |
Complimenti.