Il museo si propone come obiettivo la diffusione di una cultura ambientale condivisa e l’incoraggiamento a comportamenti individuali e collettivi, nel rispetto della natura.
A come Ambiente è diviso in quattro sezioni di educazione e informazione sui principali temi ambientali, dislocati tra i vari livelli dell’edificio di corso Umbria. Al piano terra l’energia e i trasporti, al primo piano i rifiuti e al secondo piano (e nel giardino del museo) l’acqua. Una ulteriore sezione occupa “il guscio”, una tensostruttura esterna all’edificio principale, in cui trovano spazio iniziative temporanee e giochi sui temi del museo.
L’interattività è la caratteristica principale del museo, che guarda alle esperienze internazionali dei cosiddetti “Children Museums” e dei “Science Centers”, che applicano la teoria della comunicazione come “conoscere e giocare” e si basano sul coinvolgimento attivo del pubblico.
Giochi, esperimenti, osservazioni, laboratori e percorsi, guidati da animatori specializzati, sono rivolti a bambini e ragazzi delle scuole, così come alle famiglie ed al pubblico di ogni età. Centrali sono le decine e decine di allestimenti interattivi, macchine da toccare e interrogare lungo il percorso tematico, studiate appositamente da progettisti specializzati, che permettono al pubblico di interagire con il museo. Lo stile divulgativo accomuna gli aspetti di scoperta, coinvolgimento sensoriale, spettacolo, gioco e informazione.
Ogni percorso parte da ciò che il pubblico incontra tutti i giorni nel suo vivere in città con un occhio alla memoria e al passato, per poi approdare alle tecnologie contemporanee. Le tematiche affrontate fanno riferimento a parte dei programmi scolastici, per cui il museo offre un percorso di esplorazione alle classi di ogni grado e diversi livelli di approfondimento. Il tema dell'ambiente, inoltre, trattato in forma interdisciplinare, aiuta a ragionare in termini di associazione e di intreccio.
L’allestimento di A come Ambiente peraltro è arricchito dalle opere di artisti italiani di fama internazionale, a cominciare da Ugo Nespolo che ha disegnato il logo del museo, poi Piero Gilardi, che ha realizzato l’opera “Prato solare” e “Respiro liquido” appositamente per il museo e varie installazioni tra cui quelle di Corrado Bonomi, Mario Merz, e Angelo Grassi.
Museo A come Ambiente
Corso Umbria, 90 - Torino
tel. 011 0702535
info@museoambiente.org