“La marcia rappresenterà una vera propria Perugia – Assisi campana che darà voce a tutte le proposte, fino ad ora inascoltate, di chi ritiene che un ciclo virtuoso dei rifiuti è possibile per dare pace al territorio campano inquinato e abbandonato” afferma Ornella Capezzuto, presidente del WWF Campania, che continua: “Il WWF è trai promotori della marcia proprio per il suo carattere propositivo e per questo mette sul tavolo una serie di sì. Sì per la riduzione dei rifiuti, sì per il compostaggio, sì per la raccolta differenziata, sì per il recupero dei territori inquinati, sì per il rispetto della legalità e per l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge”.
Sì alla raccolta differenziata secco-umido: il potenziale della raccolta differenziata in Campania è enorme. Già passare dall’11% attuale a oltre 48% della regione italiana oggi più virtuosa, il Veneto, permetterebbe di risolvere buona parte del problema rifiuti senza la costruzione di discariche e inceneritori. Fare diventare il rifiuto una risorsa è possibile e lo dimostrano i comuni campani che sono passati a una raccolta dei rifiuti porta a porta: per citarne alcuni, Mercato San Severino ha raggiunto il 50%, Pontecagnano Faiano il 65% e Montecorvino Rovella addirittura il 75%.
Sì agli impianti di compostaggio e di recupero di materia delle altre frazioni di rifiuti: invece di darsi un gran da fare per cercare la localizzazione del quarto inceneritore di Napoli, invece di organizzare visite guidate per i consiglieri comunali al decantanto inceneritore di Brescia, inceneritore che ha dimostrato di porre più problemi di quanti riesca a risolverne (vedi scheda), farebbe piacere che l’amministrazione comunale spendesse le stesse energie per realizzare gli impianti di compostaggio e di recupero di materia dalle altre frazioni, che consentirebbero di recuperare buona parte dei rifiuti prodotti e al territorio di beneficiarne (vedi punto seguente);
Sì al recupero del territorio offeso da anni di gestione dissennata di tonnellate di rifiuti tossici: l’avviamento immediato della raccolta differenziata dell’organico permetterebbe di intercettare immediatamente 128.000 t/anno di rifiuti putrescibili avviandoli al compostaggio di qualità. Recuperando altri impianti attualmente non utilizzati e realizzandone altri (in parte già previsti) si potrebbe arrivare ad intercettare la stragrande maggioranza di quelle 850.000 tonnellate di rifiuti organici che si stima siano prodotti annualmente in Regione. La produzione di un compost di qualità costituirebbe una grande opportunità per il risanamento e il recupero organico dei terreni agricoli regionali, favorendo anche il recupero dei terreni contaminati dai rifiuti e ridando respiro a un’agricoltura che ha visto la sua immagine gravemente danneggiata;
Sì all’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge: fin dalla prima stesura del decreto legge 90 del 23 maggio 2008, che istituisce un “tribunale speciale” per l’emergenza rifiuti, il WWF ha paventato che il dl possa essere considerato incostituzionale, preoccupazione condivisa anche dal CSM. Meglio sarebbe supportare l’attività della magistratura ordinaria che indaga sulla gestione dei rifiuti in Campania. Il 2 luglio prossimo riprenderà il maxi-processo che mette alla sbarra amministratori pubblici e imprenditori e in cui il WWF si è costituito parte civile. È importante che questo processo venga ripreso e che i colpevoli della malagestione dei rifiuti vengano assicurati alla giustizia in tempi rapidi.
Per sostenere tutti questi “sì” anche il WWF Italia invita tutta la cittadinanza a scendere in piazza e far sentire la propria voce. La marcia partirà alle 9.30 dalla stazione di Acerra per concludersi a Napoli in piazza Garibaldi nel tardo pomeriggio. Sarà presente una delegazione del WWF tra i quali la presidente del WWF Campania Ornella Capezzuto.
19 Giugno 2008 - Scrivi un commento