La prima cosa che viene in mente leggendo questa notizia è che forse si tratta di uno scherzo!
Tutt'altro. Al Tribunale Amministrativo di Friburgo si è tenuta il 10 febbraio, un'udienza in merito alla denuncia di alcuni "Cristiani liberi per il Discorso della Montagna" e sottoscritta da un teologo (ex
appartenente alla chiesa luterana) il sig. Dieter Potzel e da altri 5 querelanti, un avvocato, un giudice, uno psichiatra, un sociologo ed uno scrittore. I "Cristiani liberi per il Discorso della Montagna", così si definiscono gli aderenti a questa iniziativa, vogliono ottenere che alla chiesa cattolica venga vietato l'appellativo di "cristiana". La denuncia è rivolta, in modo particolare, contro l'arcivescovado di Friburgo e il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, Robert Zollitsch. I sei querelanti hanno giustificato le proprie richieste con il fatto che il comportamento della chiesa cattolica è in netto contrasto con gli insegnamenti di Gesù Cristo e che per questo motivo la chiesa non ha il diritto di usare il suo nome. La stessa querela è stata inoltrata anche contro la chiesa luterana e la presidente della Chiesa Evangelica tedesca, signora Margot Käßmann.
Il prossimo processo si terrà ad Hannover il 16 marzo. Nell'udienza di Friburgo, durata circa un'ora, sono stati elencati 2000 anni di crimini perpetrati dalla chiesa cattolica: dalle crociate all'inquisizione, dalla conquista dell'America alle stragi in Jugoslavia ad opera degli ussiti, dall'acquisizione impropria di beni e terreni fino agli scandali economici delle banche vaticane degli ultimi 30 anni e molti altri dettagli.
Recenti gravi fatti di pedofilia in Germania accertati in oltre 60 casi dal 1980 ad oggi sono stati resi
noti proprio in questi giorni da tutti i media tedeschi. Le vittime hanno oggi il coraggio di parlare. Si tratta dell'istituto gesuita di Berlino "Canisius". Questi fatti sono una vergogna ed hanno un peso non indifferente anche in questo processo. Il giornale "Der Spiegel" nelle scorse settimane ha pubblicato in copertina "I finti santi - la chiesa e il sesso". Una storia che non riguarda solo il passato e che resta anche oggi senza giustizia. A chi spetta infatti il compito di condannare gli uomini di chiesa? Si tratta di casi singoli o la responsabilità sale più in alto nella gerarchia? Che parte deve avere lo Stato?
I sei querelanti non si aspettavano niente di diverso, ma intanto hanno portato alla luce un tema non privo di fondamento: la differenza tra "religione cattolica" e "cristianesimo". Questo porta alla luce domande cruciali come ad esempio, Cristo voleva una chiesa? Istituì sacerdoti e sacramenti? Ha mai parlato di dogmi, riti e culti? E la ricchezza della chiesa? E il pacifismo? Gesù lo era, la chiesa invece, è pacifista? I tempi si evolvono e forse oggi è necessaria onestà e chiarezza e non la messa in latino.
Stefano Delù
28 Febbraio 2010 - Scrivi un commento