E’ positivo il giudizio di Legambiente sul ticket d’ingresso introdotto dal sindaco di Baunei per accedere alla famosa spiaggia di Cala Luna in Sardegna.
“Troviamo la scelta del sindaco di Baunei – prosegue Legambiente – in linea con le politiche di salvaguardia del territorio già attuate da questa amministrazione alla quale abbiamo assegnato le 5 Vele nella Guida Blu pubblicata dal Touring Club Italiano. Un riconoscimento che intende sottolineare l’impegno di alcuni comuni per la tutela e la corretta gestione del territorio che include anche la salvaguardia degli ecosistemi più delicati per i quali è giusto avere qualche attenzione in più”.
Piace anche al Wwf l’ordinanza del comune di Baunei che regolamenta il flusso dei visitatori a Cala di Luna e nelle altre cale del Golfo di Orosei: “rappresenta un esempio di buon governo del territorio perché utile a limitare l’impatto sul delicato ambiente naturale e a sensibilizzare i turisti al rispetto e all’utilizzo responsabile delle risorse ambientali e paesaggistiche”.
Il Panda chiede ai comuni di Baunei e Dorgali di trovare un’intesa che permetta di individuare strategie comuni per un’adeguata valorizzazione degli ambienti interni e costieri a vantaggio di un turismo rispettoso e di qualità e si schiera con l’amministrazione comunale per respinge le molte critiche piovute addosso al provvedimento: “Le spiagge, le cale, le grotte, le codule e le alte falesie calcaree che si affacciano lungo la costa del Golfo di Orosei, rappresentano ambienti di straordinario valore ambientale e paesaggistico e conservano elementi assai rappresentativi della ricca biodiversità di questa parte dell’isola, al punto da farne uno dei luoghi più belli dell’intero bacino del Mediterraneo. Per queste ragioni, il provvedimento adottato dal comune di Baunei è di grande utilità e può servire da modello per la corretta gestione di altri ambienti costieri e marini della Sardegna che presentano le medesime caratteristiche ambientali”.
Secondo gli ambientalisti l’applicazione di un ticket è una misura ragionevole per limitare l’impatto sul territorio e preservarlo dal lento processo di degrado: “Sono ancora vivi i ricordi dei ripetuti atti vandalici ai danni delle grotte che si aprono lungo questo tratto di costa (pareti imbrattate di vernice spray, asporto di stalattiti e altre concrezioni, ingresso di imbarcazioni sino all’interno delle cavità naturali ecc.). Episodi che, col tempo, hanno messo a dura prova il delicato equilibrio di questi ambienti dove, un tempo, viveva e si riproduceva la foca monaca e che ancora oggi ospitano specie animali di straordinaria importanza per la biodiversità, come il falco della regina e il marangone dal ciuffo”.
15 Luglio 2008 - Scrivi un commento