Si tratta di un piccolo migratore, ancora più piccolo dei passeri, che si nutre di piccoli insetti fra i quali i ragni e le zanzare, che migra in Italia raggiungendola da nord già dal mese di settembre; ha un carattere confidenziale con l'uomo e molto curioso, tant'è che negli anni 70 certi cacciatori riuscivano ad attirarla a tiro semplicemente lanciando in aria sopra il capanno un berretto che attraeva la sua curiosità.
Purtroppo questo carattere confidenziale comporterà che dal prossimo 21 settembre, data di apertura della caccia, ne verranno massacrate centinaia di migliaia, sicuramente 10, 20, 30 volte di più del numero stabilito dai consiglieri regionali pari a 25.000.
Il Consiglio Regionale dimezzato che ha votato questa legge vergogna (erano presenti 30 consiglieri su 60) ha infatti previsto dei limiti di uccisione di questi piccoli uccellini farsa e privi di logica, un cacciatore per legge non ne potrà uccidere più di 20 al giorno, viene quindi da chiedersi come i 55.000 cacciatori si spartiranno le 25.000 pispolette dato che in realtà ne aspetterà meno di mezza a testa.
Ma allora se ogni cacciatore del Veneto potrà cacciare meno di mezza Pispola a testa perché si concede a ciascuno di essi di massacrarne 20 al giorno e addirittura 100 in tutta la stagione di caccia?
La risposta è semplice perché la legge prevede un bell'imbroglio: i cacciatori dovranno comunicare le uccisione delle Pispole ogni 15 giorni per constatare se è stato raggiunto il limite delle 25.000 Pispole. Ogni 15 giorni ? Ma come ? Il tetto delle 25.000 Pispole potrà essere raggiunto già alle prime ore del 21 settembre ma il censimento per controllare che non si superi il limite verrà fatto dopo 15 giorni ? Com'è possibile tutto questo ?
Semplice, i nostri bravi consiglieri hanno pensato a tutto: i cacciatori potranno segnare il numero di uccellini uccisi alla sera (e non subito dopo l'uccisione), per cui è rimesso alla coscienza del singolo se segnare i capi o, diversamente, non segnare nulla e ricominciare la mattina dopo come se non se ne fosse abbattuto nessuno.
Con la Pispola potranno essere massacrati anche la Peppola ed il Fringuello due piccoli e variopinti parenti del nostro casalingo canarino, uccellini che frequentano le mangiatoie invernali di molti italiani, infine anche lo Storno, formidabile macchina distruttrice di insetti, l'unico uccello che si nutre anche del temutissimo nemico dell'agricoltura: l'infantria, insetto meglio conosciuto col nome di bruco americano.
Dal 21 settembre grazie a questi trenta individui i 55.000 cacciatori veneti si potranno accanire anche su questi inermi uccelletti, su questa manciata di grammi di piume saltellanti, queste 55.000 "sentinelle dell'ambiente", "amici della natura", "tutori dell'ecologia", "alleati degli agricoltori", "primi amici della natura" potranno dimostrare il loro amore per la natura distruggendo centinaia di migliaia di questi uccellini compiendo così una autentica strage di uccelli protetti, protetti dalla legge dello stato (la 157/92), dalla Direttiva Comunitaria Uccelli (la 409/79/CEE) e dalla Convenzione di Berna (L.503/81).
Sarà un nostro impegno ed una nostra promessa quella di pubblicizzare da ora in poi i nomi di questi trenta signori in tutti i modi possibili. Rivolgiamo un appello a tutti affinché contribuiscano a rendere nota questa barbarie legalizzata purtroppo passata finora in sordina su tutti i media, diffondendo questa lettera e scrivendone altre a tutti i giornali e partecipando alla manifestazione nazionale contro la caccia fissata per sabato 20 settembre a Sandrigo (VI) e a Vicenza.
Andrea Zanoni - Presidente della Lega Abolizione Caccia del Veneto - email:
lacveneto@ecorete.it cell.: 347/9385856
2 Settembre 2008 - Scrivi un commento