Butterfly World, un mondo a misura di farfalle

Considerata l’altissima percentuale di farfalle scomparse negli ultimi decenni a causa del malessere del pianeta, l’Inghilterra ha deciso ora di proteggere i meravigliosi e fragilissimi lepidotteri costruendo per loro un incredibile rifugio. Turismo, conservazione e ricerca: queste le nobili mire del Butterfly World.

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di Alessandra Profilio


foto tratta da www.butterfly-world.org
Simbolo universale di bellezza, grazia e libertà, le farfalle rischiano ora di sparire minacciate da noi umani che, mentre le ammiriamo per le splendide e coloratissime ali, distruggiamo, ad una velocità impressionante, il loro habitat naturale.

Per proteggere i meravigliosi e delicatissimi lepidotteri, l’Inghilterra ha avviato da qualche giorno i lavori di costruzione del Butterfly World, un immenso rifugio che sorgerà a St. Albans, nell’Hertfordshire (a nord di Londra), ed ospiterà 10000 farfalle tropicali di 250 specie diverse.

Ideatore del progetto è Clive Farrel che, da sempre appassionato di farfalle, sognando una grande casa in cui la gente potesse passeggiare tra questi fantastici insetti, ha già permesso in passato la realizzazione di simili strutture in altre parti del mondo (Florida, Svizzera e a Stratford-upon-Avon).

Si tratterà di un incredibile centro di conservazione e di ricerca scientifica che costituirà, al tempo stesso, una preziosa opportunità per tutti i visitatori che potranno così trovarsi a diretto contatto con la natura, scoprendo l’importanza del preservare la biodiversità e acquisendo la consapevolezza che il mondo delle farfalle è oggettivamanete in pericolo. Prime vittime del malessere del nostro pianeta sono infatti proprio le farfalle: quando il delicato equilibrio della natura si spezza, loro, così fragili, non hanno scampo.

Un’importante indagine, The Millennium Atlas of Butterflies in Britain and Ireland, svolta nel corso di cinque anni, ha peraltro rilevato che negli ultimi due decenni si è registrata una riduzione del 71% delle specie di farfalle inglesi.

La distruzione delle foreste, ci spiega il dott. Jeremy Thomas, amministratore fiduciario del Butterfly World Project Limited, non comporta soltanto la perdita di innumerevoli specie di animali e piante, ma costituisce anche un grave danno per l’umanità, privata così dei benefici che la varietà e l’abbondanza sono in grado di apportare.


foto tratta da www.butterfly-world.org
“Gli invertebrati furono le prime creature di ogni specie a colonizzare la terra. Essi fondarono gli ecosistemi della terra e furono capaci di superare i limiti della loro piccola dimensione unendosi insieme in enormi comunità. Se noi e gli altri animali con la spina dorsale fossimo sul punto di scomparire, il resto del mondo andrebbe avanti abbastanza bene. Ma se stessero per sparire gli invertebrati, gli ecosistemi della terra collasserebbero. Faremmo bene a ricordarci di loro”: queste le parole dell’ambientalista britannico Sir David Attenborough che evidenzia così il ruolo fondamentale che le farfalle, e tutti gli invertebrati, rivestono per la sopravvivenza della Terra.

Celebre documentarista, Attenborough è uno dei principali sostenitori del progetto il “mondo delle farfalle”, il cui costo ammonta a 25000 mila sterline.

La suggestiva struttura, concepita dal disegnatore Andrew George, ha la forma di una gigantesca testa di farfalla in cui la cupola è assimilabile al suo poliedrico occhio, un prato di fiori selvatici è a forma di proboscide arricciata e i sentieri rialzati ripropongono le sue due antenne; essa è pensata per essere un fantastico luogo di divertimento, entusiasmante per il pubblico, soprattutto per quello dei bambini.


foto tratta da www.butterfly-world.org
Attraverso il ricavato dai biglietti dei visitatori e da eventi speciali, il rifugio dei lepidotteri (che aprirà in diverse tappe fra giugno 2009 e maggio 2011) potrà finanziarsi autonomamente e non esigerà né risorse pubbliche né fondi di beneficienza.

Turismo, conservazione, ricerca: questi gli scopi dell’iniziativa che sta ricevendo entusiastici consensi da tutto il mondo e, in particolare, dalle organizzazioni da sempre impegnate per la tutela dell’ambiente e dei suoi abitanti.

Tali premesse lasciano dunque immaginare che il Butterfly World diverrà una meta turistica tanto apprezzata da poter competere con l’Eden Project, la più grande serra esistente situata in Cornovaglia, nel sud dell’Inghilterra, che ospita piante provenienti da ogni parte del globo.

E se la nuova frontiera del turismo fosse proprio il turismo ambientalista? È quanto queste due grandi realtà inglesi lasciano sperare…

19 Marzo 2008 - Scrivi un commento
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