Non è un idea difficile da realizzare: ogni mercoledì e sabato mattina, prima delle otto, passa un camioncino a svuotare il bidone messo fuori la sera prima. Se si abita in un condominio non bisogna neanche portare giù la pattumiera: un dipendente della SEAB passerà davanti agli appartamenti due volte, per ritirare il bidone e per restituirlo.
Almeno così funziona nella città di Bolzano che non è tra le città più grandi d’Italia, ma nel suo piccolo è densamente popolata. Nel 2007, infatti, vi sono state raccolte ben 5.000 tonnellate di rifiuti organici. Questi vengono trasformati in fertilizzante, combustibile o metano (altra fonte energetica). Rifiuti come vetro, carta e metalli incontrano il riciclaggio, così solo quelli indifferenziabili vengono scartati come veri e propri ‘rifiuti’. “Grazie alla separazione dei rifiuti organici, sono stati bruciati e sotterrati il 13% dei rifiuti in meno rispetto al 2006”, spiega Francesco Gallina, dirigente della SEAB (Servizi Energia Ambiente Bolzano).
L’obiettivo principale della SEAB è proprio quello di aumentare la raccolta differenziata di carta, vetro e rifiuti organici. Oltre ad occuparsi dei rifiuti domestici, l’agenzia cura i luoghi pubblici: svuota i cestini, spazza le strade e esegue la potatura del verde pubblico.
“Per garantire il funzionamento del servizio bisogna rendere cosciente il cittadino dell’importanza della puntualità”, - spiega l’assessore per traffico e ambiente Klaus Ladinser - . “Dopo aver riorganizzato i servizi abbiamo distribuito un calendario che precisa giorni e orari della raccolta differenziata”. Così secondo Francesco Gallina i primi anni con la differenziazione dell’organico sono andati meglio del previsto: “I cittadini partecipano molto bene, sia la quantità che la qualità dei rifiuti organici sono soddisfacenti. La maggior parte dei cittadini si attiene alle regole e getta solo sacchetti di carta e non di plastica nei contenitori”.
La SEAB non fa differenza tra ‘grandi e piccoli produttori di rifiuti’: il costo del servizio non varia a seconda della quantità di rifiuti prodotti dal singolo individuo, ma a seconda della produzione media di tutto il comune. I cittadini quindi non vengono indotti a ridurre la quantità di rifiuti, ma solo a separarli.
Dopo essere stati meticolosamente separati i rifiuti organici del comune di Bolzano vengono trasportati nel deposito di fermentazione di Lana, un paesino a qualche chilometro da Merano. Lì vengono trasformati in compost o metano, e utilizzato come fonte energetica.
Iniziative splendide ma non utopistiche, speriamo serviranno da esempio a tutta l’Italia.
16 Febbraio 2009 - Scrivi un commento