21 Luglio 2009
Ritorno al Nucleare e Piano Casa: quelle strane zone oscure

Cara/o TerraNuata,

l'estate avanza, le città cominciano a svuotarsi, i ritmi a rallentare.
Eppure la rivoluzione - diceva qualcuno - non va in vacanza. E con essa non vanno in vacanza nemmeno le scelte dei nostri governanti, che con una costanza invidiabile, continuano a proporci scelte retrogade e dannose.

E' il caso del "ritorno al nucleare". Probabilmente in Italia non verranno mai costruite realmente delle centrali nucleari. Il costo è eccessivo, l'uranio una risorsa scarsa e da importare, il nostro territorio inadatto e soggetto in gran parte al rischio sismico. In generale, le inefficenze italiche dovrebbero essere sufficienti a rendere inverosimile la realizzazione di nuove centrali. Eppure, il danno è notevole. Milioni di euro sottratti al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili e dirottati su una tecnologia antica e dannosa. Ma non solo. Il metodo adottato, ancora una volta antidemocratico, accentua il deupauperamento di diritti che ogni giorno, scientificamente, viene portato avanti.

Il parere delle regioni e dei vari enti locali, infatti, non sarà vincolante! Eppure il Ministro Scajola ha assicurato che molti enti locali si sono detti disponibili ad ospitare le centrali. Perché allora, si domanda Virginia Greco, non tenere conto di queste "sensibilità"? E cosa sta accadendo a Borgo Sabotino? Siamo forse di fronte ad una nuova Scanzano Jonico?

Ovviamente le televisioni non dicono nulla. Sono troppo occupate ad esporre un'altra miracolosa azione firmata ieri dal nostro Governo. E' stato approvato per decreto, infatti, il Piano Casa. 100.000 nuovi alloggi in 5 anni destinati a cittadini a basso reddito e un ingente aiuto all'occupazione, secondo le news dei vari telegiornali.

Ma il piano casa non doveva prevedere esclusivamente l'ampliamento di case esistenti, si domanda il WWF? Quel che è certo è che ancora una volta le logiche della speculazione edilizia avranno la meglio. Si apriranno forse nuovi cantieri, di certo si deturperanno ettari di territorio fino ad oggi scampati allo scempio e nel frattempo centinia, migliaia di case in tutto il Paese continueranno ad essere abbandonate, così come antichi borghi da ristrutturare.

Nel frattempo le nostre case continueranno a consumare quantità folli di energia, in barba al pianeta, alla crisi climatica e a quella economica.

Ci  vorrebbe un piano casa che preveda la ristrutturazione di tutti gli edifici italiani. Questo porterebbe realmente posti di lavoro qualificati, competenze, efficenza energetica, risparmio per i cittadini, benessere per i nostri figli. Ma forse non farebbe aumentare il Pil e di certo non corrisponderebbe alle aspettative dei cervelli ormai decomposti della nostra classe dirigente.

E' fin troppo ovvio che in Italia siamo andati oltre la corruzione, la mafia, il mal-governo. Ormai è la follia, la decadenza, l'ottusità mentale che ci governa, a discapito di qualunque logica, persino di quella del profitto.

Di fronte a ciò, non dobbiamo arrenderci. Ti saluto quindi con un sogno. Un sogno fatto da Andrea Bertaglio qualche tempo fa. Un sogno che potrebbe presto trasformare il nostro presente in un lontano incubo relegato al passato.

Daniel Tarozzi

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