Dopo antrace, vaiolo e SARS di inizio millennio (ma qualcuno se le ricorda più queste “epidemie”?), nel 2003 ha fatto la sua comparsa anche l'influenza aviaria, nuovo agente virale terrorizzante la popolazione mondiale, su cui i mass media si sono scatenati meschinamente sia in funzione di aumento numero di copie/audience vendute (pare che l'umano sia morbosamente attratto da notizie su disastri e tragedie) sia in funzione di sostegno al meccanismo dominante di produzione del cibo dettato dal connubio industria alimentare/istituzioni sanitarie.
Per risolvere a monte la questione, eliminando ogni possibile adesione a un sistema evidentemente squilibrato (anche nel senso psicologico del termine), si possono puntualizzare alcuni capisaldi:
- Il termine “influenza” affibbiato al virus H5N1 che (peraltro come molti altri simili) si trova normalmente nei volatili (con epidemie ricorrenti naturali tra essi, risolte anche in passato con misure veterinarie) è una trovata geniale, capace di suscitare inconsce paure collettive, ma non corrisponde necessariamente a una corretta classificazione scientifica. Questa “vicinanza” sospetta di termini, ha indotto e induce ancora oggi, un consumo immotivato di vaccini influenzali che non hanno alcun potere effettivo di fronte a un'eventuale infezione di questo virus (tra l'altro molto difficile da attuare tra animale e uomo e non contagiosa da uomo a uomo). Anche il Cochrane Vaccines Field, una delle organizzazioni di ricerca scientifiche più importanti in tema vaccini in Italia, sostiene questa posizione (1).
- Collocare in ogni caso esattamente l'entità della cosa nella nostra vita: 391 morti dal 2003 nel mondo (2). Ogni anno in Italia muoiono più di 5000 persone di incidente stradale...
- L'ottica del cosiddetto cibo “a chilometri zero”, secondo cui si consumano prodotti provenienti da piccoli coltivatori del proprio territorio o bioregione, oltre che avere un impatto sull'ambiente di tipo veramente rivoluzionario e favorevole ha anche effetti sul controllo di ciò che mangiamo e sulla nostra salute, e ci toglie da tutti questi rompicapo e paure indotte.
- Per chi vuole c'è sempre la scelta ancora più a monte di divenire vegetariani e/o coltivarsi qualche pezzo di terra per produrre gli ortaggi di maggior consumo. Questa opzione è salutare sotto tutti i punti di vista oltre che grande soluzione per bypassare trappole psicologiche di controllo e ammalianti sirene farmaceutiche.
- Prevenzione: il concetto che un virus in quanto tale abbia campo libero nell'organismo umano è un concetto di tipo pseudoscientifico e non corrisponde esattamente alla realtà. Come ogni buon medico sa, chi fa la differenza è lo stato del sistema immunitario di un individuo che gli permetterà di avere una determinata resistenza o meno a ogni tipo di infezione e patologia. Anziché fare terrorismo sanitario sarebbe più opportuno spingere sul tasto della prevenzione attraverso la stimolazione di stili di vita salutari e di un'alimentazione corretta secondo la propria attività ed età. Se ci facciamo carico della gestione della nostra salute mirando alla costituzione di un organismo fisicamente sano e in armonia relazionale e psicologica le difese immunitarie che si verrebbero a formare potrebbero sorprenderci.
Insomma, per riassumere brevemente, non è che poi mass media e soci abbiano tutto quel potere che pensano di avere se non lo si concede loro. Come ha detto efficacemente il profeta della decrescita Jacques Ellul, il potere non va mai preso alla lettera. La cosa migliore che si possa fare per sottrarre il potere alle istituzioni/gerarchie organizzate esistenti è proprio questa. Secondo lo storico francese, quasi tutti i sistemi possono attuare una repressione se ci si oppone ad essi attivamente e politicamente, ma allo stesso tempo è d’altra parte difficilissimo per loro reagire se non vengono presi sul serio.
Il mondo è vasto e le cose che accadono, visibili e invisibili, per fortuna ancora molte e imprevedibili. L'omologazione di tutti i fenomeni su un piano materiale e la presunzione di spiegazione, previsione e controllo globale fanno parte del delirio tecnico-scientifico-politico di questa epoca, che sta però transitando velocemente verso una nuova situazione di reale consapevolezza più diffusa. Anche noi, nel nostro quotidiano, possiamo esserne parte.
(1) Cfr. www.cochrane.org
(2) “Aviaria in Cina: due morti, allarme per capodanno lunare”, agenzia ANSA, 19 gennaio 2009. Secondo un'altra agenzia ANSA, dall'inizio dell'“epidemia” nel 2003 all'11 marzo 2008 i contagiati nel mondo sono stati 368 e i morti 234. Cfr. “Aviaria: pericolo mutazione”, agenzia ANSA, 11 marzo 2008.
22 Gennaio 2009 - Scrivi un commento