Una promessa bella e impossibile che ha causato il risentimento di tutti quei professionisti da anni impegnati nella battaglia contro una malattia radicata nell'immaginario sociale come il male oscuro dei nostri tempi. Un male incurabile - ma sicuramente prevenibile a livello ambientale - che forse proprio per il suo appeal "di massa" si presta a facili strumentalizzazioni. Fatto sta, che un paese civile non dovrebbe permettere che la politica speculi in questo modo sulle sofferenze e sulle paure dei cittadini, offendendo non solo l'esistenza di chi in prima persona si trova a fare i conti con la malattia e con le terapie attualmente sul mercato, ma anche l'intelligenza di tutti coloro che si ritrovano a vivere in un territorio dove le politiche ambientali sono tutt'altro che attente alla salute dei suoi abitanti.
Nonostante l'affermazione del premier sia uscita praticamente indenne dal sistema mediatico italiano, le risposte ci sono state, a partire dai luoghi in cui la ricerca si fa e non si promette. In particolare, da martedì, in prima pagina sul quotidiano ecologista "Terra" sono comparse le prime risposte al Presidente del Consiglio. Tra queste, ci sono state anche quella di Ernesto Burgio - Coordinatore del Comitato Scientifico di Isde Italia - e di Paolo Crosignani - Direttore Unità Complessa Registro Tumori ed Epidemiologia Ambientale, Fondazione IRCCS Istituto dei Tumori, Milano oltre che membro del Comitato Scientifico di Isde Italia. Qui di seguito ve ne proponiamo una che ci ha colpito particolarmente, a firma di Patrizia Gentilini, Oncoematologo Isde, un'altra "addetta ai lavori" nel settore della ricerca contro il cancro:
"Caro presidente Berlusconi, forse Lei, come tanti del resto, non ha ben chiaro il fatto che il cancro di cui indiscutibilmente si guarisce e che quindi nel 100% dei casi è sconfitto, è quello che NON è venuto! Questo è anche il cancro che ci risparmia il maggior peso di sofferenze personali, che anche Lei certamente ha provato essendone stato colpito, ma anche di costi per la collettività. Se Lei, o chiunque altro decisore politico, desse finalmente ascolto a ciò che medici e ricercatori indipendenti da decenni affermano, in primis Lorenzo Tomatis, e finalmente si adottassero serie misure di prevenzione primaria, ovvero riduzione della esposizione delle popolazioni ai cancerogeni presenti ormai stabilmente non solo nel nostro habitat ma nel nostro stesso corpo e trasmessi dalla madre al feto, moltissimi tumori sarebbero evitati e quindi Lei (o chi per Lei) potrebbe davvero dire di avere contribuito a sconfiggere il cancro.Ma come fare in concreto? Qualche consiglio potrà aiutarla:
1) Sono oltre 50 i siti gravemente inquinati nel nostro Paese ed in attesa di bonifiche che non arrivano mai. Perchè non investire i tanti soldi raccolti dalle varie campagne contro il cancro in questo?
2) Lei sa che oltre 1.200.000 cittadini italiani hanno bevuto nel 2008 acqua contaminata da arsenico oltre il limite di legge di 10 microgrammi/litro grazie a deroghe? L’arsenico è un cancerogeno certo per l’uomo e non è che alzando con deroghe i limiti di legge la sua cancerogenicità diminuisce.
3) Lei sa che i controlli per diossine che escono dagli inceneritori vengono - per legge - eseguiti in regime di autocontrollo 3 volte all’anno per complessive 24 ore su 8.000 ore di funzionamento?
4) Lei sa che contro un limite per le diossine che l’Oms raccomanda per gli adulti di 2pg/kg un bambino di Brescia, residente nel sito contaminato della Caffaro ne ha assunto 1200 pg/kg/die con il latte materno, a Taranto 400 pg e in Toscana, in prossimità di un inceneritore circa 80?
5) Perché non si impegna a togliere gli assurdi incentivi alla combustione dei rifiuti (prassi già stigmatizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici), che droga pesantemente il mercato ed impedisce il decollo di una corretta filiera di trattamento?
6) Sa che i rifiuti possono essere gestiti innanzitutto riducendoli e poi differenziandoli per riciclarli e recuperare materia senza alcun bisogno di ricorrere a processi di combustione né a discariche, con creazione di posti di lavoro e benefici per la comunità tutta?
7) Sa che in Svezia, dove 30 anni fa sono stati vietati alcuni pesticidi, si registra una riduzione dell’incidenza dei linfomi?
8) E' a conoscenza del fatto che in Italia da 0 a 14 anni i linfomi crescono del 4.6% annuo vs una media europea dello 0.9% e che nel 2007 sono state distribuite sul suolo agricolo italiano 1534000 tonnellate di fitofarmaci?
9) Sa che il 57.3% dei 1123 campioni delle acque italiane è contaminato da pesticidi e che nel 36.6% dei casi si superano i limiti di legge?
10) è a conoscenza del fatto che i processi produttivi ed industriali possono essere riconvertiti in cicli chiusi in modo da ridurre drasticamente i quintali di cancerogeni che ogni anno riversiamo - a norma di legge - in aria ed acqua e di cui forse le sfugge l’entità?
Le riportiamo sotto una tabellina riassuntiva fatta con i dati ufficiali su alcuni degli inquinanti immessi “a norma di legge” in aria ed acqua in Italia nel 2005:
• Arsenico (As) e composti = 8.016,6 Kg
• Cadmio (Cd) e composti = 3.033,0 Kg
• Cromo (Cr) e composti = 140.026,6 Kg
• Nichel (Ni) e composti = 80.613,1 Kg
• Benzene, toluene, etilbenzene, xileni =715.567,4
• Mercurio (Hg) e composti = 3.887,1 Kg
• Piombo (Pb) e composti = 114.967,1
• Diossine (PCDD) + furani (PCDF) = 103,0 ga
La lista è lunga, credo infinita, ma ci fermiamo qui. L’articolo 32 della Costituzione - ancora in essere - riconosce la Salute come un diritto individuale ed un bene per la collettività. Dando ascolto alle nostre voci Lei, presidente Berlusconi, farebbe il più grande regalo, ben più della sua eredità, ai suoi figli e ai suoi nipoti".
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