Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, commenta così l’anticipazione al 2010 della fine degli incentivi Cip6 firmata dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola.
“E’ giusto ridurre l’onere che pesa sulla componente A3 della bolletta – prosegue Zanchini – e le risorse ricavate da questa voce devono finalmente essere utilizzate per garantire lo sviluppo delle vere fonti pulite e dare certezze al settore”.
Legambiente sottolinea infatti l’incertezza che pesa sul futuro degli incentivi per il solare nel nostro Paese. Di fatto esiste una situazione di indeterminatezza rispetto alle detrazioni fiscali che riguardano il solare termico e il risparmio energetico. La possibilità di usufruire di uno sconto del 55%, che ha prodotto straordinari risultati in termini di spinta agli investimenti (nel 2007 e 2008 ha determinato 250mila investimenti per circa 3,8miliardi di Euro) e di risparmio energetico per le famiglie, ha infatti un futuro ancora oscuro. Stessa
indeterminatezza per quanto riguarda il futuro degli incentivi per il solare fotovoltaico (che hanno rappresentato uno straordinario volano di sviluppo per questa tecnologia col passaggio da poche decine di MW installati ai circa 700 attuali) che scadono alla fine del prossimo anno.
“In nessun modo” - conclude il responsabile energia di Legambiente – “le risorse ottenute con quest’onere devono essere destinate al nucleare, che nulla ha a che fare con le rinnovabili”.
2 Dicembre 2009 - Scrivi un commento