Assieme a violoncellista e chitarrista accompagna una ballerina che improvvisa davanti a loro. Appena questa alza una gamba spunta la suola del piede nera. Danza a contatto con la Terra: non ha scarpe e il suo “palco” è formato semplicemente dalle persone che le siedono attorno.
In questo spirito di spontaneità e naturalezza si è aperta domenica la settimana dell’ambiente a Montpellier. L’avvenimento è organizzato da associazioni studentesche che collaborano con le reti associative locali.
Come si tenta di realizzare tutto ciò in una settimana? Il festival è suddiviso in giornate a tema. Il giorno di apertura è quello dei Forum associativi: una dozzina di bancarelle informano ognuna su un tema specifico.
Lo stand dedicato all’alimentazione biologica, ad esempio, da un lato informa sull’AMAP (Associazione per il Mantenimento di un’Agricoltura Paesana) che come il Gruppo d’Acquisto Solidale italiano, organizza la distribuzione di prodotti biologici locali. Dall’altro prepara quiche e pizze biologiche da un piccolo forno a legna. Insieme al tè o al caffè equosolidale vengono distribuiti semi di mais (non geneticamente modificati) da piantare nel proprio giardino.
Le altre giornate invece sono suddivise in temi come Scienza&Ambiente, Governo&Ambiente, Alternative al quotidiano, Rapporti Uomo-Natura e Educazione>. Le attività di questi giorni vanno da conferenze a concerti, da mostre a manifestazioni. Vi sono anche proiezioni di film, picnic e lezioni di riparazione di bici.
Molte iniziative per l’ambiente - anche quelle più importanti - rischiano di essere un po’ astratte. Parlando di politica o tecnologia sono lontane dalla vita quotidiana delle persone comuni.
In queste giornate, invece, vengono proposti e vissuti i comportamenti che dovrebbero diventare abitudini. Inoltre l’iniziativa viene organizzata e quindi vissuta in prima persona dai giovani: le basi della società di domani.
Forse questa settimana troverà degli equivalenti in altri paesi europei. Speriamo anche in Italia.
10 Marzo 2009 - Scrivi un commento