Erboristi: "Sui prodotti naturali si fa cattiva informazione"

L'erboristeria in Italia rappresenta una realtà forte e che effettivamente contribuisce alla salute e all'informazione dei cittadini. Tuttavia, resta spesso invisibile per colpa delle politiche farmaceutiche dominanti. Proprio per questo la Federazione degli Erboristi Italiani ha deciso di esprimere dissenso nei confronti dell'ultima campagna che l'Istituto Superiore di Sanità ha dedicato alla sicurezza delle medicine non convenzionali.

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piante medicinali
Quello che sorprende è la volontà di far percepire all’opinione pubblica che qualsiasi prodotto erboristico o integratore alimentare sia e si comporti effettivamente come un farmaco
L’Istituto Superiore di Sanità attraverso la sua campagna Informare per essere consapevoli ha diffuso una locandina di informazione rivolta ai cittadini riguardante la sicurezza delle medicine non convenzionali.

Ora, la Federazione Erboristi Italiani ritiene che, pur partendo da presupposti legittimi, l’impostazione dell’informazione diffusa anziché fare chiarezza conduca alla più completa confusione.

"La campagna informativa è quasi totalmente centrata sulla presunta pericolosità delle piante medicinali come si evince chiaramente dai commenti del Dr. Raschetti, della Dr.ssa Menniti Ippolito, del Dr. Firenzuoli" dicono gli erboristi italiani riferendosi anche ad altri nomi presenti sul sito dell’Istituto. Quello che sorprende è la volontà di far percepire all’opinione pubblica che qualsiasi prodotto erboristico o integratore alimentare sia e si comporti effettivamente come un farmaco. Secondo quanto si legge nel decalogo per il cittadino, tutta l’informazione inerente le piante medicinali deve passare esclusivamente attraverso il medico ed il farmacista.

Ma come si fa a demandare esclusivamente a queste rispettabili figure professionali tale compito esclusivo quando nei loro curricula di studi non è prevista la conoscenza delle piante medicinali, tagliando fuori, di fatto, l’unica figura storica che professionalmente se ne occupa? Questa la domanda della Federazione che si riferisce all’erborista, oggi erborista laureato.

In effetti, l’erboristeria e l’erborista professionista in Italia rappresentano una solida realtà che ha contribuito sempre alla salute della popolazione fungendo da presidio per la corretta informazione sulle piante medicinali cercando sempre collaborazione con le figure sanitarie di riferimento, i medici e i farmacisti. L’Istituto Superiore di Sanità pensa di poter cancellare la realtà e la storia? Si chiedono gli erboristi italiani. "Siamo certi che qualsiasi cittadino leggendo la locandina si chiederà: ma che fine ha fatto l’erborista?" dicono.

prodotti erboristici
Diventa veramente un gioco acrobatico annullare le norme esistenti e consigliare al cittadino di rivolgersi esclusivamente al medico o al farmacista
Se si vuole davvero dare un’informazione corretta occorre partire dalla constatazione della realtà: in Italia le erbe medicinali da almeno gli anni trenta del secolo scorso sono state correttamente diffuse ed hanno contribuito alla salute e al benessere dei cittadini dagli erboristi, che unici hanno saputo tramandare questa tradizione d’uso oggi sfruttata a piene mani da aziende farmaceutiche, alimentari, medici e farmacisti. Usando le parole della Federazione Erboristi Italiani "Lo sforzo dell’Istituto Superiore di Sanità di fare come se non esistessero e di fatto cancellarli come referenti è antistorico e porta alla disinformazione".

Tra l’altro non si comprende davvero come proprio chi ha titoli di studio specifici sulle piante officinali, ottenuti presso le Facoltà di Farmacia, come quello di Erborista e di Tecnico Erborista, debba essere escluso come referente sulle stesse. Una vera e propria incongruenza non comprensibile sotto il profilo razionale, ma molto comprensibile agli addetti ai lavori, che appare come un vero e proprio abuso di potere da parte di corporazioni forti.

Per quanto riguarda poi i prodotti a base di piante che sono a livello europeo classificati come integratori alimentari, gli erboristi ricordano che si tratta di alimenti caratterizzati dal fatto di essere di libera vendita e di non richiedere diagnosi e prescrizione medica. Sono prodotti, ovviamente quelli posti legalmente in commercio, sottoposti al controllo del Ministero della Salute che fissa le piante e le altre sostanze naturali che possono essere utilizzate, le loro concentrazioni ed avvertenze compresa quella di rivolgersi al proprio medico solo in alcuni casi particolari.

Diventa veramente un gioco acrobatico annullare di fatto norme esistenti e consigliare il cittadino a rivolgersi sempre ed esclusivamente al medico o al farmacista. Gli erboristi hanno chiesto pertanto all’Istituto Superiore di Sanità di apportare alla comunicazione diffusa ai cittadini i necessari correttivi inserendo anche gli erboristi titolati come referenti per il corretto uso delle piante medicinali al fine di dare una corretta informazione. "Non chiediamo la luna - dicono - ma solo l’attenzione dovuta all’unica categoria professionale che da sempre opera, con il dovuto rispetto dei ruoli, specificamente con le piante medicinali perché questo è il suo ambito di attività".

"Se l’Istituto Superiore di Sanità oltre alle 28 associazioni consultate, nessuna erboristica, avesse sentito anche la nostra Federazione, l’informazione ai cittadini sulle piante medicinali sarebbe stata sicuramente più completa e reale" aggiungono.

Inoltre, gli erboristi italiani hanno messo nero su bianco in una nota il loro dissenso sull’enfatizzazione che l’Istituto pone rispetto all’incidenza degli effetti avversi dei prodotti naturali - in realtà veramente minimi e tutti da esaminare nei particolari - se rapportati a quelli dei farmaci di sintesi. "Non comprendiamo - hanno scritto - come una campagna informativa possa essere tale basandosi su dubbi presupposti. Se da una parte abbiamo la segnalazione di 400 effetti avversi registrati in otto anni (e, tra l’altro il 34% dei report riportava l’uso concomitante di farmaci di sintesi), dall’altra abbiamo 67.000 segnalazioni ogni anno ai centri antiveleni. La sproporzione è tale che si commenta da sola!"

Insomma, per gli erboristi la campagna dell'Istituto Superiore di Sanità parte davvero con il piede sbagliato e può generare soltanto confusione tra i cittadini, penalizzando quanti svolgono con rigore e serietà professionale il proprio lavoro nel campo delle medicine naturali. A chi giova?

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26 Marzo 2010 - Scrivi un commento
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2 lettori hanno commentato questo articolo:
22/6/10 13:56, Massimiliano Piacentini ha scritto:
Giova alle aziende farmaceutiche ed alla volontà da parte di molti medici di arrogarsi il diritto di autoqualificarsi come unici esperti riguardo la "macchina umana". In qualità di mancato biologo (ex studente di scienze biologiche), questi "esperti", ancora oggi non sanno a cosa serve più del 98% del DNA umano, non conoscono minimamente i meccanismi della dinamica fisica degli organismi viventi, non prendono in considerazione l'elettrodinamica quantistica che spiega molto di più di quanto faccia la chimica e soprattutto prendono poco o nulla in considerazione l'influenza mentale sul corpo, che è fondamentale. Molti principi attivi di medicinali sono di derivazione vegetale, vendono integratori vitaminici, senza prendere in considerazione l'enorme famiglia di co-enzimi e di attivatori delle stesse presenti nelle piante. Ci sarebbe molto altro ancora... non piegatevi agli interessi economici e baronali.
27/3/10 03:55, EMANUEL CELANO ha scritto:
Firma per una Legge POPOLARE Sulle Medicine Non Convenzionali.

Il percorso per il riconoscimento delle medicine non convenzionali ha seguito sino ad oggi un lungo iter parlamentare, senza giungere ancora alla creazione di un quadro normativo nazionale.

Attualmente in Italia non è ancora giuridicamente riconosciuta la figura professionale del Naturopata e dell'operatore delle Discipline Bio-Naturali. Esistono solo delle leggi regionali.

Per questo motivo è nato un Progetto Popolare :
Una Legge POPOLARE Sulle Medicine Non Convenzionali
Vuoi aiutarci ? Firma subito ! Hanno già firmato 12000 persone.
http://www.UnaLeggePerLeMedicineNonConvenzionali.it

Grazie di cuore a tutti.
Emanuel Celano
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
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