Ricordo che la sera prima Milano era stata ricoperta da una fitta nevicata.
Partendo con un treno dalla stazione di Vignate (dove abitiamo) siamo scesi a Pioltello per salire su un treno (di quelli che utilizzano di solito i pendolari) con destinazione Milano centrale.
Ebbene, questo treno è arrivato con più di 35 minuti di ritardo, si è fermato ben oltre la pensilina di attesa dei passeggeri, con le porte delle ultime carrozze guaste e con la banchina ricoperta di almeno venti centimetri di neve.
Con mia moglie e due bimbi piccoli (rispettivamente di 1 e 2 anni e mezzo) abbiamo dovuto “rimorchiare” i passeggini che, non riuscivamo a spingere nella neve.
Arrivati finalmente a Milano centrale, scopriamo che il treno Alta velocità che avremmo dovuto prendere alle 8, arrivando da Torino, accumulava ritardi che, annunciati di 5 minuti in cinque minuti, sono arrivati a diventare 80.
Saliti sul treno scopriamo dai viaggiatori provenienti da Torino che quel treno si era fermato per guasto tecnico, mentre gli altoparlanti continuavano a dare la colpa alle cattive condizioni meteo.
Nel tratto da Milano a Bologna (percorso a velocità ridicola) ci fermiamo una volta. Chiediamo spiegazioni ad un uomo del personale di bordo che ci illumina dicendo che dovevamo ritenerci fortunati, in quanto l’autostrada era tutta bloccata. Poco dopo Bologna restiamo di nuovo fermi (questa volta in una galleria) e il capotreno ci annuncia che saremmo tornati indietro alla prossima stazione e da lì saremmo arrivati con un regionale a Firenze.
Scendiamo, trasbordiamo e lento pede arriviamo a Firenze.
Ormai le ore di ritardo non si contano più.
Gli assistenti alla clientela, affiancati da pattuglie di Polizia ci suggeriscono di salire sul primo treno utile. Purtroppo, il primo treno utile sarebbe stato un Frecciarossa per Napoli, ma le persone stipate anche sulle scale rendono impossibile l’arrembaggio con bimbi al seguito.
Per il viaggio di ritorno, a Roma scopriamo che il treno AV 9638 del 29/12/09 è stato soppresso, e ci invitano a prendere il successivo ( delle 19,15 invece che delle 19).
Anche qui una voce ci informa che a causa di manutenzione pianificata sulla linea ad alta velocità, il treno avrebbe percorso la linea normale (se era pianificata perché mi hanno venduto il biglietto ad alta velocità?). Comunque, per farla breve, col viaggio di ritorno gli unici inconvenienti, probabilmente dovuti sempre alle condizioni meteo avverse, sono state la mancanza di illuminazione nella carrozza per quasi tutto il viaggio e quasi due ore di ritardo all’arrivo a Milano (23,45 contro le preventivate 21,59).
Convinti di essere stati vittime di truffa, saremmo desiderosi di avere giustizia. Peraltro, avendo acquistato i biglietti via internet, fornendo indirizzo e-mail e recapito telefonico, mi chiedo, perché, l’ente non ha comunicato l’incapacità di gestire una situazione meteorologica preannunciata con tanto anticipo?
Mimmo
18 Gennaio 2010 - Scrivi un commento