Il disegno di legge, di cui primo firmatario è il senatore Roberto Della Seta, ha superato l'esame del Senato e ora dovrebbe superare – speriamo in tempi brevi – anche quello della Camera dei Deputati. I protocolli ratificati contemplano le diverse materie e politiche che chiedono un coordinamento internazionale per preservare questo spazio montuoso: dalla tutela del paesaggio all'organizzazione dei transiti di merci e persone attraverso i valichi alpini, dalle politiche energetiche a quelle per la sicurezza idrogeologica.
“Nelle Alpi italiane c'è un sacco di lavoro da fare per recuperare il tempo perduto e allinearci ai Paesi confinanti – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – ovviamente la priorità sono le politiche di sviluppo locale, per invertire lo spopolamento delle valli italiane e sostenere le economie legate alla buona gestione del territorio, ma sono molti i problemi che non possono essere affrontati senza una cooperazione transnazionale, ad esempio per quanto riguarda le aree protette e la tutela dei grandi predatori come lupo e orso che da alcuni anni hanno ripreso a colonizzare la nostra montagna”.
La ratifica dei protocolli è l'ultima scadenza di un lungo e travagliato percorso, avvenuto sempre con un forte ritardo dell'Italia rispetto agli altri Paesi alpini (con l'esclusione della Svizzera, che non vi ha ancora provveduto). L'adesione dell'Italia alla Convenzione delle Alpi è avvenuta con la legge 403 del 1999, da allora i Paesi alpini si sono attivati nella ratifica ed attuazione dei protocolli.
14 Maggio 2009 - Scrivi un commento