L'azienda prevede di coprire così ben il 50% del fabbisogno energetico del suo megastore, che è il più grande d'Italia, riassorbendo completamente l'investimento iniziale in una prospettiva di medio/lungo termine. E riducendo annualmente le emissioni di CO2 di 800 tonnellate.
L'energia geotermica, lo dice la parola stessa, è l'energia generata da fonti geologiche di calore: si può trattare di fenomeni particolari di origine vulcanica, come nel caso dei soffioni di Larderello, che sono sfruttati fin dall'inizio del Novecento. Ma si tratta anche, più generalmente, del calore naturale del sottosuolo, concentrato in quelli che gli scienziati chiamano “giacimenti geotermici”: il gradiente che si crea fra la superficie terrestre e le sonde di un impianto geotermico che arrivano a questi giacimenti, a centinaia di metri di profondità, viene sfruttato per riscaldare gli edifici in inverno e raffreddarli d'estate.
Ikea sta realizzando un altro impianto a Parma: l'azienda, in Italia, intende impegnarsi per ottenere una riduzione del 15% dei consumi nel 2009, e per avere negozi alimentati almeno al 60% da energia da fonti rinnovabili.
Lo sfruttamento della geotermia, in Italia e in Europa, è una questione piuttosto complicata: se un paese come l'Islanda, interessato da fenomeni geotermici estremi, è così fortunato da poter trarre una considerevole quota di energia da questa fonte rinnovabile, in altri paesi sono ancora oggetto di studio le potenzialità degli impianti geotermici cosiddetti “di terza generazione”, gli Enhanced Geotermal Systems (Egs), in grado di creare artificialmente giacimenti geotermici anche laddove non ce ne sono.
Gli scavi effettuati per portare avanti un ambizioso progetto svizzero, il Deep Heat Mining di Basilea - che avrebbe dovuto riscaldare cinquemila abitazioni - hanno però prodotto scosse telluriche, e i lavori sono stati fermati. Si trattava in questo caso di perforazioni che raggiungevano addirittura i cinque chilometri di profondità.
Un traguardo davvero difficile, ma da perseguire con tenacia dati i tanti vantaggi che lo sfruttamento della geotermia può assicurare: non solo perché non comporta emissioni di gas serra, ma anche per l'impatto ambientale molto ridotto delle centrali e per la totale assenza di sostanze pericolose da trasportare e stoccare in superficie.
E questo, in tempi in cui sono sempre più forti le voci che intendono farci ritornare al nucleare, è davvero qualcosa da prendere seriamente in considerazione.
22 Dicembre 2008 - Scrivi un commento