È quanto affermato dal Parlamento Europeo, il quale nella Direttiva 2002/91/CE scriveva “L’aumento del rendimento energetico occupa un posto di rilievo nel complesso delle misure e degli interventi necessari per conformarsi al protocollo di Kyoto”. In tale documento il Consiglio chiedeva anche esplicitamente interventi specifici nel campo dell’edilizia.
Ebbene sì, le nostre case impiegano enormi quantità di energia, soprattutto per regolare la temperatura degli ambienti, e sprecano incredibilmente le risorse a causa di un’efficienza molto bassa. In particolare si stima che la dispersione di calore tramite pareti e finestre oscilli tra il 25% e il 40%.
Se per le mura occorre adottare sistemi di coibentazione, anche le vetrate devono essere realizzate in modo tale da prevenire la dispersione del calore durante l’inverno, come anche limitarne la penetrazione nella stagione estiva. Da tempo oramai si ricorre alle “vetrocamere”, ossia ai doppi vetri nel mezzo dei quali viene lasciata un’intercapedine. Ma l’impiego di vetri comuni non è affatto sufficiente. La situazione può (e deve) essere migliorata tramite il ricorso a strutture specificatamente concepite per tale utilizzo.
La prima categoria è rappresentata dai vetri selettivi. Essi consentono alla componente visibile della radiazione solare di passare attraverso, mentre riflettono gran parte dei raggi del vicino infrarosso (ossia gli infrarossi a lunghezza d’onda minore), sì da limitare l’ingresso di calore all’interno degli edifici senza però comprometterne l’illuminazione.
Ci sono poi i vetri basso-emissivi propriamente detti, i quali sono ancora una volta trasparenti alla luce solare (dalla parte rivolta verso l’ambiente aperto), ma bloccano la fuoriuscita della radiazione del lontano infrarosso, ossia l’emanazione del calore dall’interno della costruzione all’esterno.
La differenza tra i due tipi risiede nel lato in cui è realizzato il rivestimento e nella composizione dello strato deposto sulla lastra di vetro.
È evidente che è possibile combinare i due in una struttura a doppio vetro, sì da riflettere da ambo i lati la radiazione portatrice di calore, lasciando invece passare quella nello spettro del visibile, ossia quella responsabile dell’illuminazione degli ambienti. L’isolamento termico viene inoltre agevolato dall’introduzione nell’intercapedine di un gas inerte, come l’argon.
Le caratteristiche isolanti si definiscono tramite alcuni coefficienti: la trasmittanza termica, il fattore solare e l’indice di selettività.
È evidente che una vetrata a bassa trasmittanza termica ed elevato indice di selettività garantisce un ottimo isolamento termico.
Essendo rivestite, le lastre sono forse opache? No, dato che – come detto – esse mantengono un’elevatissima trasparenza alla radiazione visibile. La presenza di uno strato di materiale differente (si tratta di metalli nobili ed ossidi di metallo) modifica leggermente la colorazione del vetro (che può apparire verdognolo), lasciandolo comunque abbastanza neutro.
In tempi recenti alcune aziende del settore hanno lanciato sul mercato del nostro paese delle linee di vetri selettivi e basso-emissivi in grado di soddisfare le nuove richieste in fatto di efficienza energetica delle nostre case.
La AGC Flat Glass Italia, filiale italiana dell’omonimo gruppo leader mondiale della produzione e commercializzazione di vetri (sia di base sia dotati di rivestimento), ha presentato due nuovi modelli di vetrocamere: Planibel I-Top e Planibel TRI, rispettivamente a due e tre lastre di vetro. Entrambi caratterizzati da trasmittanza termica di poco superiore ad 1 e indice selettivo elevato, rappresentano un ottimo connubio tra isolamento termico e trasmissione luminosa. Secondo la casa produttrice i sopracitati prodotti sarebbero stati messi a punto in particolare per il mercato italiano, prendendo in considerazione le condizioni climatiche del nostro paese.
L’azienda Pilkington propone a sua volta i modelli K-Glass e Optitherm, che presentano rivestimenti rispettivamente pirolitico e magnetronico: anch’essi sono caratterizzati da notevoli proprietà isolanti e alta resa luminosa (il secondo più del primo).In Italia già vari edifici pubblici e man mano anche abitazioni stanno adottando questi vetri ad alta efficienza di ultima generazione. Le strutture avranno, quindi, meno bisogno di condizionamento dell’aria per mantenere la temperatura ottimale nei vari ambienti. Ciò si tradurrà in risparmio energetico, limitazione delle emissioni di gas serra, nonché alleggerimento delle bollette.
Dal canto suo la AGC Flat Glass Italia, per far conoscere il proprio prodotto, ha deciso di donare i vetri Planibel I-Tio alla nuova CasaOz di Torino, associazione che offre accoglienza, assistenza e sostegno scolastico a bambini affetti da varie malattie. Buon esempio di marketing, ecologismo e attenzione al sociale.
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