L'idea è quella di prendersi una gigantesca pausa collettiva dallo shopping, per accorgerci di quante spese inutili compiamo ogni giorno: sì, anche in questi tempi di crisi, in cui però sentiamo sempre più forte un ritornello che ci invita a tornare a comprare, consumare, far girare il denaro e l'economia.
Forse mai come quest'anno il Buy Nothing Day sarà l'occasione per innescare una riflessione globale e profonda: “improvvisamente abbiamo esaurito i soldi, e per evitare il collasso abbiamo subito pompato liquidità nel sistema. Ma dietro la nostra crisi finanziaria si profila una crisi totale: stiamo esaurendo le risorse naturali... pesci, foreste, acqua potabile, minerali, terre. Che cosa faremo quando le scorte di queste risorse vitali saranno ridotte a un lumicino?”.
Così si legge nel manifesto del BND sul sito di Adbusters: e il giorno scelto per questa presa di coscienza collettiva non è casuale. La giornata del non-acquisto si terrà negli USA il giorno 28 novembre, vale a dire il Black Friday dopo il giorno del Ringraziamento, in cui si scatena la corsa agli acquisti di Natale. Il 29 novembre, sabato, rimbalzerà nel resto del mondo: da noi in Italia l'iniziativa ha preso meno piede che nel mondo anglosassone, ma è comunque sostenuta da Terre di Mezzo, Fa' la cosa giusta e Altraeconomia – che invitano a ripensare radicalmente al nostro stile di vita dai costi insostenibili per le popolazioni sfruttate del Sud del mondo e per il nostro pianeta.
Che cosa si può fare di alternativo in un giorno senza acquisti? Innanzitutto, riprendersi il proprio tempo ma anche il proprio pensiero, facendo un sano esercizio di resistenza a tutti quei bisogni indotti dalla pubblicità e dai media. E poi, portando il ragionamento a un livello più complesso: lo “sciopero dell'acquisto” durerà un giorno solo, dopodiché non potremo naturalmente esimerci dal tornare a comprare. Ma l'importante è pensare a cosa, come, e dove acquistare: privilegiando le produzioni locali, la spesa a km zero, i cibi di stagione, i prodotti con imballaggi ridotti, le piccole imprese che investono sul biologico e sul rispetto dell'ambiente. Il non-consumo è improponibile, e non è ciò che promuovono i fautori del BND: che al contrario spronano a battere la strada del consumo critico.
Ma Adbusters propone anche a tutti di organizzarsi in piccoli gruppi per portare nelle strade, nei supermercati e nei centri commerciali una serie di pacifiche e colorate iniziative: dal credit card-cut up – allestimento di banchetti dove volontari muniti di forbici taglieranno a chi lo desidera la carta di credito – al whirl-mart – una sfilata all'interno dei supermercati ma... con i carrelli rigorosamente vuoti – fino alla Zombie walk: dove gruppi di persone travestite da zombie si muoveranno fra i negozi e i centri commerciali, richiamando l'assedio che nel celeberrimo film di Romero funzionò come fulminante metafora del consumismo e delle sue conseguenze devastanti. Video, spot, fotografie e contributi dei partecipanti saranno poi visibili sul sito Adbusters.org. Sul sito ufficiale inglese c'è la proposta di occupare pacificamente le strade, riempiendole di persone che giocano, ascoltano musica, si rilassano su poltroncine gonfiabili.
Online ci sono anche tante locandine scaricabili in diverse lingue, per inondare di volantini – gratuiti, colorati e non cartacei – i nostri contatti, o da usare come banner su blog e siti internet.
Non ci sono kit preconfezionati da acquistare già pronti: creatività e fai-da-te riempiranno la nostra giornata senza acquisti.
25 Novembre 2008 - Scrivi un commento