“Un maschio adulto ha attaccato una giovane femmina col suo cucciolo. Data la differenza di forza, la femmina ha perso la battaglia e il maschio ha ucciso il piccolo. Per riottenerlo lei ha coraggiosamente caricato il maschio, ma era troppo tardi”. In seguito JoAnne racconta lo sbranamento del cucciolo. Alla fine la madre ha raccolto il suo pelo vuoto per portarlo al sicuro.
Nell’autunno 2009 la Environment Canada ha registrato ben otto casi di cannibalismo tra orsi polari nella Hudson Bay, di cui quattro a Churchill. Questo paesino di 800 abitanti è considerato la capitale mondiale degli orsi polari: ogni anno da metà ottobre a fine novembre 12.000 turisti e lavoratori stagionali vengono qui per ammirare da vicino la più grande razza mondiale di orsi. Già arrivando dall’aeroporto molti turisti hanno la possibilità di guardare negli occhi la specie polare.
Secondo alcuni scienziati è stata la tardività del gelo degli ultimi anni (e di quest’anno in particolare), ad aver causato questi atti di cannibalismo. “Nei miei nove anni passati studiando orsi polari a Churchill non ho mai visto una formazione di ghiaccio così tarda e neanche tanti orsi aspettarla su un area così piccola”, racconta JoAnne.
“In confronto agli anni ’70, la baia si gela in media 3 settimane e mezzo più tardi”, afferma Heather Stewart, ecologista della Behoerde dell’ambiente canadese. Anche in primavera il ghiaccio diminuisce, sciogliendosi in media 2 settimane prima rispetto a 25 anni fa.
A noi qualche settimana in più o in meno di ghiaccio non fa quasi differenza, ma gli orsi polari sono così costretti a digiunare più a lungo.
Il dottor Ian Stirling, scienziato ricercatore al Canadian Wildlife Service, spiega che normalmente a dicembre gli orsi dovrebbero già cacciare foche e accumulare strati di grasso. Se però le foche rimangono troppo a lungo inaccessibili, i maschi adulti prendono di mira i cuccioli, i quali a sei mesi sono composti al 50% di grasso.
Questo fenomeno ha dunque precedenti, ma finora sono stati pochissimi i casi in cui un orso polare uccidesse un altro orso per poi mangiarlo. Gran parte del cannibalismo documentato in passato riguardava solo orsi già morti. Anche quei casi erano però molto rari.
La popolazione di orsi polari della zona è diminuita del 22% rispetto agli anni ’80. Tale percentuale corrisponde esattamente alla diminuzione dell’area di Hudson Bay ricoperta di ghiaccio ogni inverno (Environment Canada). Questa non è ancora una prova della relazione tra i due fenomeni, ma ne è certamente un ulteriore indizio.
“La situazione viene aggravata dal costante riscaldamento del clima e dalla conseguente perdita di ghiaccio. Se continua così, tra 50 anni non ci saranno più molti cuccioli in Canada” – afferma Stirling – “non c’è nulla che possiamo fare per proteggere i cuccioli in natura. L’unica cosa è attenuare gli effetti del riscaldamento globale”.
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