Medvedev: Russia, abbiamo esagerato

Secondo il presidente Medvedev la Russia deve abbandonare la politica economica attuata fin ad ora che la vede fortemente legata alle materie prime, soprattutto gas e petrolio. Il futuro? Efficienza, risparmio energetico e sviluppo dell'energia nucleare, portata avanti nonostante il disastro di Chernobyl. Forse Medvedev ipotizza l'esaurimento dei pozzi di petrolio?

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Debora Billi


Medvedev l'ha chiamata "un'umiliante dipendenza", e mi ha ricordato per un attimo le famose affermazioni-fotocopia di Bush, anche se il Presidente russo intende ovviamente una dipendenza alla rovescia. Stiamo parlando del petrolio e del gas: e in un discorso davvero clamoroso ieri Medvedev ha dichiarato che la Russia deve uscire dal circolo vizioso che ha portato la sua economia a dipendere quasi totalmente dalle materie prime, che rappresentano il 70% delle esportazioni e il 30% del prodotto interno lordo.

"Tutto andava bene finché il prezzo delle materie prime e del petrolio era alto. Poi il prezzo è crollato, la nostra economia è stata colpita duramente, e i nostri cittadini anche. (...) Devo ammettere che siamo crollati oltre le nostre più pessimistiche aspettative, il danno reale alla nostra economia è stato di gran lunga peggiore di ogni predizione nostra, della Banca Mondiale, e degli altri analisti".

E' dura per un capo di Stato ammettere apertamente una situazione simile, ed è anche molto coraggioso farlo: noi non siamo abituati a sentire simili proclami di fallimento. D'altronde, fa benissimo Medvedev a pensare al futuro: restare vincolati all'esportazione energetica, che durante una crisi economica rende anche meno del dovuto, significa condannare il Paese. E il ricordo del disastro degli anni '90 deve essere ben impresso nelle scioccate menti dei cittadini russi.

L'idea che promuove il governo è allora quella di investire nell'efficienza energetica, nel risparmio energetico, nello sviluppo di energia nucleare, in infrastrutture per l'informazione e per la medicina. Ci vorranno almeno 15 anni.

Sembra più un programma da esaurimento dei pozzi che da crisi economica, ma questo neanche Medvedev avrà il coraggio di ammetterlo.

Articolo tratto da Petrolio

13 Ottobre 2009 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Uso Razionale dell'Energia nella Casa

L'energia in casa serve a diversi usi essenziali: riscaldamento, illuminazione, uso degli elettrodomestici,...
Continua...
Salvare l'Ambiente Conviene

Quello di Jacopo Fo è un libro di valide e ragionevoli alternative all’insegna di un duplice...
Continua...
Un Futuro Senza Luce?

Il nostro sistema energetico spreca e disperde nell'atmosfera più energia di quanta ne utilizzi....
Continua...
Risparmiare sui Consumi

Risparmiare energia, ridurre i consumi, riciclare correttamente i rifiuti: ecco una guida agile per...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità