L’estensione della moratoria è stata annunciata a Bruxelles dall’associazione ABIOVE al meeting europeo dei commercianti di soia a cui hanno partecipato anche i più importanti acquirenti di soia
brasiliana: Mac Donald, Mark & Spencer e Carrefour. Istituita per la prima volta nel luglio del 2006 la moratoria era stata applicata per un periodo di due anni che vengono, con la decisione di oggi, estesi a tre, fino al luglio del 2009. L’estensione è stata possibile anche grazie al forte sostegno del nuovo Ministro dell’Ambiente Brasiliano CarlosMinc.
“E’ davvero una grande notizia per le foreste e il clima del pianeta, sopratutto considerando la recente impennata del tasso di deforestazione in Amazzonia” – commenta Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia –“La decisione di ABIOVE dimostra, inoltre, che le più grandi multinazionali del settore agroalimentare comprendono che è possibile assicurare la produzione di cibo senza dover distruggere la foresta.”
Negli ultimi due anni i produttori di soia brasiliana hanno in più occasioni alzato i prezzi dei prodotti agroalimentari per spingere ABIOVE e gli altri commercianti a non estendere la moratoria e giustificare, in questo modo, ulteriori espansioni delle coltivazioni su aree attualmente occupate dalla foresta. Ciò nonostante, e grazie al supporto tecnico di Greenpeace e altre ONG, ABIOVE è riuscita a mantenere il rispetto della moratoria e, addirittura, estenderla per un altro anno.
La distruzione delle foreste pluviali è responsabile di quasi un quinto delle emissioni globali di gas serra. Proprio a causa della distruzione della foresta amazzonica il Brasile è al quarto posto nella classifica dei paesi emettitori.
19 Giugno 2008 - Scrivi un commento