Greenpeace

A Roma auto barbariche e Silvio - Nerone

Sabato scorso il Circo Massimo è stato invaso dai “nuovi barbari del clima”. Attivisti di Greenpeace, nelle vesti di cittadini del popolo romano, hanno sbarrato la strada al convoglio.

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Foto tratta da www.greenpeace.org/italy
Roma, Italia — Siamo di colpo nell'Antica Roma. I "nuovi barbari del clima" alla guida di tre automobili tedesche hanno invaso il Circo Massimo. A fargli strada un Berlusconi nei panni di "un nuovo Nerone". Ma i cittadini del popolo romano sbarrano la strada agli invasori con due grandi striscioni: "Quo vadis, Berlusconi?" (Dove vai Berlusconi?) e "Vade retro CO2! Inquinatores non prevalebunt" (Vai indietro CO2. Gli inquinatori non prevarranno). Sono circa quaranta gli attivisti di Greenpeace coinvolti nell'azione.

È la protesta di Greenpeace contro il Governo Berlusconi, che affianca le case automobilistiche tedesche nell'indebolire il primo regolamento europeo per la riduzione delle emissioni di CO2. Il Governo ha minacciato di bloccare l'intero "pacchetto energia e clima", di cui il regolamento è parte integrante. Il Circo Massimo è proprio il luogo dal quale, nel 64 d.C., si propagò l'incendio che distrusse Roma mentre Nerone restava a guardare. E oggi 'Silvio-Nerone' appoggia la lobby delle automobili, minando gli impegni per fermare il riscaldamento globale.

La proposta della Commissione europea prevede un obiettivo di riduzione delle emissioni di 130g/km da raggiungere entro il 2012 e sanzioni pari a 20€ (per grammo per auto) nel 2012, che diventeranno 95€ nel 2015. La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha proposto un ulteriore obiettivo di 95g/km da raggiungere entro il 2020.

Le case automobilistiche europee - guidate da quelle tedesche - hanno fatto enormi pressioni per indebolire decisamente gli obiettivi di riduzione. Se le loro richieste venissero accolte, potrebbero addirittura incrementare le loro emissioni a oltre 160 g/km entro il 2012. Nel 2015, le emissioni medie potrebbero essere ancora pari a 139 g/km, solo il 2 per cento meno rispetto ai trend attuali.

Eppure l'industria automobilistica italiana - la Fiat - è una delle case che presentano le minori emissioni medie di CO2, nonché la più vicina al raggiungimento degli obiettivi previsti dal regolamento. L'Italia deve puntare sull'efficienza nei consumi, valorizzando il vero vantaggio competitivo dell'industria automobilistica nazionale e ponendosi come esempio nella produzione di veicoli a basso impatto ambientale.


Foto tratta da www.greenpeace.org/italy
Mentre gli attivisti di Greenpeace protestano al Circo Massimo contro Silvio-Nerone e le auto tedesche dalle 'emissioni barbariche', si trova a passare sul posto il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. È a bordo di una Mercedes e dichiara: "Il governo italiano non è contro il pacchetto energia ma per una diversa ripartizione degli sforzi". Questo a parole, ma sono i fatti che contano!

Incuriosita dalla manifestazione in corso la ministra si è fermata. Alla sua auto si sono avvicinati subito gli "antichi romani" e i "nuovi barbari del clima" mentre il direttore delle Campagne di Greenpeace spiegava il motivo dell'insolita protesta.

Finora il Governo italiano si è opposto al pacchetto energia e clima e all'approvazione di un Regolamento comunitario efficace per la riduzione delle emissioni di CO2 dalle automobili nuove vendute in Europa. Anzi, con il supporto di Germania, Francia e Gran Bretagna, sta tentando di rendere la legge completamente inefficace riducendo le sanzioni a un livello che permetterebbe alle case automobilistiche di ignorare interamente il regolamento.

23 Novembre 2008 - Scrivi un commento
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