A lanciare l’allarme è il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzato anche grazie al contributo di Telecom Italia, al termine dei suoi 45 giorni di monitoraggio sull’inquinamento atmosferico e acustico.
Smog e decibel sono stati gli “osservati speciali” della campagna itinerante che si è fermata in nove città d’Italia - Messina, Crotone, Potenza, Latina, Ancona, Ravenna, Vicenza, Milano e Genova - dove sono stati compiuti monitoraggi sulla qualità dell’aria e sui livelli di rumore, grazie alle analisi effettuate dal Laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Dati ai quali hanno fatto seguito proposte e suggerimenti alle amministrazioni locali su soluzioni concrete, efficaci e continuative di politiche alternative di mobilità sostenibile, risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento.
Secondo le analisi effettuate, si conferma alto l’allarme per smog, con elevate concentrazioni di polveri sottili. Sulle nove città monitorate, infatti, in quattro si sono registrati valori superiori del limite medio giornaliero di PM10. Il primato negativo va a Vicenza dove le analisi del laboratorio mobile dell’istituto sperimentale di RFI hanno rivelato addirittura 215 mg/m3 su un limite massimo consentito di 50mg/m3. Seguono Ancona, Milano e Messina, dove un rilevamento su tre supera di oltre il doppio il limite di legge. I livelli critici delle polveri sottili di Milano emergono anche dai rilevamenti effettuati dall’equipaggio del Treno Verde, con valori per due volte oltre il doppio del limite, cui si affiancano gli sforamenti di Potenza, oltre il limite due volte su due. Situazione meno grave per Ravenna e Crotone anche se restano critiche le condizioni dell’aria in alcune zone delle città.
“Questi dati - dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - sono la triste conferma che c’è ancora molto da fare. Non è possibile aspettare ancora misure efficaci e risolutive. A cominciare dal Piano nazionale anti-smog, che il ministro Prestigiacomo aveva promesso entro la fine di marzo ma che ancora non è stato presentato, nonostante il mese di aprile sia già cominciato. E’ importante intervenire adesso per evitare di ritrovarci, come al solito, il prossimo inverno con l’ennesima emergenza smog. Da vent’anni, il Treno Verde compie attività di monitoraggio e d’informazione per essere da monito a governo e amministrazioni locali e trasmettere ai cittadini la necessità del loro coinvolgimento nella tutela dell’ambiente”.
“Lo scorso dicembre è stata completata quella che si può considerare la più grande opera pubblica realizzata in Italia dal dopoguerra: 1000 chilometri di AV, da Torino fino a Salerno - dichiara Mauro Moretti, amministratore delegato Ferrovie dello Stato -. Tra i vantaggi del nuovo sistema anche concreti benefici ecologici: in termini ambientali la costante crescita di viaggiatori registrata negli ultimi mesi sui Frecciarossa e Frecciargento (oltre 4,5 milioni nei primi tre mesi del 2010) consente un risparmio di 30.000 tonnellate di CO2 all’anno. Il piano da 2 miliardi di euro del Gruppo FS in nuovi treni per i pendolari, reso possibile anche grazie ai nuovi contratti di servizio recentemente firmati da quasi tutte le Regioni, crea la premessa per un’ulteriore crescita dei passeggeri, ben 1.700.000 al giorno. Nei prossimi mesi arriverà anche il “biglietto ecologico”, che oltre ai dati del viaggio indicherà il valore ambientale della scelta di viaggiare in ferrovia: ogni passeggero saprà quante emissioni di CO2 avrà fatto risparmiare all’ambiente, preferendo il treno all’auto o all’aereo”.
7 Aprile 2010 - Scrivi un commento