Il divieto che il premier inglese vuole porre a questi grandi schermi rientra nella battaglia contro il riscaldamento climatico. È stato rilevato, infatti, che i “4 x 4 del living-room”, come sono state definite le tivù al plasma più grandi, consumano quattro volte di più di un normale televisore e più del doppio di uno delle stesse dimensioni a cristalli liquidi.
Gli schermi al plasma sarebbero, in sostanza, come dei SUV che sulle strade inquinano più di tutti gli altri veicoli. Uno spreco eccessivo che, a detta di Brown, non può essere tollerato.
Sono lontani i tempi in cui la “scatola magica” entrava discreta nelle case per informare ed intrattenere, ma senza essere mai invadente. Solo poche ore di programmazione, perché i mezzi permettevano questo e per non stravolgere i ritmi quotidiani delle famiglie. Ben presto però i palinsesti si sono dilatati, i canali moltiplicati, l’offerta differenziata.
E così, se per assistere al siparietto di Carosello quella scatola di pochi pollici poteva bastare, adesso agli spettatori calza un po’ stretta, inadeguata alla visione di tutti quei film, telefilm, documentari, partite e quant’altro ci viene quotidianamente proposto.
Negli ultimi anni, dunque, le tv a tubo catodico sono state gradualmente sostituite da apparecchi sempre più grandi, più sottili, più sofisticati, più eleganti e qualitativamente superiori ai loro antenati.
Ed ecco quindi che i consumatori si sono trovati dinanzi al “dubbio del secolo”: optare per un televisore al plasma o LCD? La battaglia fra queste due tipologie si è giocata sul fronte della qualità. In un primo periodo, infatti, venivano attribuite prestazioni superiori alle tv al plasma, soprattutto nel caso di apparecchi di notevoli dimensioni.
L’eccessivo dispendio energetico di questi televisori si somma poi a quello di tutti gli altri apparecchi che popolano le abitazioni e che, il più delle volte, consumano ed inquinano anche quando “dormono”, ovvero in modalità stand by.
La questione degli schermi televisivi non è però oggetto di analisi solo da parte del successore di Tony Blair. L’Unione Europea, infatti, sta perfezionando i dettagli di un nuovo regolamento che obbligherà a rispettare degli standard minimi per tutti i televisori. Le tv al plasma scompariranno quindi dagli scaffali dei negozi? È ancora presto per dirlo. Da buoni spettatori, staremo a vedere.
20 Gennaio 2009 - Scrivi un commento