SCEC, Solidarietà Che Cammina

Vi proponiamo la seconda parte della nostra intervista a Giovanni Lollo che, tra le altre cose, ci spiega come entrare a far parte dell’Arcipelago SCEC e quali sono le altre importanti iniziative dell’associazione.

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di Francesco Bevilacqua

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SCEC – Solidarietà ChE Cammina è un abbuono (detto anche impropriamente sconto), che il commerciante e il professionista, aderendo allo SCEC, decidono di accordare ai soci di Arcipelago.
Giovanni Lollo, spostiamoci su un piano pratico e operativo: ci puoi descrivere brevemente cosa devono fare un privato o un’azienda per entrare in Arcipelago SCEC e quali sono i primi passi del processo di ingresso e integrazione?

L'iscrizione all'associazione Arcipelago è libera, aperta a tutti e la quota/donazione che chiediamo è libera (ognuno dona ciò che può e che ritiene giusto). Essa è finalizzata alla copertura dei costi di stampa degli SCEC e al mantenimento della struttura informatica (server, siti internet, SCEC Service ecc.). Il lavoro dei sostenitori è volontario e non retribuito.

Proprio in questi giorni stanno partendo dei servizi assolutamente innovativi (Conto SCEC ed Ecomm SCEC) che permetteranno alle aziende aderenti al Progetto SCEC di gestire lo strumento SCEC anche in modo elettronico (oltre che cartaceo) e creeranno una vetrina on-line in cui le aziende potranno incontrarsi, trovare fornitori, distributori, produttori, ricreando e rivitalizzando le filiere locali e nazionali che erano state disgregate dalle aziende multinazionali.

L'azienda che aderisce la Progetto SCEC avrà a disposizione una vetrina internet alla quale i soci (privati e aziende) potranno accedere che permetterà di aumentare il numero di clienti e di trovare nuovi fornitori con cui scambiare gli SCEC incassati. La percentuale di accettazione dello SCEC è liberamente scelta dall'azienda stessa. Noi consigliamo uno abbuono tra il 10% e il 30%.

Ai privati vengono distribuiti periodicamente gli SCEC (all'iscrizione vengono dati 100 SCEC), in funzione della reale circolazione degli stessi. Quando il circuito sarà a regime, la distribuzione sarà mensile e sarà uguale per tutti i soci, sia privati che aziende.

Una questione che interessa certamente molte persone e che è bene chiarire una volta per tutte è quella relativa alla legalità: c’è qualche rischio che lo SCEC possa essere considerato fuori legge e chi lo stampa e lo utilizza perseguito?

Come abbiamo già accennato, SCEC – Solidarietà ChE Cammina non è una moneta. E' un abbuono (detto anche impropriamente sconto), che il commerciante e il professionista, aderendo allo SCEC, decidono di accordare ai soci di Arcipelago.

E' esattamente la stessa cosa che fanno tutti i supermercati, i circoli, i gruppi di acquisto, i sindacati, le associazioni di categoria e tanti altri che accordano ai loro soci la possibilità di ottenere degli sconti sugli acquisti recandosi presso determinati punti vendita. Lo SCEC rappresenta una evoluzione di questo concetto, in quanto abbiamo strutturato una serie di servizi per i soci che permettono di incontrarsi e riconoscersi molto più facilmente.

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Lo SCEC ci fa riconoscere per ciò che siamo e non per quanta moneta o SCEC possediamo
Naturalmente sappiamo che oggi non ci si guarda più in faccia, ma si guarda solo al portafoglio e a quanta moneta contiene.

Siamo arrivati a un livello di follia tale che riteniamo importante una persona non per ciò che è, ma per ciò che possiede.

Lo SCEC ci fa riconoscere per ciò che siamo e non per quanta moneta o SCEC possediamo. Finalmente cominciamo a guardarci di nuovo in faccia e quando un socio entra in un negozio e dice “pago con gli SCEC”, significa che, prima della convenienza economica, prima dell'illusoria idea di moneta = ricchezza, si è scelta la persona, si è scelto di guardarsi in faccia e riconoscersi soci della stessa associazione, persone che si riconoscono perché riconoscono gli stessi autentici ideali.

Parallelamente alla diffusione dello SCEC in tutta Italia, voi portate avanti altre iniziative lodevoli e meritevoli di nota, come per esempio quella dei Gruppi d’Acquisto di Terreni oppure interessanti collaborazioni con gli enti locali. Ce ne puoi descrivere qualcuna?

Siamo partiti qualche mese fa e oggi ci guardiamo intorno e scopriamo che lo SCEC ha attirato una serie di persone eccezionali, ricercatori, medici, imprenditori, tecnici informatici,ì che stanno attivamente collaborando con il loro lavoro e la loro creatività (che sono l'unica vera ricchezza che esiste, non mi stanco di ricordarlo...) a sviluppare il Progetto SCEC molto al di là di quanto avremmo mai potuto immaginare quando siamo partiti.

I principali progetti che stiamo mettendo a punto sono:

GAS – Gruppo di acquisto solidale. Si tratta di metter assieme persone in modo tale da garantire tre risultati:

1) prezzo di acquisto da parte dei soci equo,

2) prezzo di vendita equo per i produttori,

3) qualità dei prodotti.

Da questi concetti fondanti lo SCEC – Solidarietà ChE Cammina trae la sua stessa origine. Noi abbiamo solamente esteso il concetto, aggiungendo agli alimentari le vitamine, gli integratori (prodotti non farmaceutici, solo sostanze pure), libri, riviste e DVD (solo case editrici selezionate), prodotti per lavaggio e detersione (non detersivi e solo a impatto zero sull'ambiente), impianti fotovoltaici e produzione di acqua calda solare, sistemi di cottura e riscaldamento ambientale a raggi infrarossi, sistemi di illuminazione a led, sistemi di depurazione/alcalinizzazione dell'acqua ecc.

In questo modo pensiamo di fornire ai nostri soci non solo la convenienza e la qualità dei prodotti, ma anche un reale contenuto di creatività e innovazione, perché sono tutti prodotti che abbiamo sperimentato e che ci sentiamo di garantire personalmente.

Il primo GAS con sconto SCEC del 20% è nato a Fiesso D'Artico (PD) e sta avendo un grande successo. Altri ne stanno nascendo.

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GAT – Gruppo di acquisto terreni - rappresenta una delle iniziative che l'Arcipelago sta lanciando
GAT – Gruppo di acquisto terreni. Si tratta di fare qualcosa di concreto per due motivi: salvaguardare i risparmi dei soci (perché moneta non è uguale a ricchezza...) e ridare linfa ai piccoli coltivatori che continuano con passione a lavorare la terra, ma sono sempre più in difficoltà. Per i soci che avessero la disponibilità economica (da 1.000 euro in su) e la comprensione che i risparmi saranno letteralmente bruciati, in qualunque modo siano investiti, stiamo cercando attivamente appezzamenti agricoli da acquistare e destinare alla coltivazione biologica. Abbiamo agronomi e ricercatori che ci garantiscono che anche un terreno degradato e sfruttato dai fitofarmaci e dai concimi chimici può tornare alla sua naturale fertilità nel giro di soli dodici mesi, con una produttività pari o superiore al metodo di coltivazione chimico, ma con il vantaggio di essere completamente biologico!!!

ProgettoSapori del cuore è l'evoluzione del progetto GAT. Anche qui si tratta di mettere assieme persone consapevoli che i risparmi (in euro) non rappresentano la vera ricchezza e che l'unico investimento produttivo è la terra a la sua coltivazione. In più ci mettiamo anche la trasformazione dei prodotti coltivati e la vendita al dettaglio (produzione di pane, pasta, vino ecc.). In questo modo si realizza la vera filiera corta di qualità, perché controllata dagli stessi soci titolari della proprietà del terreno e acquirenti dei prodotti finiti. È di questi giorni l'iscrizione del circolo di campagna Wigwam di Arzerello (PD) all'associazione Arcipelago Veneto che rappresenta perfettamente il concetto di Sapori del cuore. Il circuito Wigwam esiste da oltre trent’anni e ha decine di circoli in tutta Italia ed in Europa e rappresenta una tappa fondamentale nella diffusione e comprensione di quanto importante sia il nostro rapporto con la terra e la sua coltivazione secondo i principi naturali e biologici.

Progetto scuole materne. La crisi non risparmia nemmeno i nostri figli. Il cibo che viene servito nelle mense delle scuole materne, a causa dei costi sempre più elevati, viene selezionato tra il più economico sul mercato, con il risultato di essere tra i peggiori. Noi pensiamo che i nostri figli meritino il meglio e per questo proponiamo alle scuole materne di tornare ad acquistare da fornitori locali che accettano lo SCEC. In questo modo si otterrebbe un immediato risparmio del 20-30% sui costi della mensa (pagabile in SCEC) e permetterebbe ai nostri figli di ritornare a mangiare sano, come fanno tutti coloro che hanno iniziato ad aggregarsi ai GAS per l'acquisto di alimentari.

Su tutti questi progetti stiamo coinvolgendo gli enti locali, affinché, con il loro supporto, si possano attuare velocemente e diffondere sul territorio queste importanti iniziative.

4 Maggio 2009 - Scrivi un commento
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