EDITORIALE

Terremoto in Abruzzo: decine di morti sotto le macerie

Questa notte una violentissima scossa di terremoto ha colpito l'Abruzzo. Il bilancio, purtroppo provvisorio, è di decine di morti e dispersi oltre che migliaia di edifici crollati. Tutto quello che possiamo fare è stringerci forte intorno alle vittime, mandare amore e comprensione ai famigliari ed attivarci, ognuno con le proprie possibilità, per contribuire a lenire il più possibile questa tragedia.

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di Alessandra Profilio


Immagine tratta da www.corriere.it
“Situazione drammatica, è la peggiore tragedia da inizio millennio”: con queste parole Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, ha commentato il terremoto che questa notte ha bruscamente svegliato e devastato l’Abruzzo. La violentissima scossa (avvertita distintamente anche a Roma), calcolata intorno a 5,8 gradi della scala Richter (pari a 8-9 gradi della Scala Mercalli), ha avuto il suo epicentro a L’Aquila, provocando gravissimi danni anche nei paesi limitrofi. Secondo quanto hanno riferito i Vigili del Fuoco, la zona più colpita sarebbe Paganica, una frazione a sette chilometri dall'Aquila ai piedi del Gran Sasso d'Italia.

Dalle ore 3.32 di stanotte, ora della forte scossa, si scava tra le macerie.

L'ultimo bilancio reso noto parla di oltre 150 vittime, tra cui molti bambini, 2000 feriti e circa 100.000 sfollati. Ma si tratta, ancora, purtroppo, di un numero provvisorio: si continua a scavare tra le macerie. Si tratta di un bilancio provvisorio: cittadini, volontari della protezione civile e vigili del fuoco lavorano incessantemente. La popolazione nel panico, si è riversata sulle strade. Le persone si spostano con valigie e i pochi bagagli che sono riusciti a prendere camminando al centro della strada per evitare eventuali crolli e in provincia intere frazioni sono crollate.

10-15 mila edifici sono inagibili. Nelle strade cittadine sono adagiati anche i cadaveri estratti dalle macerie. Gli inviati sul posto descrivono un'atmosfera “apocalittica”. A rendere ancor più drammatica la situazione sono le continue scosse di assestamento che provocano ulteriori crolli.

Il disastro di stanotte è stato preceduto, negli ultimi due mesi, da un’attività sismica che ha interessato la provincia de L’Aquila. Alcune scuole e appartamenti erano stati chiusi e dichiarati inagibili. Fino ad oggi, però, lo sciame sismico non aveva provocato danni né a persone né a cose.

Oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha firmato un decreto per dichiarare lo stato di emergenza nazionale con il quale il responsabile della protezione civile Guido Bertolaso verrà nominato commissario straordinario del governo per gestire questa situazione. L’evento, ha spiegato Bertolaso, “è paragonabile, se non superiore, al terremoto che ha colpito in passato l’Umbria e le Marche. Si tratta di una vicenda che mobiliterà il paese per diverse settimane”.

Cittadini e associazioni si stanno impegnando per portare aiuto alla gente colpita dal disastro. Per aiutare le famiglie sfollate dai centri colpiti dal sisma il WWF ha messo immediatamente a disposizione le foresterie e i centri visite delle vicine oasi abruzzesi Gole del sagittario (comune di Anversa degli Abruzzi, provincia de L’Aquila) e Cascate del rio Verde (comune di Borrello, provincia di Chieti). Le strutture (di cui l’associazione ha già verificato la stabilità e l’assenza di pericolo), rispettivamente di 10-12 posti letto la prima e di 5 la seconda, sono da oggi a disposizione della Protezione Civile. Intanto si sta valutando anche la disponibilità di altre strutture delle oasi WWF nelle regioni limitrofe, soprattutto Toscana e Marche. Nel frattempo Legambiente sta organizzando una squadra di volontari che partirà domani mattina.

Ulteriori informazioni per aiuti all'Abruzzo:

Legambiente:

http://www.legambiente.eu/documenti/2009/terremotoinabruzzo.php

WWF: Per avere informazioni sulla disponibilità delle Oasi in Abruzzo chiamare il Centro visite delle Oasi Gole Sagittario: 085-4549518

5 Aprile 2009 - Scrivi un commento
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