Spazio ai lettori

Processo contro la chiesa a Friburgo

Lo scorso 10 febbraio, al Tribunale Amministrativo di Friburgo, il teologo Dieter Potzel e altri 5 querelanti hanno denunciato il comportamento della chiesa cattolica che, con i 2000 anni di crimini perpetrati, è in netto contrasto con gli insegnamenti di Gesù Cristo e per questo motivo, sempre secondo i sei querelanti, non ha il diritto di definirsi cristiana.

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friburgo chiesa processo
Sei persone hanno chiesto al tribunale di Friburgo che le due grandi chiese istituzionali tedesche non si possano più chiamare "cristiane" sostenendo la tesi: "chiamatevi cattolici o luterani, ma non cristiani"
Sei persone hanno chiesto al tribunale di Friburgo che le due grandi chiese istituzionali tedesche non si possano più chiamare "cristiane" sostenendo la tesi: "chiamatevi cattolici o luterani, ma non cristiani"

La prima cosa che viene in mente leggendo questa notizia è che forse si tratta di uno scherzo!

Tutt'altro. Al Tribunale Amministrativo di Friburgo si è tenuta il 10 febbraio, un'udienza in merito alla denuncia di alcuni "Cristiani liberi per il Discorso della Montagna" e sottoscritta da un teologo (ex

appartenente alla chiesa luterana) il sig. Dieter Potzel e da altri 5 querelanti, un avvocato, un giudice, uno psichiatra, un sociologo ed uno scrittore. I "Cristiani liberi per il Discorso della Montagna", così si definiscono gli aderenti a questa iniziativa, vogliono ottenere che alla chiesa cattolica venga vietato l'appellativo di "cristiana". La denuncia è rivolta, in modo particolare, contro l'arcivescovado di Friburgo e il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, Robert Zollitsch. I sei querelanti hanno giustificato le proprie richieste con il fatto che il comportamento della chiesa cattolica è in netto contrasto con gli insegnamenti di Gesù Cristo e che per questo motivo la chiesa non ha il diritto di usare il suo nome. La stessa querela è stata inoltrata anche contro la chiesa luterana e la presidente della Chiesa Evangelica tedesca, signora Margot Käßmann.

Il prossimo processo si terrà ad Hannover il 16 marzo. Nell'udienza di Friburgo, durata circa un'ora, sono stati elencati 2000 anni di crimini perpetrati dalla chiesa cattolica: dalle crociate all'inquisizione, dalla conquista dell'America alle stragi in Jugoslavia ad opera degli ussiti, dall'acquisizione impropria di beni e terreni fino agli scandali economici delle banche vaticane degli ultimi 30 anni e molti altri dettagli.

Recenti gravi fatti di pedofilia in Germania accertati in oltre 60 casi dal 1980 ad oggi sono stati resi

noti proprio in questi giorni da tutti i media tedeschi. Le vittime hanno oggi il coraggio di parlare. Si tratta dell'istituto gesuita di Berlino "Canisius". Questi fatti sono una vergogna ed hanno un peso non indifferente anche in questo processo. Il giornale "Der Spiegel" nelle scorse settimane ha pubblicato in copertina "I finti santi - la chiesa e il sesso". Una storia che non riguarda solo il passato e che resta anche oggi senza giustizia. A chi spetta infatti il compito di condannare gli uomini di chiesa? Si tratta di casi singoli o la responsabilità sale più in alto nella gerarchia? Che parte deve avere lo Stato?

Prima che si giungesse all'udienza di Friburgo, i querelanti avevano fatto ricorso presso la Corte costituzionale, chiedendo che in occasione di processi importanti contro la chiesa cattolica, i giudici dichiarino apertamente la loro fede religiosa. Con delibera del 20 gennaio 2010 la Corte costituzionale ha respinto il ricorso. E anche oggi la corte di Friburgo non può far altro che lavarsene le mani decidendo che la querela non è ammissibile. La dizione di "cristiano" non è protetta da un copyright, e quindi tutti se ne possono servire liberamente.

I sei querelanti non si aspettavano niente di diverso, ma intanto hanno portato alla luce un tema non privo di fondamento: la differenza tra "religione cattolica" e "cristianesimo". Questo porta alla luce domande cruciali come ad esempio, Cristo voleva una chiesa? Istituì sacerdoti e sacramenti? Ha mai parlato di dogmi, riti e culti? E la ricchezza della chiesa? E il pacifismo? Gesù lo era, la chiesa invece, è pacifista? I tempi si evolvono e forse oggi è necessaria onestà e chiarezza e non la messa in latino.

Stefano Delù

28 Febbraio 2010 - Scrivi un commento
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27 lettori hanno commentato questo articolo:
27/4/10 18:16, aldo ha scritto:
Non hai capito,il reato di calunnia riguarda il codice civile italiano,ma forse non vuoi capire.Se porti il discorso sullo scontro è meglio smettere.Fra persone civili fà bene il confronto perchè permette di chiarire le proprie ragioni. Lascio a te la scelta.
27/4/10 08:38, Angelo ha scritto:
Sono finiti quei tempi che la chiesa zittiva la gente.
quale sarebbe il reato che avrei commesso? Quello di aver espresso un'opinione sui preti pedofili che "MI PARE" siano ancora liberi di abusare dei bambini? Devo chiedere il permesso a te? E' finita l'inquisizione! Se non ti piacciono le mie opinioni pazienza, io ragiono con la mia testa e non mi lascio condizionare dalle persone. Tienti la tua imprimitura per te, e tanti auguri.
26/4/10 17:37, Aldo ha scritto:
Caro Angelo,se conosci qualche prete pedofilo,denuncialo pure alla magistratura,se invece solo pensi che ci sia,devi dire:"mi pare",diversamente fai calunnia,che è reato.
Riguardo all'argomento del tema,se leggi i miei dodici commenti precedenti,vedi che ho risposto abbastanza.
Non ho citato i passi a cui mi sono riferito,solo per questione di tempo. Non puoi però negare che quanto ho detto non risulti sul Vangelo,naturalmente quello con l'imprimatur della mia Chiesa, che ritengo il solo attendibile.
26/4/10 08:08, Angelo ha scritto:
io commento l'articolo che la redazione ha pubblicato,
volendo restare nel tema. Se parliamo d'altro sono sempre pronto. Ma quì non mi risulta che l'argomento fosse riferito
ai padri pedofili ma ai preti pedofili, e al fatto che si fregiano di un titolo che a mio parere non meritano anche per altri motivi, ma di questo ne possiamo discutere in un'altro contesto. Se stanno ancora lì lo devono solo alla politica e ai loro intrighi. Siccome siamo in democrazia,
credo si possa esprimere un'opinione. Piuttosto dovresti
rileggerti il tuo commento del 24/4/10 dove dici
"i quali però sono stati espulsi dalla chiesa". Chi? tutti?
O hanno messo la polvere sotto lo zerbino? Per me l'argomento è chiuso . Saluto in particolare la redazione per il coraggio di affrontare temi di questa portata.
25/4/10 09:18, Aldo ha scritto:
caro Angelo, non ho mai detto che non ci siano stati preti pedofili nella Chiesa Cattolica,ho detto che la Chiesa si è ripulita di loro.Ci sono anche insegnanti pedofili,padri pedofili,uomini pedofili.Certamente sono anomalie umane esecrabili,ma tu perchè non hai mai detto niente su questi ultimi ed invece per i primi fai del moralismo,che è purtroppo oggi un nuovo tabù?
25/4/10 08:45, Angelo ha scritto:
iIn riferimento in quanto detto da Gesù in occasione del suo arresto nel giardino di Getsemani, leggo testualmente dall'edizione Fulvio Nardoni (BIBBIA) Cattolica.
Matteo 26: 53 Credi forse che io non possa pregare il padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di Angeli?
Non stava parlando con Pilato e faceva riferimento al fatto che in cielo c'era suo padre Dio che lo ha risuscitato tre giorni dopo la sua morte. Cerchiamo di essere chiari, quando si dice qualcosa è sempre meglio portare anche un supporto valido, altrimenti restano solo parole, o opinioni personali.
25/4/10 06:57, angelo ha scritto:
Allora adesso siamo a posto. Non ci sono più preti pedofili nella chiesa cattolica. Saranno i fatti come sempre a perlare.
24/4/10 17:40, Aldo ha scritto:
Caro Angelo, l'ho capito che parlavi di pedofili,i quali però ormai sono stati espulsi dalla Chiesa,ho detto appunto apposta che vedi solo le ombre .Se però il tuo intelletto è onesto,devi vedere anche i meriti della Chiesa,che sono immensi.Certo che Dio non riconoscerà i peccatori impenitenti,come è certo che perdonerà i pentiti.Ha infatti istituito la confessione perchè sapeva che l'uomo avrebbe trasgredito le sue leggi e con essa gli ha dato la possibilità di riscattarsi.
24/4/10 09:06, angelo ha scritto:
matteo 7:22,23 Molti in quel giorno mi diranno: signore, signore, non abbiamo in nome tuo profetizzato e in nome tuo elpulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?
E allora io confesserò: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me operatori d'illegalità.
24/4/10 08:40, angelo ha scritto:
parlavo dei pedofili
23/4/10 17:13, Aldo ha scritto:
Caro Angelo, da quello che scrivi deduco che anche tu intellettualmente sei daltonico, cioè ti manca la visione dei colori,della Chiesa Cattolica vedi solo le ombre.
Come vecchio volontario della Caritas,ho sotto gli occhi tutto il bene che fà la mia Chiesa: mi occupo insieme a molti operatori ed altri volontari delle persone senza dimora,creando loro la famiglia che li rifiuta o hanno perso.Diamo loro da mangiare,da dormire,vestiti puliti,facciamo servizio bar, sala giochi, li portiamo in gita ed organizziamo feste per loro. La Chiesa ha molte altre iniziative benefiche,come:I vari centri di ascolto per i bisognosi,dove si danno vari tipi di aiuto,sia in denaro,che in consulenze varie;Il centro distribuzione degli
indumenti dismessi;le case di accoglienza per le ragazze madri;case per i malati terminali;Case per diversamente abili; centri antiusura e, tante altre,in italia e nel mondo.Tutto ciò per realizzare il messaggio di amore per il nostro prossimo che ci impone il Vangelo.Puoi anche informarti e controllare ciò che ho scritto,che nessuno vede e perciò è più meritorio.
23/4/10 06:35, angelo ha scritto:
Gesù in Matteo 7 dal verso 15 in poi dice da cosa si sarebbero riconosciuti i finti cristiani:(dai loro frutti)
o più semplicemente (dai fatti).Le persone di buon senso
sono uscite dallo stato di narcosi.
19/4/10 18:15, Aldo ha scritto:
Cara Luci,mi fà piacere sentire che studi i vangeli canonici.Non mi piace però la tua espressione "criticamente",poichè da tuoi commenti precedenti capisco che critichi in maniera anomala.Porto ad esempio il tuo concetto che corpo ed anima non siano divisibili,che non consideri la divinità di Gesù , che hai dei dubbi sulla vita eterna e che misuri Dio col metro umano.Sono concetti che manifestano i testimoni di Geova,ma non si trovano nei testi canonici cattolici.L'importante però è osservare i dieci comandamenti,come ha detto Gesù al giovane che gli chiedeva come poteva ottenere la vita eterna. Se la teologia cattolica scoprirà nel Vangelo nuovi aspetti,sarò il primo ad adeguarmi.Per ora,nella misura dei miei modesti limiti,faccio il possibile per osservare fedelmente i canoni evangelici fin ora appresi.Sono comunque convinto che Dio alla resa dei conti non mi chiederà:cosa hai pensato, ma "cosa hai fatto" e lo ringrazio per il suo immenso dono della FEDE.
18/4/10 16:34, Luci ha scritto:
In realtà molti studi a cui facevo riferimento nel messaggio precedente nascono all'interno del Cattolicesimo e sono fioriti a partire dal Concilio Vaticano II, che viene riconosciuto universalmente come un momento di rinascita e di crescita per la riflessione teologica e dottrinale della Chiesa cattolica.Tra le cause del rifiuto di Dio, il Concilio Vaticano pone la responsabilità da parte di molti credenti di presentare un Dio che poco o nulla ha a che vedere con il Dio dei vangeli.
Inoltre le posizioni da me enunciate non si basano affatto sugli apocrifi, ma sull'esame critico dei vangeli canonici, che sono i più attendibili, in quanto più vicini storicamente a Gesù.
17/4/10 16:53, aldo ha scritto:
Cara Luci,se non ti fidi della bibbia cattolica,leggi la bibbia concordata,scritta cioè da teologi cattolici insieme a teologi di altre Chiese protestanti,tutti studiosi eccellenti dei libri sacri. L'inferno è menzionato almeno una decina di volte,nel nuovo testamento e varie volte nel vecchio testamento.Spesso come geenna e spesso come tenebre, (Gesù chiamava i credenti"figli della luce" ed i non credenti "figli delle tenebre",in essi si trova il "fuoco eterno" il "pianto" e lo "stridor di denti.Il paradiso lo rivela al buon ladrone dicendogli:oggi sarai con me in paradiso.Il purgatorio viene menzionato almeno quattro volte;si deduce anche quando dice che i peccati contro lo spirito (la negazione dell'evidenza) non saranno perdonati nè in questa vita,nè nell'altra;quindi fà dedurre che nell'altra vita ci sia la possibilità di riscattare i peccati non gravi.
Da come scrivi capisco che non sei cattolica e fai riferimento a bibbie non cattoliche,cioè senza l'imprimatur della mia Chiesa.Non possiamo quindi continuare a parlarci in due lingue diverse.Dio lascia ad ognuno la libertà di credere ciò che vuole. Rimettiamoci quindi al suo giudizio,
sperando che abbia compassione dei nostri balbettii e, dei nostri errori.
14/4/10 16:40, Luci ha scritto:
I miei precedenti commenti non sono frutto di improvvisazione teologica, non nascono da una lettura personale dei Vangeli, piegata ad interessi particolari. Riflettono invece le posizioni della teologia contemporanea, che si basa, come ho già detto, su uno studio accurato delle fonti. Mi pare che la tua interpretazione della Bibbia prenda spunto invece, dal vecchio catechismo della chiesa cattolica, che non va eliminato, ma sicuramente rivisto alla luce dei nuovi studi e delle nuove traduzioni, che modificano significativamente alcune vecchie credenze.
Mi stupisce, ad esempio, che tu dica che Cristo parli in varie occasioni della punizione eterna per i cattivi.
La parola inferno (estranea al mondo ebraico) in realtà non è presente nei Vangeli più antichi, e laddove è presente, come attestano tali studi, è frutto di una traduzione errata. Mi riesce difficile coniugare la figura di Gesù, uomo misericordioso con quella di Dio giudice, che separerà i buoni dai cattivi nell'ultimo giorno. Piuttosto credo che sia l'uomo a perdere la propria vita, dimenticando l'insegnamento di Cristo sull'amore e a sancire così la propria autocondanna. Nei Vangeli non si parla nemmeno di paradiso, inteso come aldilà, nè di purgatorio,(la cui origine risale al medioevo) ma del regno dei cieli, espressione che indica la venuta di un nuovo modo di concepire il rapporto di Dio con gli uomini e degli uomini tra di loro; infatti Cristo dice più volte ai suoi che il regno è già presente in questo mondo, perchè è lui che lo inaugura e lo rende possibile. Ciò significa che la vita dell'uomo non si conclude con la morte, ma la supera laddove ci sia stato questo anelito verso il bene dell'essere umano: per cui tutti (compresi i non credenti) possono avere la Vita, in quanto ogni uomo può essere fonte di amore per gli altri.
2/4/10 17:57, Aldo Cannavò ha scritto:
Caro Stefano,
Se guardi un quadro e vedi solo le ombre e non i colori,danneggi te stesso,perchè ti fai un'idea deformata della realtà.Fai pure danno ai tuoi lettori più sprovveduti,perchè li porti a credere in una realtà deviante.Se vuoi far rivivere i fantasmi del passato è onesto che consideri pure le carneficine frà le chiese protestanti del medioevo.Se vuoi parlare di presente,come vecchio volontario della Caritas,posso dimostrarti che la Chiesa Cattolica fà da sempre un enorme lavoro meritorio che dimostra la sua tensione per trasmettere con le sue buone opere la missione d'amore che Cristo ha dato a Pietro,facendolo primo Papa (al riguardo leggiti bene il Vangelo).Nessuna confessione religiosa ha tanti Santi straordinari come la Chiesa Cattolica (leggiti la storia delle loro vite).Informati bene e vedrai che il bene fatto dalla mia Chiesa,compensa e supera enormemente i suoi innegabili e fisiologici errori umani.
31/3/10 17:30, Aldo ha scritto:
Si fanno chiamare cristiani anche i testimoni di Geova,i quali non credono nella divinità di Cristo e nell'immortalità dell'anima e pensano che solo 144000 persone avranno il privilegio di governare la terra. Essi hanno modificato la Bibbia a loro piacere eppure nessuno ha mai obiettato il loro appellativo di "cristiani".
30/3/10 17:20, Aldo ha scritto:
Cara Luci,vorrei sapere quale bibbia hai letto,perchè la tua versione mi risulta strana.
Cristo già da bambino,quando è stato trovato nel Tempio che insegnava ai dottori della legge,ha detto a Maria e Giuseppe che doveva attuare il programma di suo padre (Dio).
Alle nozze si Cana,quando Maria gli dice di trasformare l'acqua in vino,che mancava,ha risposto "non è ancora la mia ora (per cominciare la sua missione)ed ha fatto il miracolo solo per ubbidire a sua mamma. Sapeva da sempre che sarebbe morto crocifisso,anzi si è incarnato apposta,perchè con la sua crocefisione avrebbe aperto per i buoni il paradiso,(che il tradimento di Adamo ed Eva aveva precluso). Cristo parla in varie occasioni della punizione eterna per i cattivi.Dice pure di essere la vite ed i suoi fedeli i tralci,che se si staccano da Lui seccano.
Certo che l'infallibilità del Papa riguarda solo la fede,mentre può sbagliare per qualsiasi altra cosa. A Pietro ha pure detto "quello che legherai in terra sarà legato in Cielo e quello che scioglierai in terra sarà sciolto in cielo,dandogli così il mandato completo per la sua missione.
Quando Pilato dice a Gesù " è vero che sei re,Gesù risponde:è vero, ma il mio regno non è di questo mondo".
Dice pure a Pilato che se volesse ci sarebbe un esercito di angeli pronto per liberarlo.
Come vedi,Gesù è uomo e Dio,come dimostra dai suoi miracoli e dalla sua resurrezione. Considera pure l'esistenza dello Spirito Santo,che Gesù ha detto che alla sua morte avrebbe lasciato all'umanità fino alla fine del mondo.Lo dimostrano gli Apostoli che appena lo hanno ricevuto,mentre erano in preghiera dopo la morte di Cristo,da pescatori ignoranti e paurosi,hanno cominciato a predicare convertendo subito le folle in ascolto.
Come vedi,
la Bibbia non è un romanzo,ma un testo escatologico da studiare e ponderare,come fanno molti teologi che passano la loro vita per comprenderne l'essenza,confrontando tutte le fonti attendibili.
Improvvisarsi teologo si rischia di andare fuori della realtà,perchè non sempre le cose sono come sembrano o come piacciono a noi.
29/3/10 09:36, Luci ha scritto:
Cristo capì che sarebbe andato incontro ad una morte violenta e ignominiosa perchè semplicemente conosceva il diritto ebraico: egli aveva trasgredito appositamente la regola del sabato, compiendo in quel giorno guarigioni e segni, per rompere con la tradizione ebraica, che voleva l'uomo succube della legge. Trasgredire il precetto del sabato, che simboleggiava tutta la legge, equivaleva ad una trasgressione totale della legge mosaica e comportava la condanna a morte per crocifissione. In più occasioni Cristo fuggì di fronte a coloro che volevano catturarlo, fino a quando comprese che era necessario, ai fini della sua predicazione, scontrarsi con il sinedrio, massimo organo giuridico di Israele e morire. La sua morte, annunciata ai suoi,proprio dopo la felice intuizione di Pietro, non venne accettata dal discepolo che pensava che Cristo fosse il Messia della tradizione, venuto per restaurare il regno di Israele e porre il dominio su tutti i popoli dell'oriente.
Quel discepolo, che avendo riconosciuto in Gesù il Figlio del Dio vivente, era stato proclamato come una pietra adatta per costruire la comunità, quando invece è radicato nella sua tradizione del Messia vincitore, diventa immediatamente una pietra d’inciampo. Perciò Cristo gli dice: "Vattene, satana!" Quindi pensare che Pietro (e i suoi successori) siano sempre infallibili è una deduzione impropria. Sono nel giusto, in grazia di Dio, solamente quando interpretano correttamente le parole di Gesù, vera e unica pietra su cui edificare la propria esistenza (1 Cor 10,4).
La Geenna era l'immondezzaio di Gerusalemme:Gesù in Mt 6,24 afferma con un'immagine che servire Mammona conduce alla distruzione totale della propria esistenza (vita) che, come un rifiuto qualsiasi, viene gettato nella spazzatura (Geenna) per essere distrutto completamente.
Gesù non condannando l'adultera, sicuramente le comunica la forza per tornare a vivere in un modo nuovo, nel rispetto di se stessa e di suo marito.
29/3/10 06:15, Aldo ha scritto:
Cara Luci, rispondo per quanto ne sono capace alle tue affermazioni, molte delle quali condivido,riprendendo anche qualcosa dei tuoi articoli precedenti:
Gesù dimostra in diverse occasioni di conoscere anche il futuro,esempio quando dice a Pietro: prima che il gallo canti mi tradirai tre volte; nell'ultima cena: uno di voi mi tradirà ecc... Non solo sapeva il futuro ma viveva nel futuro,come capiamo da suo sudar sangue ancor prima di essere preso per il suo ultimo sacrificio,che aveva annunciato varie volte.
A Dio non piacciono gli errori delle sue creature,ma li permette appunto perchè rispetta la loro libertà di scelta.
La facoltà di determinare i dogmi la riscontriamo quando chiede agli Apostoli: chi credete che io sia? ed ognuno dà una versione diversa. Quando Pietro dice:Tu sei Cristo,figlio di Dio vivente ecc... Gesù gli risponde:Non è il sangue che ti ha rivelato questo ma il Padre mio,che stà nei cieli...dimostrando così che Pietro ha il dono dell'ispirazione divina,quindi dell'infallibilità.
Riguardo la divisione dell'anima dal corpo, intanto nello Yoga si riconosce l'uomo diviso in corpo,mente e spirito.La meditazione ha lo scopo di espandere le mente e di immergere lo spirito (o anima ) nella Divinità.Si capisce che gli orientali credono nella divisione dell'anima dal corpo,poichè,secondo loro, alla morte del corpo essa si reicarnerà in un'essere superiore, se il soggetto ha vissuto bene,in un essere inferiore,se ha vissuto male.
Gesù parla spesso della Geenna,come luogo di sofferenza,dopo la morte del cattivo,il cui corpo ovviamente si trasforma in terra,quindi fà distinzione fra anima e corpo. Riconosce il male del peccato,quando nella parabola dell'adultera sorpresa in flagrante dice a chi voleva lapidarla: chì è senza peccato scagli la prima pietra e, dimostra la sua contrarietà al peccato quando dice alla stessa: và e non peccare più.
26/3/10 11:27, Luci ha scritto:
Gentile Aldo,
la libera interpretazione (così come l'adesione acritica ai dogmi di fede) è esattamente ciò che io contesto: non è pensabile leggere il Vangelo e presumere di comprenderlo, senza conoscere il contesto storico in cui è nato,la lingua in cui è stato scritto, le comunità per le quali è stato pensato, i riferimenti continui all'Antico Testamento e alla tradizione del popolo ebraico. Una comprensione autentica del messaggio di Cristo deve essere fondata su uno studio serio e approfondito dei testi, che sono le uniche fonti di riferimento attendibili che ci rimangono, poichè, come dice l'evangelista Giovanni, "Dio nessuno lo ha mai visto, solo il Cristo ne è la rivelazione", cioè solo attraverso la mediazione di Gesù, per il cristiano, è possibile balbettare qualcosa rispetto a Dio. In seconda battuta, entra sicuramente in gioco la fede, cioè la libera adesione a quel tipo di proposta che, per molti aspetti, resta misteriosa e incomprensibile. Sarebbe poi interessante osservare, da un punto di vista storico, come si sono formati alcuni dogmi di fede, quanto essi siano il frutto di interpretazioni successive, piene di contaminazioni culturali, che spesso hanno completamente stravolto il messaggio cristiano. Una per tutte: la teoria della separazione tra il corpo e l'anima, che è un'eredità del pensiero platonico, ma che non è presente nei Vangeli,nè tantomeno nella cultura ebraica, in cui si parla invece dell'essere umano inteso come un'unità, concetto che lei, cultore di Yoga, potrà sicuramente apprezzare, per tutte le implicazioni che questo comporta a livello di cura e benessere dell'individuo.
Proprio perchè non ho la pretesa di mettermi al livello del creatore e di conoscerne l'essenza, penso che il nostro atteggiamento dovrebbe essere quello della ricerca. Fede e creduloneria per me sono due concetti ben distinti. Grazie per questo scambio di opinioni!
23/3/10 17:32, Aldo Cannavò ha scritto:
Cara Luci,chamami pure semplicamente Aldo.
Riguardo la libera interpretazione dal Vangelo,che il nostro Papa chiama "fai da tè",basta che guardi qual'è il risultato,cioè una miriade di Chiese e Chiesette che si dicono tutte cristiane.Ti pare bello? Gesù ha anche detto:
ho tante altre pecorelle che debbo riunire in un solo ovile.Quindi la sua intenzione è di avere una sola Chiesa.
Per quanto riguarda il concetto di Dio "omnisciente" Lui conosce perfettamente passato,presente e futuro,quindi non si può negare che alla creazione sapesse già tutto quello che sarebbe successo.Hai mica la pretesa di metterti al livello di Dio? Ecco perchè nella Chiesa Cattolica esistono i dogmi! Riguardano verità che non si possono negare,anche se non possiamo capirle;pretendere ciò sarebbe illudersi di mettere la nostra mente limitata al livello di quella di Dio. E'un concetto dello Yoga,che ho insegnato e studiato per vari anni, il quale chiama Dio "coscienza o mente infinita"
Poichè Dio ha creato l'uomo per l'eternità (sarebbe sadico crearlo per dargli le sofferenze che conosciamo),l'attuale nostra vita è la meno importante e le nostre esperienze, belle e brutte,ci serviranno per migliorare la nostra "coscienza"(altro concetto yoga) e farci godere il paradiso,poichè l'uomo non apprezza ciò che non si è conquistato,poichè lo considera scontato.
Se vivessimo la vita attuale proiettata in quella infinita,tante cose che ci sebrano enormi ed inaccettabili,compresi gli errori umani,le guarderemmo con più comprensione. Un Santo,di cui non ricordo il nome,diceva spesso: "Tanto è il bene che mi aspetto che ogni male mi è diletto",certamente non per masochismo.
Aldo
23/3/10 12:52, Luci ha scritto:
Esporrò di seguito alcune idee,volutamente provocatorie, in risposta all'intervento del Sig. Cannavò.
Il testo della Genesi che Lei cita così come i Vangeli, non devono essere letti come testi storici, ma come opere di teologia, non come cronache di fatti accaduti, ma come tentativi, da parte degli autori, di parlare di Dio attraverso racconti simbolici. Questo è ampiamente dimostrato dalla teologia del Novecento, che ha finalmente potuto, dopo secoli di oscurantismo, studiare le sacre scritture in modo scientifico e rigoroso, rivedendo anche alcune traduzioni non corrette. Se si pone questa premessa, è chiaro che molte affermazioni che derivano dalla dottrina della Chiesa e non dal Vangelo, andrebbero riviste alla luce di questo nuovo modello interpretativo. Tra di esse, secondo me,l'idea di un dio preveggente.
Pensare che Dio abbia creato il mondo sapendo già tutto in anticipo, mi pare un'idea triste che toglie dignità all'uomo e alle sue effettive possibilità di scelta (se Dio sa già tutto in anticipo, dov'è la mia libertà? Dove va a finire la proposta di Gesù ai discepoli "Se uno vuole venire
dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mt 16,24)?).
Preferisco pensare che Dio si stupisca di fronte all'inedito che c'è in ogni uomo, così come fece Gesù di fronte al ladrone che si affidò a Lui prima di morire.
La Chiesa cattolica rimane cristiana quando si comporta in conformità all'insegnamento di Cristo, cioè quando si adopera per la piena realizzazione dell'uomo e, sicuramente, esistono molti esempi a tal proposito. Ma perchè tanta paura nel denunciare ciò che nella Chiesa non funziona? Io credo che sia preciso dovere di ogni cristiano difendersi da un'istituzione che spesso nella storia ha compiuto errori gravissimi che hanno condizionato pesantemente la vita dei singoli. Non per condannare, ma per costruire insieme una società più umana, perchè gli errori del passato non vengano dimenticati e quindi ripetuti.
22/3/10 11:22, Aldo Cannavò ha scritto:
Rispondo contemporaneamente a Luci ed a Stefano:

Sono meravigliato dalla rigidezza dei commenti,tanto più che molti, più si considerano aperti e comprensivi,più sono pronti a sparare sugli errori degli altri.
Io non ho scritto che a Gesù piacciono gli errori dei suoi fedeli,volevo solo far capire che per la sua missione salvifica,si serve anche dei meno adatti e che è sempre pronto a perdonare chi si pente,come lo dimostra quando dice ai suoi apostoli:" andate e rimettete i peccati;a chi li rimetterete saranno rimessi,a chi non li rimetterete non saranno rimessi. La Chiesa Cattolica resta cristiana perchè è stata fondata da Cristo quando cambia il nome di Cefa in quello di Pietro,dicendogli:su questa pietra fonderò la mia chiesa e le forze degli inferi non prevarranno su di essa...pasci i miei agnelli.
Chi legge il Vangelo vedrà che spiega meglio le mie parole,non potendomi dilungare per ovvie ragioni.
Mi spiace che spesso danno giudizi sulla Chiesa proprio quelli che il vangelo non lo conoscono,o lo interpretano in modo addomesticato,senza considerare che ci sono fior di teologi,anche fra i protestanti,che passano la loro vita sullo studio delle Sacre scritture ed è logico credere più agli studiosi che agli improvvisatori,dei quali molti non conoscono neppure la dottrina cristiana.
Non è facile,per chi non ha raggiunto un certo grado di spiritualità (anche questa è da conquistare),farsi una pallidissima idea del Dio Creatore, incarnato in Gesù,che contemporaneamente è uomo e Dio,che soffre come uomo,ma ha la conoscenza anche del futuro,come Dio.Dio sapeva quando ha creato Adamo ed Eva,che avrebbero trasgredito le sue leggi già nel Paradiso,che Caino avrebbe ucciso Abele,che il suo popolo (gli Ebrei)lo avrebbero tradito in molte occasioni,che i cristiani avrebbero fatto le crociate,le inquisizioni e tante altre cose cattive.Sapeva però quanti suoi Santi avrebbero fatto prodigi nel suo nome. Sono questi
Santi(ce ne sono migliaia conosciuti e milioni sconosciuti)
la vera Chiesa di Dio,i quali saldano i danni di chi
tradisce(quasi sempre per debolezza).
Ritengo che non sia onesto intellettualmente guardando il quadro di un grande artista notare solo le ombre e non i colori, a meno che non si sia daltonici e, purtroppo,ne ho scoperto molti con questo difetto,ma di ciò non sono colpevoli.
Aldo Cannavò
21/3/10 13:00, Luci ha scritto:
Credo che non sia corretto affermare che Gesù abbia voluto la Chiesa così (cioè piena di meschinità e violenze) per dimostrare che lui è il capo e che tutti gli altri sono servi inutili...Questa affermazione è infatti in netto contrasto con le opere di Gesù che sempre, nei Vangeli, testimoniano la cura e la dedizione verso ogni essere umano e in primis, verso coloro che la società ebraica (e non Cristo)considerava peccatori.
Inoltre, come ricorda in un suo libro il teologo Leonardo Boff, Cristo non ha mai utilizzato la parola obbedienza nella sua predicazione,(essa si trova nei Vangeli solamente in riferimento alle forze della natura), quindi non c'è necessità di un capo, ma piuttosto di un padre buono che ci insegni con l'esempio ad amare noi stessi e gli altri.
Attraverso la critica serrata nei confronti del sabato (simbolo della legge ebraica),Cristo conferisce ad ogni uomo la dignità e la libertà di poter scegliere il proprio comportamento, non in base ad una legge immutabile, ma al cuore, all'intelligenza e alla capacità di discernimento di ognuno.
Ancora una volta devo constatare, con rammarico, quanto Cristo sia stato per i suoi contemporanei, e resti ancora oggi, uno sconosciuto e, spesso, un incompreso.
3/3/10 06:42, Aldo Cannavò ha scritto:
In una parabola Gesù dice che un signore aveva invitato alle nozze i suoi amici altolocati. Di loro molti non si sono presentati con varie scuse.Allora il signore mandò i suoi servi a cercare gli storpi,i diseredati,gli ultimi,i quali parteciparono alle nozze. Cristo sapeva già che la sua Chiesa sarebbe stata formata dai meno adatti e, l'ha voluta così per dimostrare che è lui il Capo,gli altri sono servi inutili (risulta un un altro passo del Vangelo).Anche nei primi apostoli c'era Giuda,il traditore,San Pietro,che lo ha rinnegato tre volte,eppure Gesù lo ha investito "suo successore,al comando della sua Chiesa" Dio non ha bisogno degli uomini per trionfare. Lui si è sempre rivolto non ai più intelligienti,ai più potenti,ai più sapienti,ma agli uomini di buona volontà,anzi, ha istituito la "confessione", perchè sapeva che l'uomo avrebbe trasgredito i suoi comandamenti. Lui però è sempre disposto a perdonare chi si pente,ma giudica gli orgogliosi,che restano impenitenti e trovano tutte le scuse per giustificarsi(è in un altro passo del Vangelo)dice infatti che chi pecca contro lo Spirito Santo non sarà perdonato nè in questo mondo,nè nell'altro.
Genova Aldo Cannavò
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