È un'esperienza che non stanca mai, che chiunque sia realmente interessato a scoprire il significato di luoghi energetici non dovrebbe mancare di fare almeno una volta nella vita anche perché, tutto sommato è alla portata di tutti, specialmente coloro che provengono dall'Europa.
E ancora una volta, come spesso accade in quei posti, il "destino" ha messo la sua zampa nel far andare le cose in un modo che era ben al di là delle mie stesse aspettative.
Il taxista che doveva portarci alle piramidi, per un motivo che razionalmente non ho compreso, invece di lasciarci all'ingresso principale, ha fatto un giro molto più lungo e ci ha portato da un'altra parte, ad un ingresso secondario che si trova di fronte alla Sfinge.
Appena acquistati i biglietti ed entrati nel complesso, si è affiancato uno dei guardiani che ci aveva venduto i biglietti, che ci ha detto che sentiva che noi volevamo avere un'opportunità diversa di contatto con la Sfinge, cosa che ovviamente ha trovato immediatamente il nostro consenso, e ha letteralmente trattenuto i turisti fuori dal complesso per lasciarci il tempo di vivere un'esperienza di meditazione nel tempio che si trova davanti alla Sfinge stessa, accompagnandoci da un luogo all'altro, indicandoci luoghi di potere più forti, offrendoci anche per la meditazione un suo cristallo personale che utilizza da molti anni in quanto ci ha raccontato di aver deciso di fare quel lavoro proprio per potersi connettere ogni giorno con l'energia di quei luoghi.
Che dire?
Come sempre accade in questi casi, le parole non sono in grado di trasmettere la qualità e l'intensità dell'esperienza vissuta.
Nelle mie occasioni precedenti, non avevo mai avuto l'opportunità di vivere il tempio della Sfinge e di contattarlo sul punto di vista energetico senza avere intorno le solite miriadi di turisti "più o meno giapponesi" con le loro macchine fotografiche.
Ma non è finita lì, passeggiando tra le piramidi abbiamo visto davanti alla Piramide di Cheope la consueta enorme folla di pullman e di persone che si accalcavano per entrare all'interno della piramide stessa; del resto, essendo nella seconda metà di agosto, nel pieno del boom turistico, non mi aspettavo niente di diverso.
In realtà, non avevo nessuna aspettativa particolare tranne la voglia di riconnettermi, con un lungo tanto particolare e tanto importante.
Dopo qualche ora, preso contatto energetico con le piramidi di Chefren e Micerino, siamo tornati alla piramide di Cheope e abbiamo deciso di entrare comunque, anche se in mezzo alla folla. L'energia nella Camera del Re e nel sarcofago in essa contenuto, dopotutto, esiste ed è estremamente potente al di là di quello che c'é intorno
Appena entrati, ci siamo accorti che davanti a noi non c'era nessuno...
Ancora una volta ho sperimentato la consueta sensazione di leggerezza; tra l'altro nel pieno di agosto, con la temperatura esterna di 40° ed un'umidità che avrebbe permesso tranquillamente ai pesci di passeggiare sulle sabbie del deserto, l'interno della piramide era freschissima e l'aria era perfettamente secca a differenza di quello che era successo poco prima nella piramide di Chefren in cui invece entrare era stata veramente un'impresa fisica perché realmente l'umidità ed il calore creavano una cappa che rendeva quasi impossibile respirare.
Percorso il corridoio ascendente ed arrivati alla Camera del Re, per la terza volta nella mia vita, era completamente vuota! Nella Piramide non c'era assolutamente nessuno oltre a noi.
Per una mezz'ora abbondante abbiamo avuto l'opportunità di sdraiarci nel sarcofago, fare le nostre meditazioni, e connessioni energetiche. Era veramente come trovarsi al di fuori del tempo e dello spazio, le mie esperienze precedenti in quella stanza si fusero in un unico fluire....
Ho tra l'altro potuto sperimentare quanto avevo letto sui libri relativo a come nella Piramide di Cheope non funzionino le apparecchiature elettroniche, in quanto all'interno la mia telecamera digitale si é rifiutata ostinatamente di funzionare salvo riprendere regolarmente a funzionare appena usciti.
Tutto questo conferma come, quando si è realmente motivati a vivere un'esperienza, porsi alibi quali non è la stagione giusta, non c'è il clima ideale, ci sono persone, porsi qualunque tipo di alibi anche nella vita quotidiana per sfuggire ad esperienze significative rispetto alla routine sia soltanto un modo per sfuggire nei confronti della Vita, che nel suo fluire crea le circostanza giuste appena glielo si consente.
Se è il momento giusto ed è la cosa giusta, tutte le difficoltà scompaiono come per incanto.
E questo è uno dei significati dell'imparare a fluire, a seguire il proprio percorso evolutivo senza opporre resistenza; lo stesso significato del "non agire" insegnato dallo zen...
12 Febbraio 2009 - Scrivi un commento