Nella precedente legislatura (2006-2010), Chinchilla era stata scelta per rivestire il ruolo di uno dei due vice del presidente Óscar Arias. Nel 2008 aveva però lasciato l’incarico per preparare la propria corsa politica alle presidenziali 2010, che l’hanno vista vincente con un indice di preferenze schiacciante.
Si tratta della prima donna a raggiungere tale posizione nel Governo del Costa Rica. Pacifista e ambientalista, Chinchilla è decisa a fare del suo paese la prima nazione economicamente sviluppata del Latino America.
La tematica ecologista sarà centrale, in quanto la nuova presidentessa vuole difendere il patrimonio naturale del suo paese e allo stesso tempo impegnarsi per la riduzione dei gas serra immessi nell’ambiente: “Trasformeremo il Costa Rica nella prima nazione ‘carbon neutral’ del mondo”, ha più volte dichiarato durante la campagna elettorale.
Una problematica destinata ad entrare nelle priorità del nuovo Governo è anche quella della sicurezza dei cittadini. “La sfida più grande che abbiamo è la criminalità, la violenza e il narcotraffico”, afferma Chinchilla nel discorso seguente la proclamazione, “il Centro America potrebbe essere l'ultimo campo di battaglia della guerra in corso in Colombia e Messico, dobbiamo alzare la guardia e cercare di recuperare la tranquillità. La sicurezza pubblica rafforzerà il governo per lo sviluppo del Paese”.
Sito nello stretto istmo che separa il Nord dal Sud America, la piccola repubblica del Costa Rica cerca di mantenere una stabilità politica, mentre dittature e guerriglie affliggono molti tra i paesi ad essa vicini. Si tratta per altro di una zona del continente americano in cui la criminalità raggiunge tassi estremamente elevati: i traffici di droga e immigrati clandestini sono gravi questioni che si ripresentano continuamente all’attenzione pubblica.
Oltre ad un più significativo intervento per assicurare la sicurezza dei cittadini e reprimere la criminalità, Chinchilla si propone di agire alla base del problema puntando sull’istruzione e sull’integrazione delle componenti sociali più deboli: “Lavoreremo per rafforzare l'educazione pubblica e per fare in modo che i centri educativi abbiano accesso alle tecnologie.”
Nonostante l’apertura proclamata nei confronti della pluralità di idee e la sensibilità alle tematiche ambientaliste e sociali, Chinchilla conserva dei punti di conservatorismo, che hanno portato i suoi detrattori a definirla addirittura fondamentalista e omofoba.
Ella si è infatti da sempre opposta alla legalizzazione della pillola del giorno dopo (ritenendola uno strumento per la liberalizzazione dell’aborto) e all’unione coniugale tra individui del medesimo sesso.
L’elezione in Costa Rica di una donna pacifista e ambientalista rappresenta comunque un segnale positivo. Per vedere come ciò si tradurrà sul campo dobbiamo aspettare il 12 maggio prossimo, quando avrà luogo la cerimonia di insediamento e Chinchilla darà effettivamente il via al suo programma politico.
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