"Terra Aria": quando la fotografia incontra la vita

Francesco Francaviglia cattura con l'obbiettivo la sua terra, la Sicilia occidentale, e ci conduce verso considerazioni che uniscono fisicità, segni e sogni. Guardare per credere.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Ivano Barocci

Terra Aria mostra forografica Francesco Francaviglia
Immagine tratta dalla mostra fotografica "Terra Aria", dell'artista siciliano Francesco Francaviglia
Un artista: Francesco Francaviglia. Siciliano, nemmeno trentenne, talentuoso quanto spigoloso. Poliedrico e scostante. Violoncellista, pittore, regista, fotografo.

Una terra: la Sicilia occidentale. Palermo, zenith di ispirazioni e frustrazioni e il suo territorio attorno, madre dura e dolce assieme, spesso assente.

Un mezzo: la fotografia. Scatti colti nel seme del reale e fatti crescere come visioni oniriche.

I tre, assieme, sono combinati nella mostra fotografica itinerante Terra Aria dove Francesco fissa lo sguardo sulla vendemmia della sua terra, ma poi lancia l'intenzione, tutta, ben oltre. Coglie il grappolo ma lo trascende a metafora della vita, come il destino che lega tutto e tutti e la salvezza viene dal distinguersi, anche se solo acino contro il mondo. E il vino diventa buon vino perché sa avvalersene.

L'intervento dell'uomo si coglie come una cicatrice inevitabile su una terra che si è fatta da sé e non sopporterebbe a lungo l'intrusione se non fosse per i risultati finali.

L'ambiente attorno l'evento sembra suggerire al fotografo uno strappo vivido tra passato e futuro, dove la vite (o la vita?) sembra attonita, colta di sorpresa, dal distacco subìto e di riflesso ciò che ha generato si trasforma in fermenti colorati, forse confusione, sicuramente in qualcosa di “altro”, quasi lontano.

Il destino si compie nella regolarità delle bottiglie viste come soldatini contenti del loro dovere: in fila, allineati, consapevoli del loro compito e fieri di esserlo, quasi allegri.

Finché un calice trasparente raccoglie e ci coglie stupendoci per il suo equilibrio magnetico. Tanta tenerezza in una mezza luna che sembra gocciare, sotto, un fluido magico, portentoso, memore del suo viaggio fino a lì e destinato a rivivere chissà dove, chissà con chi. Fino alla prossima magia.

22 Marzo 2010 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Il Mondo Secondo Monsanto - DVD

Un film-indagine che ci porta a riflettere sulle basi etiche della nostra società dei consumi: trasparente,...
Continua...
Adesso Basta

Un lavoro, una carriera manageriale invidiabile già a soli 30 anni, una casa di lusso, la possibilità di...
Continua...
La Rivoluzione del Filo di Paglia

Questo libro rappresenta un punto di svolta per riavvicinarsi con occhi fiduciosi e non distruttivi alla...
Continua...
Guida alla Casa Ecologica

Con guida alla casa ecologica paolo bevitori prosegue un percorso iniziato con la pubblicazione dei due...
Continua...
La Terra è Viva

Un testamento ambientale che annoda le radici dell'ecologia moderna con le lontane tradizioni rurali...
Continua...
Manuale Pratico di Ecologia Quotidiana

Vivere in maniera più ecologica in casa, in ufficio, a scuola, per strada: come riciclare, ridurre i rifiuti,...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
LINK ESTERNI
TERRANAUTA TV
Se avessero voluto venire sarebbero venuti...
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità