“Quando, anni fa, qualcuno iniziò a lanciare evidenti segnali d’allarme rispetto, per esempio, alla tossicità ormai allarmante dell'atmosfera, immediatamente venne relegato ai margini del dibattito sia ambientale che mediatico (figuriamoci politico) e tacciato di irrimediabile e inutile catastrofismo. Oggi, fortunatamente, no. Oggi negare l’esistenza di una simile emergenza sarebbe come sostenere che la meteora piantata nel bel mezzo del nostro giardino deve averla tirata per caso il figlio del vicino giocando a sassi...”.
L’emergenza è qui ed ora. Salvare l’ambiente è un’impellenza che riguarda ognuno di noi se non vogliamo veder letteralmente scomparire l’umanità. Milioni di anni di evoluzione e di apprendimento sociale, per cosa? Per operare una vera e propria estinzione del genere umano? Un bel suicidio di massa masochistico…
Eppure un’alternativa c’è. Anzi, ci sono MOLTE alternative. Sono solo nascoste. Accuratamente celate e accantonate dai troppi soggetti che nello sfruttamento dell’ambiente vedono nient’altro che guadagni: petrolieri, industrie inquinanti, trafficanti di scorie, politici ammanicati …
Quello di Jacopo Fo è dunque un libro di valide e ragionevoli alternative all’insegna di un duplice risparmio: quello naturale (risparmiamo l’ambiente dal patibolo che entro pochi anni lo potrebbe veder capitolare) e quello economico (risparmiamo denaro del nostro portafoglio svincolandoci dal giogo petrolifero).
Le soluzioni ecotecnologiche qui raccolte sono alla portata di tutti: imprenditori lungimiranti, cittadini coscienziosi… in pratica chiunque desideri risparmiare o guadagnare con un occhio di riguardo al futuro.
Per esempio, microimpianti di generazione elettrica sono ora completamente finanziati e consentono un risparmio notevole sulla bolletta. Oppure piccoli mulini a vento (l’apertura delle pale ha mediamente un diametro di 2 metri) sono facilmente installabili in casa e, con un investimento di circa 4.000 euro, garantiscono energia sufficiente per l’intero fabbisogno di un nucleo familiare.
Vi sono inoltre le nuove auto ecologiche in via di realizzazione, chi le produrrà e il risparmio che genereranno nelle tasche degli acquirenti. Gli accorgimenti per non sperperare né acqua né calore. La possibilità di consorziarsi, con il contatto di chi già lo sta facendo, per cambiare da subito qualcosa della propria quotidianità e cominciare a risparmiare.
E poi, coloro che stanno investendo tramite la rivalutazione dello spreco come fonte energetica: per esempio, il calore prodotto da un altoforno può riscaldare le industrie circostanti i cui scarti, a loro volta, producono il materiale per l’utilizzo dell’altoforno. Il mercato degli sprechi è sterminato, è il business virtuoso del futuro già messo in atto da imprese e privati: un pianeta in grado di sostenersi elimina lo spreco, rendendolo risorsa.
Gli esempi sono tanti, e riempiono le pagine di questo libro di un ottimismo concreto, basato su fatti che troppo spesso nella comunicazione catastrofista non vengono riportati. Un volume che raccoglie dati e informazioni sui rischi reali che l’ambiente sta correndo ma anche una guida per imprenditori, ecologisti, famiglie e singoli che potranno orientarsi in un mondo in rapido cambiamento ed evoluzione.
Dove e da chi ottenere informazioni affidabili, che impianti utilizzare, come reperire i fondi, a chi rivolgersi per un’assistenza completa, come mettere in atto piccoli accorgimenti quotidiani… Insomma, un vero e proprio manuale pratico. Perché se l’emergenza ambientale è alle porte, la soluzione è altrettanto rapida e imminente.
IL LIBRO È STRUTTURATO IN DUE PARTI. La prima (Un viaggio racconto. Dagli sprechi alle eco-truffe), espone la situazione attuale in cui versa il sistema Italia, definito da Fo come il Paese degli Eco-Zotici: caldaie condominiali dell’anteguerra, pannelli solari in paesi che hanno la metà della quantità di sole rispetto all’Italia, SUV che sovra-inquinano quanto sovra-occupano le strade, illuminazione pubblica senza logica, elettrodomestici e apparecchiature in perenne stand-by, termostati considerati oggetti alieni e incomprensibili. E ancora la situazione rifiuti a Napoli, la riproposta del nucleare come fonte energetica, le situazioni manigolde o ambigue che si travestono da ecologismo…
La seconda (Alle soglie di una rivoluzione) riassume le proposte e le iniziative finalizzate a modificare quanto c’è di sbagliato e valorizzare gli esempi virtuosi. Ecco dunque ecotecologie che potrebbero realmente cambiare lo stato delle cose e le realizzazioni concrete di città e comuni che si sono distinti per le loro attività, apprezzabili non solo perché eco-compatibili ma soprattutto perchè remunerative sia dal punto di vista economico che sociale.
Salvare l'Ambiente Conviene
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