Insomma, dal punto di vista ambientale (e, purtroppo, non solo), l’Italia non sta attraversando di certo un buon periodo.
Eppure, fortunatamente, accanto a queste grande questioni nazionali giunge ogni tanto qualche piccola buona notizia: tre, in particolare, quelle che mi sono sembrate interessanti.
La prima giunge da Conegliano, in provincia di Treviso, dove venerdì 30 Maggio è stata inaugurata la nuova sede della Savno, azienda che gestisce i rifiuti locali. Si tratta di un edificio di 600 metri quadrati costruito con materiali riciclati e con tecnologie a impatto zero. Il palazzo, la cui costruzione è costata 1 milione e 280 mila euro, è riscaldato e raffreddato da un impianto geotermico e grazie ai pannelli solari sul tetto. Gli infissi sono in alluminio riciclato, i pannelli di isolamento in poliestere riciclato mentre i pavimenti in sughero, ovviamente… riciclato.
Il riciclaggio è anche l’obiettivo di un’altra iniziativa destinata ad ottenere un grandissimo successo. Mi riferisco all’apertura del primo negozio in Italia che compra i rifiuti. Si tratta di un piccolo locale inaugurato il 23 Maggio a Moncalieri, nei pressi di Torino. Qui i cittadini potranno portare bottiglie di plastica, carta, alluminio e ferro puliti che saranno pagati in base al peso: 4 centesimi al chilo per la carta, 40 per l’alluminio e 17 per il ferro, spiega Paolo Airaldi, ideatore del progetto. Una volta comprati, i rifiuti finiranno nella filiera per il riciclaggio.
E tutt’altro che “pigri” sono i cassonetti-robot ideati da un ingegnere di Milano e che, entro l’estate, verranno installati a Shangai. Clean Wings: questo il nome del progetto firmato dall’ingegnere italiano Alberto Rovetta, docente di robotica al Politecnico di Milano. Si tratta di un sistema di robot dotati di sensori e capacità di comunicazione per trasmettere dati via Umts all’ufficio centrale. “Sono pieno, venitemi a prendere”: questo il messaggio che i bidoni “parlanti” inviano quando devono essere svuotati. I cassonetti firmati Rovetta, dal costo appena superiore di quello di un normale bidone, sono stati richiesti anche dall’Italia e, quindi, in un futuro non lontano, potremmo trovarli anche nelle nostre strade.
1 Giugno 2008 - Scrivi un commento
purtroppo, sebbene abbia tentato di contattare in ogni modo, l'azienda che ne ha lanciato il sistema, ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro.
eppure, la città in cui vivo, sarebbe stata davvero ideale per questa iniziativa: Napoli e provincia!!