E' fondamentale che questi obiettivi siano chiaramente fissati in tutti gli interventi previsti dal Governo. E che si aiuti questa prospettiva con regole semplici e incentivi efficaci.
Molta attenzione deve essere posta nell’impedire una deregulation che rischia di aumentare l’insicurezza anche attraverso la revisione dei meccanismi dei pubblici appalti affinché la logica del “massimo ribasso” sia sostituita dalla logica della massima qualità e sicurezza.
Perciò ANCE e Legambiente chiedono alle autorità nazionali e locali di trovare un accordo per evitare che si arrivi a normative diverse e contraddittorie sprecando una occasione così importante per avviare una diffusa riqualificazione edilizia. Il Decreto deve essere l'occasione per dare un chiaro segnale di innovazione, reintroducendo la certificazione energetica nelle compravendite e nei nuovi interventi e approvando le Linee guida previste dalla normativa di recepimento delle Direttive europee. La semplificazione delle procedure per gli interventi edilizi è un obiettivo giusto e prioritario che deve però accompagnare gli obiettivi di riqualificazione statica e energetica del patrimonio edilizio. Il rischio è, altrimenti, che diventi una risposta parziale nell'emergenza e inefficace per rilanciare il settore edilizio, per cui a giovarne sarebbe il lavoro nero e la speculazione.
Per questi motivi e per combattere i rischi di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nelle attività di ricostruzione, Ance e Legambiente lanciano la proposta di un Osservatorio per la legalità, per vigilare efficacemente sulle operazioni e i progetti di recupero e ricostruzione.
20 Aprile 2009 - Scrivi un commento