Il sugarello, che è un “pesce azzurro”, e la sciabola, che è invece un pesce “di fondale”, sono presenti ovunque lungo le coste italiane. Sono due specie normalmente classificate come “pesci poveri” forse perché non superano i sei euro al chilo.
“Le ricette di Amelio sono una valida alternativa ai prodotti della ‘lista rossa’ di Greenpeace - spiega Alessandro Giannì, Responsabile della campagna mare di Greenpeace - mangiando pesci come il tonno pinna gialla, il tonno rosso, il pesce spada, il merluzzo (importato come baccalà o stoccafisso) e i gamberoni tropicali tutti noi, spesso inconsapevolmente, contribuiamo a distruggere il Mare”. Per tonni, pesce spada e merluzzo il problema principale è lo stato disastroso delle risorse, peggiorato ulteriormente dalla pesca pirata. I gamberoni tropicali, invece, provengono da pratiche di acquacoltura che danneggiano la fascia costiera intertropicale, cui si associano gravi violazioni dei diritti umani.
“Il 70 per cento del pesce pescato non viene utilizzato perché non lo si conosce a fondo e c’è scarsa informazione su come cucinarlo - sostiene il cuoco Amelio Fantoni, di Viareggio - perché il pesce è un alimento straordinario, che va rispettato e conosciuto! Il menu che propongo è fatto e pensato per esaltare i sapori e rispettare le proprietà di ogni prodotto usato”.
IL MENÙ PER 4 PERSONE (costo totale: 15 circa € circa)
1° portata - crostini di sugarello
2° portata - passato di verdure con filetti di sciabola
3° portata - filetti di sugarello crudi
4° portata - filetti di sciabola al forno
5° portata - spaghetti cotti nel brodo
22 Dicembre 2008 - Scrivi un commento