Come dimenticare l'emozione del silenzio, dei fagiani e delle lepri, del verde, dell'umidità, del sole, dei fiori e degli odori. Un mondo nuovo in cui è impossibile svegliarsi male perché basta guardare fuori dalla finestra per sentirsi bene.
Era così tanta la voglia di campagna che siamo partiti appena la casa è stata agibile, senza cucina per settimane, senza mobili, con i sacchi a pelo e le macchine cariche di pacchi. Oggi sembra già passato un secolo! E' cresciuto il prato e la casa sta prendendo forma, lentamente, un giorno dopo l'altro.
La recente visita a Etain Addey mi ha risvegliato una serie di sensazioni e desideri, mi ha ricordato la fortuna, la serenità e la gioia di vivere in campagna.
Pur non avendo alcuna idea di come si fa un orto, partimmo subito con i primi esperimenti: una parte del giardino, inizialmente 30 metri su 400, fu così abbellita dai primi pomodori, dalle zucchine, dai fagiolini e dalle erbe aromatiche. Eravamo talmente inesperti che non solo non sapevamo che la pianta delle zucchine punge o che i pomodori hanno bisogno di tutori, ma non li avevamo mai visti crescere sulla pianta, per terra, attraverso di essa. Un passo dopo l'altro, un libro dopo l'altro, tramite internet e grazie allo scambio di informazioni e conoscenze, l'orto è diventato un orto sinergico di 100 metri che produce verdura per 4 persone. Per la frutta abbiamo seminato le fragole e piantato alcuni alberi (pesco nano, ciliegio, pero, noce, mandorlo, nocciolo, caco, ulivo, nespolo) e varie piantine di lampone e di more. I frutti si vedranno nel corso di alcuni anni.
Nel frattempo la casa cominciava a popolarsi di alcuni animali domestici: due gatti, un cane, e da agosto 2008 anche galline e polli.Il pollaio è stato costruito per gioco con dei vecchi pallet trovati tra i rifiuti nella zona industriale di Bologna e i primi pulcini ci sono stati regalati dal papà di un'amica. Bellissimo vederli crescere, sentire i galletti nelle loro prime prove di canto, trovare le uova ancora calde, capire e studiare come fare una corretta manutenzione e pulizia (che contrariamente a quanto si possa pensare non è un lavoro né quotidiano né molto impegnativo). Oggi, da soli 5 giorni, sono nati i primi pulcini, un'altra magia della natura.
Parallelamente abbiamo avviato nuovi stili di vita dando ampio margine all'autoproduzione (sapone, pane, etc.) e all'autocostruzione con materiali di riciclo (mobili per la casa e per il giardino), ed entrando a far parte di un gruppo d'acquisto solidale e della banca del tempo.
Fermandomi a pensare posso ricondurre l'inizio di questo processo di transizione alla prima visita alla Libera Università di Alcatraz durante il Corso di Yoga Demenziale con Jacopo Fo ed i suoi collaboratori. Non ricordo l'anno, forse il 2005: avevamo deciso di non guardare più la televisione e contemporaneamente, utilizzando di più internet, avevamo conosciuto questa esperienza. Da allora sono passati alcuni anni e la nostra vita è sempre migliorata in qualità e benessere!
Tante le nuove esperienze: transizione, permacultura, agricoltura sinergica, decrescita e tantissimi i nuovi amici, vicini e lontani, maschi e femmine, vecchi e giovani. Scambio di vissuti, di conoscenze, di saperi; fusione di coscienze, di menti, di desideri e di sogni.
Un baratto a cielo e cuor scoperto.
Buona vita a tutti.
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