Non si direbbe. Ma la stagione per l'orto sta già partendo qui al nord. Chi non l'ha fatto in novembre, si affretta a seminare piselli e fave durante le brevi “finestre” di sole; altri, nelle giornate più asciutte e quando il terreno non è gelato, scavano profonde buche per mettere a dimora alberi ed arbusti.
Io ho freddo e sto in casa a guardarli. Sto tarando il mio “bioritmo ortolano” con quello delle api dietro casa: usciamo di casa solo se il sole splende e ci sono almeno 15°. In effetti questo è uno dei motivi per cui io semino fave, aglio e piselli a novembre... per poterli veder germogliare ai primi caldi dalle finestre della cucina.
Per ora il lavoro maggiore si svolge in casa e per l'esattezza sui davanzali. Uno dei vantaggi del coltivare in casa è che, verso la fine dell'inverno, ogni finestra di casa può diventare una serra riscaldata per anticipare le semine.
Autoprodursi le piantine in casa può segnare la differenza tra un orto rigoglioso e produttivo ed una piantagione stentata di verdure rachitiche e tristi. L'autoproduzione permette infatti di seguire il naturale sviluppo delle piante attraverso il principio “Colazione-Pranzo” ed evitare senescenze precoci causate dall'invilupparsi delle radici in contenitori troppo piccoli.
Nella fattispecie io utilizzo un mix composto al 70% di sabbia e 30% di compost come substrato per la germogliazione delle piantine; quando questi avranno sviluppato la seconda serie di foglie, vengono spostati in un contenitore più grande (a meno che il clima non permetta già la messa a dimora nell'orto) con un substrato composto di un mix 50-50 sabbia-compost.
In questo modo lo sviluppo delle radici sarà il più possibile continuo ed uniforme evitando di dover aggiungere concimi sui “bancali” dell'orto e permettendomi di avere piantine più robuste e “competitive”.
Come costruirsi un semenzaio auto-irrigante.
Occorrente:
- un vassoio di almeno 5 cm di altezza
- un barattolo da Yogurt o altro, chiudibile “ermeticamente”.
- sabbia
- compost maturo o terriccio
Praticare nel coperchio del barattolo un foro di circa 8 mm di diametro. Il barattolo verrà riempito di acqua e ribaltato a testa in giù in un angolo del vassoio in modo che il foro si trovi verso il basso (in alcuni casi sarà necessario inserire uno spessore di 1 o 2 mm tra il coperchio ed il fondo del vassoio). Riempire con un mix di sabbia e compost 7:3.
Questo vi permetterà di avere un substrato permanentemente umido liberandovi dalla necessità di controllare in maniera ossessiva il vostro semenzaio. Ora potete tornare a leggere un buon libro guardando l'inverno sfumare fuori dalla finestra.
Il Giardino dei Sensi - Introduzione all'ortoterapia
immaginate un luogo che possa anche curare, un luogo dove tutti sono accettati, dove non esiste lo stress e... Continua... |