“Il voto di oggi”, spiega Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace, “è un passo importantissimo verso l’esclusione del legno di origine illegale dai nostri mercati. Una volta recepita la legge, infatti, le aziende europee che acquistano legno saranno responsabili della legalità dei prodotti venduti ai consumatori e, allo stesso tempo, il rispetto di questa legge consentirà di ridurre l’impronta ecologica dell’Unione Europea sugli ultimi polmoni del pianeta”.
Al momento si stima che il 20 per cento del legno che arriva sui mercati europei sia di origine illegale. Attraverso questi acquisti, l’Europa si rende responsabile della scomparsa delle ultime foreste del Pianeta, accelerando la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici. Senza parlare del ruolo della deforestazione nell’esacerbare la povertà e le tensioni sociali nei paesi in via di sviluppo.
Il Parlamento europeo ha apportato sostanziali miglioramenti alla bozza di legge, che obbligherà le aziende a garantire la legalità dei prodotti di legno e, contestualmente, stabilisce la creazione di un efficace sistema di sanzioni e multe per i trasgressori. Inoltre, ha raccomandato caldamente di adottare politiche di acquisto che fanno riferimento solo a fonti pienamente sostenibili. “Per questo motivo chiediamo ai ministri dell’Agricoltura e alla Presidenza ceca dell’Unione Europea di rispondere alle richieste dei cittadini europei e del loro Parlamento, regolando il commercio dei prodotti del legno e facendo in modo che la nuova legge venga adottata in tempi brevissimi”, specifica Campione.
Ci si aspetta, inoltre, che domani il Parlamento europeo adotti una risoluzione che obblighi l’Ue ad assumere un ruolo determinante per la lotta alla deforestazione nell’ambito dei negoziati sul clima che si concluderanno, il prossimo dicembre, alla conferenza Onu di Copenaghen. La richiesta agli Stati Membri è la creazione di un fondo multilaterale, basato su nuovi schemi di finanziamento internazionale, per fermare la deforestazione entro il 2020. In pieno accordo con queste raccomandazioni, Greenpeace chiede all’Europa, e a tutti gli altri paesi industrializzati, di stanziare 30 miliardi di euro all’anno per proteggere le ultime foreste del Pianeta, fermare la deforestazione e i cambiamenti climatici.
22 Aprile 2009 - Scrivi un commento