La notizia che sette milioni di "padroni" di cani aspettavano è arrivata. Nei giorni scorsi, su queste pagine, avevamo denunciato l'assurdità della decisione di Trenitalia.
Impedire l'accesso ai cani superiori ai sei chili per motivi igenici sarebbe stata una scelta assurda e che sarebbe stata in netta controtendenza con le campagna che da anni lo Stato porta avanti per contrastare l'abbandono dei cani e l'uso dell'automobile.
Bipedi e quadrupedi possono quindi tirare un sospiro di sollievo. Potranno ancora salire allegramente sulle decadenti carrozze degli interciti e degli interregionali. Sugli Eurostar no. Quelli restano vietati.
Secondo l'Oipa, associazione animaltista quella di Trenitalia resta "una decisione positiva, ma ambigua. La sospensione, infatti, potrebbe rivelarsi un semplice rinvio strategico".
Speriamo invece che dopo questa decisione Trenitalia cerchi di concentrare le proprie energie sul miglioramento di un servizio totalmente deficitario per pendolari, cittadini e turisti, anziché portare avanti crociate di stampo anacronistico.
Aggiornamento del 2 ottobre
Non è finita. L'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, ha infatti affermato: "non abbiamo ritirato l'ordine di servizio, ma abbiamo aderito alla richiesta del sottosegretario di sospendere per 15 giorni il provvedimento per cercare una soluzione". Le associazioni animaliste, quindi, invitano a continuare la protesta.1 Ottobre 2008 - Scrivi un commento