“E’ ancora più grave la responsabilità di chi sta scegliendo per tutti noi - dichiara Vanessa Ranieri Presidente WWF Lazio - per non essersi reso conto di aver optato per i Monti della Tolfa come sito ad hoc per la produzione e l'incenerimento di CDR, ignorando completamente e barbaricamente l’alto valore naturalistico dell'area. Da anni cittadini e associazioni stanno chiedendo l’istituzione del Parco Regionale proprio di quelle zone considerate di protezione speciale.
Quanto ‘affascina’ l’Amministratore delegato di Ama poco importa, se questo collide con le norme comunitarie e con la volontà dei cittadini. Tutto ciò non farà altro che condurre la Capitale e la Regione Lazio indietro di decenni. Forse sarebbe più onesto nei confronti di tutti ammettere i propri limiti, lasciando la gestione sostenibile dei servizi a chi la vuole veramente svolgere (Porta a Porta in primis), ricorrendo finalmente ai procedimenti di pubblica evidenza e non alla convenienza di una azienda sola.
Dietro le discariche ed incenerimento sembrerebbe esserci solo l’esigenza di ripianare presunti bilanci in rosso che inevitabilmente si ripercuotono in modo drammatico sulla salute dei cittadini e sul valore ambientale e paesaggistico del territorio.
Bruciare rifiuti ad Allumiere per di più vicino alla centrale di Torre Valdaliga Nord significa inoltre incenerire il turismo, alta risorsa del litorale nord.
Mentre il legislatore europeo detta linee chiare e sostenibili per la gestione del ciclo dei rifiuti – conclude Vanessa Ranieri - si continua a praticare la sola logica dello smaltimento in barba a prevenzione, riduzione e riuso e raccolta differenziata".
20 Settembre 2009 - Scrivi un commento