Sotto la media nazionale dei 233,2 euro, invece, le citta' di Firenze (101,2) e Genova (112,6). A dirlo e' l'analisi contenuta nel rapporto ”I Comuni italiani 2009”, realizzato dalle Fondazioni Anci Ricerche Cittalia e Ifel, e presentato alla 26/a Assemblea Anci a Torino.
Nella media del paese, il capitolo di spesa territoriale, contenente le voci urbanistica, gestione del territorio, edilizia residenziale pubblica, servizio idrico integrato e smaltimento dei rifiuti, rappresenta, seppur con molteplici differenze, il 17,9% del totale del bilancio dei comuni.
Il primato del tetto più alto per la gestione dell'ambiente e del territorio spetta al Molise, che si attesta sui 502,4 euro pro capite, seguito dal Trentino Alto Adige con 450,4 euro, i soli due Enti che destinano una quota superiore ai 400 euro. Sono quattro le regioni che oscillano tra i 400 e 300 euro: Campania (382), Umbria (378,5), Calabria (354,7) e Sardegna (340,6).
Valori di spesa tra i più bassi, invece, quelli che si registrano nelle regioni del Nord, con in testa il Veneto (113,7 euro), superato di poco dall'Emilia Romagna (151,8) e dalla Toscana (188,5). A breve distanza anche Lombardia (191,5), Piemonte (196,7), Friuli-Venezia Giulia (218,3) e Liguria (231,2). Ulteriori differenze emergono dalla scomposizione della voce di spesa in quota 'corrente', in media il 17,5% del bilancio comunale (equivalente al 62,3% della spesa per ambiente e territorio, cioè 145,2 euro), e 'in conto capitale', il 18,6% (il 37,7% del totale, pari a 87,9 euro). Al primo ordine di spesa e' solitamente destinato il valore maggiore, eccetto i comuni di Basilicata (167 su 296,9), Molise (254,8), Trentino (270,6), Umbria (251,2).
Se si fa eccezione per il Molise, con i valori assoluti più alti in ogni comparto, la somme più elevate di spesa corrente sono quelle di Campania (219), Sardegna (215,6), Calabria (210) e Sicilia (184,6). Tra i comuni metropolitani, solo la città di Roma inverte la tendenza e destina uno quota pro capite di 96,6 euro alla spesa corrente e 119,1 a quella in conto capitale.
Le maggiori differenze tra i due comparti si registrano a Bologna (230,9 rispetto a 13,5), Palermo (268 e 20,1), Catania (261,2 e 23,5), Cagliari (384,7 e 42,5). Ripartizione delle risorse più equa, invece, a Firenze (59,5 euro correnti e 41,7 in conto capitale) e Torino (211,3 e 103,2). In rapporto alle classi demografiche, sono i piccolissimi comuni con meno di 2 mila abitanti a presentare il livello di spesa territoriale più alto, che si attesta sui 397 euro.
Le quote più basse, invece, per i comuni tra i 5 mila e i 10 mila abitanti (195,5 euro). Nelle fasce intermedie i comuni tra i 2 e 5 mila abitanti, con 258,5 euro, valore molto vicino ai 257,9 dei comuni sopra i 250 mila. Valori più bassi, invece, per i comuni tra i 10 e i 20 mila abitanti (212,9) e quelli sotto i 60 mila cittadini (204,4) e fino a 250 mila (223,4)
Fonte:Ansa
Articolo tratto da EcoRadio
12 Ottobre 2009 - Scrivi un commento