A Vancouver le Olimpiadi saranno verdi?

Il comitato canadese ha lavorato perché l'impatto ambientale dell'evento sportivo, generalmente molto elevato nel caso delle Olimpiadi, sia il più ridotto possibile. E ha pensato a tante cose, dalle costruzioni, ai trasporti, dal recupero del calore all'utilizzo di energie rinnovabili, fino alle medaglie fatte di materiali riciclati.

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di Miriam Giudici

Logo delle Olimpiadi di Vancouver
Bisogna dire che gli organizzatori delle olimpiadi invernali 2010 di Vancouver hanno pensato davvero a tutto.
Immaginare che un evento come le olimpiadi, estive o invernali, possa essere a basso impatto ambientale probabilmente è pura utopia: perché esige impianti e infrastrutture che consumano il territorio e cambiano il paesaggio, perché comporta il trasporto di masse di persone e di materiali, perché il consumo di energia è altissimo...

Ma si può lavorare per limitare i danni, nonché sfruttare un evento planetario per veicolare i temi della sostenibilità e del risparmio energetico.

E bisogna dire che gli organizzatori delle olimpiadi invernali 2010 di Vancouver – già una delle metropoli più vivibili e verdi del mondo – hanno pensato davvero a tutto.

Le tecnologie e le innovazioni più interessanti sono state messe in campo nella progettazione dei nuovi edifici: tutti hanno certificazioni LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) con altissimi punteggi. Tutti hanno montati sui tetti pannelli solari, e hanno sistemi di recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e per i servizi igienici.

Lo stadio Oval di  Richmond
Lo stadio Oval di Richmond: l'imponente soffitto è di legno ricavato da alberi destinati a essere bruciati perché infettati da un parassita
Altro aspetto importante e all'avanguardia è quello che riguarda il recupero del calore generato dalle apparecchiature che devono raffreddare le piste per gli sport su ghiaccio: calore che viene utilizzato per portare a temperatura confortevole una piscina, l'acqua dei rubinetti e persino l'aria degli impianti di ventilazione.

Una menzione speciale la merita lo stadio Oval di Richmond, destinato al pattinaggio di velocità: l'imponente soffitto è di legno, ricavato da alberi destinati in origine a essere bruciati perché infettati da un parassita.

Si possono vedere le specifiche di ogni impianto sportivo nel sito ufficiale www.vancouver2010.com, molto ben fatto, dove ogni scheda ha la voce “Sustainability & Legacy”.

Le medaglie olimpiche
Anche le medaglie sono fatte di materiali riciclati: rottami e componenti elettronici forniti dalla Teck Resources Limited
Molta attenzione anche al capitolo trasporti: una nuova linea su rotaia collega la città all'aeroporto, e autobus a idrogeno trasporteranno atleti e spettatori.

I quali saranno non solo incoraggiati, ma praticamente obbligati a servirsi dei mezzi pubblici: si è infatti scelto, coraggiosamente, di non costruire parcheggi per gli spettatori presso gli impianti sportivi. L'uso dei mezzi pubblici è compreso nel prezzo dei biglietti per le gare.

Estrema cura anche nel progettare le modalità con cui edifici e infrastrutture, a olimpiadi finite, entreranno a far parte del patrimonio della città oppure saranno smantellate: in quest'ultimo caso, tutti i materiali riciclabili saranno recuperati, e le aree dismesse rinverdite – proprio con quelle piante che durante la costruzione non sono state abbattute, ma salvate e ricollocate temporaneamente altrove.

E per finire, anche le medaglie sono fatte di materiali riciclati: rottami e componenti elettronici forniti dalla Teck Resources Limited. Segneranno quindi una vittoria per gli atleti che le conquisteranno e anche per l'ambiente.

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1 Febbraio 2010 - Scrivi un commento
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Un lettore ha commentato questo articolo:
3/2/10 05:35, Mattia ha scritto:
Sarebbe il caso di imparare qualcosa dai "buoni" maestri. Guardiamo lo sciempio compiuto a Roma per i mondiali di nuoto, vedremo la catastrofe dell'expo di Milano e delle "probabili" olimpiadi (Venezia o Roma). Per una volta, guarderò con estremo piacere questo evento, coinvolto dal calore e dalla bontà delle scelte fatte dai canadesi. :D
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