Peccato che nel diffondere questo annuncio il Laboratorio della Fabula abbia tentato di screditare il nostro movimento con affermazioni che in realtà screditano chi le ha formulate. «È vero - si legge nella lettera - non si sono raccolti i soldi che pensavamo necessari per quella festa, ma proprio per questo ci sembra importante dimostrare che la decrescita non è un business che non si fa se non conviene, così come agiscono le logiche economiche che tentiamo di contrastare».
In realtà, quando il Laboratorio della Fabula ha proposto a MDF di organizzare la festa, il sottoscritto, in applicazione del mandato ricevuto dal coordinamento nazionale, ha posto come unica condizione che la gestione organizzativa e finanziaria fosse totalmente a carico dei proponenti. Quindi le previsioni di spesa sono state formulate in totale autonomia dal Laboratorio della Fabula e ammontavano a 70 - 80 mila euro, comprensivi del compenso per il lavoro che sarebbe stato svolto dagli organizzatori. L’entità della cifra lascia supporre che nella formulazione di questa previsione non fosse esente qualche aspirazione di business.
Da parte loro, non da parte nostra. Malauguratamente questa grandiosità nelle previsioni di spesa non è stata sostenuta da una, diciamo così, adeguata raccolta di fondi. A un mese dall’inizio della festa era stata raccolta una disponibilità di meno di 10 mila euro dal sottoscritto, non dagli organizzatori, che per di più, probabilmente a causa di una inappropriata valutazione della localizzazione, ne hanno fatti svanire altrettanti, sempre trovati dal sottoscritto. Insomma non era nemmeno possibile pagare le maglie e l’assicurazione dei volontari. In queste condizioni, chi potrebbe pensare che il suggerimento di rinviare la festa per avere il tempo di riformulare un bilancio credibile e in pareggio (per chi non lo capisse: meno spese e più entrate), risponda alle «logiche economiche che tentiamo di contrastare»? Non è forse vero il contrario? Non risponde proprio alle «logiche economiche che tentiamo di contrastare» proporsi di spendere in modo grandioso al di sopra di mezzi che si hanno? Il contrasto a quelle logiche non consiste proprio in un atteggiamento prudente che spinge a ridurre le spese e a non spendere più di quanto si può?
Rinunciare alla festa - si legge nella lettera in cui annunciate che la farete ugualmente: è «un durissimo colpo all´immagine e alla credibilità del movimento». Probabilmente non vi rendete conto di quanto questa preoccupazione per l’immagine corrisponda alla superficialità dei valori di una società fondata sull’apparire e non sull’essere, che trasforma la cultura in intrattenimento e spettacolo, che banalizza tutto. Una società fondata sull’economia della crescita. Noi, come movimento, puntiamo all’autenticità, all’approfondimento, alla sostanza. Con semplicità e schiettezza diciamo: abbiamo provato a fare qualcosa in cui credevamo e non ci siamo riusciti. È umano che non si riesca a realizzare qualcosa. Ce ne sono già molti che vogliono apparire dei superman, che puntano la loro credibilità sull’immagine. Questa non è una preoccupazione per noi. Ci spiace che lo sia per voi.
Ma è segno che siamo molto distanti culturalmente. Noi ragioneremo sugli errori e riproveremo. Probabilmente abbiamo fatto il passo più lungo della gamba. Probabilmente abbiamo sbagliato i tempi. Probabilmente abbiamo sbagliato il luogo. In fin dei conti abbiamo un anno e mezzo di vita e di cose di sostanza, non di apparenza, ne abbiamo fatta qualcuna.
Peraltro, pur avendo i soci MDF e il sottoscritto dato qualche contributo all’approfondimento e alla diffusione dei principi della decrescita a livello nazionale, pensiamo che abbiamo ancora molto da imparare sul tema e che ci siano molte persone che possono insegnarci molto. Tuttavia non abbiamo mai incontrato nei nostri pluriennali percorsi e nei nostri numerosissimi incontri i rappresentanti di questo Laboratorio della Fabula, che saranno bravissimi nell’inventare favole, ma di decrescita non ci risulta si siano mai occupati (e non sono iscritti a MDF). Forse ci sbagliamo, ma è certo che senza le indicazioni del sottoscritto non sarebbero stati in grado di contattare nessuna delle persone che si muovono nell’ambito della decrescita e hanno accettato di partecipare a dibattiti e tavole rotonde. Non ne conoscono una. Senza il contributo dell’Università del Saper fare non avrebbero saputo organizzare nessun laboratorio.
Ci vuole una bella presunzione per permettersi di dare spocchiosamente lezioni su un argomento di cui non ci si è mai occupati a chi se ne occupa da tempo dedicandogli tutte le sue energie. Ma non c’è da stupirsene, non sono pochi gli italiani che non avendo mai dato un calcio al pallone, al Bar Sport si sentono autorizzati a insegnare il suo mestiere all’allenatore della nazionale. Tanti auguri, gentili e simpatici operatori del Laboratorio della Fabula, per la vostra festa della decrescita con cui vi proponete di salvaguardare la vostra immagine. Ne avete proprio bisogno. Noi più modestamente ci diamo un anno di tempo per riprovarci.
Maurizio Pallante
31 Maggio 2009 - Scrivi un commento
Ci vuole una bella presunzione per permettersi di dare spocchiosamente lezioni su un argomento di cui non ci si è mai occupati.."
mah... i toni mi paiono un po' eccessivi. E poi non mi pare proprio che sia così!