Parrebbe che sia stato ritrovato un documento scottantissimo, ovvero il famoso dattiloscritto originale del romanzo Petrolio, quello scomparso dallo studio di Pasolini in seguito alla sua misteriosa morte. Il romanzo uscì infatti incompiuto, e a quanto si è sempre vociferato anche "epurato" delle parti più scandalose che riguardavano l'ENI.
Ne abbiamo parlato tempo fa in occasione dell'uscita del bel saggio Profondo Nero di Giuseppe LoBianco e Sandra Rizza, in cui si ipotizza molto sensatamente un filo nero che unirebbe gli omicidi Pasolini e Mattei, e la scomparsa del giornalista Mauro De Mauro. Filo nero che originerebbe appunto dall'ENI, e dal suo allora Presidente Eugenio Cefis.
Petrolio, un romanzo sul potere come lo definisce Carla Benedetti su Nazione Indiana, è sempre stato a pieno titolo collocabile tra i molti misteri della nostra Repubblica. Si è parlato di capitoli spariti, appunti sparsi, di un altro libro "ispiratore" scomparso dagli scaffali nel lontano 1972, inchieste chiuse e riaperte. Un intreccio mai risolto, e molti pagherebbero pur di mettere le mani sull'opera intera... per amor di conoscenza o per amore di potere, appunto.
C'è da gioire quindi, alla notizia che il dattiloscritto sia finalmente tornato alla luce, tutto o in parte. Però... c'è un però: l'annuncio del ritrovamento arriva da una persona lontana anni luce dal povero Pasolini, ovvero nientemeno che Marcello Dell'Utri. Si, avete capito bene.
Ora, chi non è addentro potrebbe confondersi e ritenere che Dell'Utri, fondatore di Forza Italia e braccio destro di Berlusconi, sia un altro di quegli assatanati di potere che ben conosciamo, pronti a dilapidare fortune in alberghi lussosi tra minorenni col tubino nero. Niente di tutto ciò: Dell'Utri vive solo ed unicamente per soddisfare la sua insana passione, che è quella di collezionare antichi tomi e libri rari. Un modello di virtù, nel panorama politico italiano.
Il problema è, come ricorda divertito Olivero su Bookowski, che Dell'Utri si lascia travolgere spesso dall'entusiasmo e scambia fischi per fiaschi. Accadde con i diari di Mussolini, di cui sbandierò la proprietà e che L'Espresso smascherò in seguito come falsi. Accadrà lo stesso anche con il prezioso scritto pasoliniano? Non sappiamo. Dobbiamo attendere. Dell'Utri si riserva rivelazioni alla Fiera del Libro Antico a Milano il 12 Marzo.
Ma conoscendolo, abbiamo motivo di credere che non parlerà.
Articolo tratto da http://petrolio.blogosfere.it/
7 Marzo 2010 - Scrivi un commento