Le precipitazioni temporalesche persistenti confermano la sempre piu' elevata frequenza di eventi estremi che sono una espressione dei cambiamenti climatici in atto che - continua la Coldiretti - mettono in pericolo la sicurezza del territorio nazionale, dove sette comuni italiani su dieci sono interessati dagli oltre 21mila chilometri quadrati di territorio nazionale considerato a rischio per frane e alluvioni.
In Italia - sostiene la Coldiretti - ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità, con la regione Calabria che si colloca ai vertici per pericolosità con il 100 per cento dei comuni coinvolti.
Una situazione a cui non è certamente estraneo il fatto che - conclude la Coldiretti - dal 1982 al 2005 sono scomparsi quasi 6 milioni di ettari di suolo agricolo e che secondo le stime dell'Anbi nell'arco di tempo 1990-2016, se il ritmo di cementificazione del territorio rimanesse inalterato, si sara' persa una Superficie Agricola Utilizzata pari al 17,5 per cento del territorio nazionale, vale a dire un'area superiore a quella delle regioni Sicilia e Sardegna.
4 Febbraio 2009 - Scrivi un commento