

Leoni e Crespi continuano: “Quindi, se non si accompagna alla sanatoria delle “case fantasma” il condono edilizio, si potrebbero avere due risultati paradossali: 1) la sanatoria catastale di un abuso edilizio non estinto; 2) il pagamento allo Stato di una sanatoria per un illecito penale non estinto. È noto infatti, che solo un condono edilizio costituisce causa di estinzione del reato. Ecco perché, a giudizio di FAI e WWF, ci troviamo di fronte ad un condono dichiarato, più che ad un condono mascherato!”
“D’altra parte se non ce lo regala il Ministro Tremonti, il condono edilizio ce lo regalerà la maggioranza al Senato”, concludono WWF e FAI.
Le due Associazioni ambientaliste, infatti, temono che l’estensione a tutto il territorio nazionale di un nuovo condono edilizio possa essere introdotto nella conversione del decreto legge sulla sospensione delle demolizioni abusive in Campania (decreto legge n. 62/2010). Non è un caso che in questi giorni il senatore del Pdl Orsi, appoggiato da una folta pattuglia di senatori partenopei, abbia presentato un emendamento, nella sua qualità di Relatore, per chiedere la riapertura in Campania dei termini del condono edilizio.
27 Maggio 2010 - Scrivi un commento
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