In realtà, un vero rapporto armonioso con il pianeta e tutti gli esseri viventi che lo abitano non può prescindere dal rendersi conto di essere tutti quanti parte di un'unica realtà. Del resto, quando si sente utilizzare un altro termine molto abusato, "fratellanza", si pensa molto spesso ad un qualcosa di quasi moralistico, puramente emozionale, quasi "appiccicoso". Ma la realtà è diversa: sappiamo che tutte le forme vitali che abitano il pianeta Terra derivano dalle scissioni successive di quell'unica cellula originaria che si è sviluppata, per alcuni nell'oceano primordiale, per altri in conseguenza di una inseminazione dovuta a comete, miliardi di anni fa.
Questo è un concetto che molti danno per scontato... ma cosa significa realmente? Che ogni forma vivente, io che sto scrivendo questo articolo, voi che lo state leggendo, gli animali, le piante, i microbi, i virus... siamo tutti discendenti di quell'unica forma vitale che non è mai morta: la vita che ci anima e' un proseguimento diretto e ininterrotto di quell'unica forma primordiale.
E allora... ecco che anche un concetto come ecologia, rispetto dell'ambiente, assume una dimensione completamente diversa. E questo ha molto a che vedere con l'obiettivo di questa rubrica, in quanto il solo rendersi conto di essere parte di un disegno più grande permette di poter realizzare una vera guarigione dei propri problemi psicofisici, ed anche di intraprendere un vero cammino di crescita personale.
Non a caso, tutte quelle religioni patriarcali, tutte quelle strutture che mirano in realtà ad allontanare l'individuo dalla scoperta della propria luce interiore, da sempre propongono la separazione.
L'essere umano e' proposto come separato dagli altri esseri viventi del pianeta, addirittura il piano divino viene separato dall'essere umano, la sofferenza e' innalzata a bene supremo per cui più si soffre più si cresce... è una vera propria perversione pianificata che ha instillato sensi di colpa, di sbagliato, di sporco e che ha reso per molti lo stesso processo ecologico, la stessa cura dell'ambiente, come una manifestazione egocentrica dell'uomo.
Non dimenticherò mai il maestro che un giorno mi disse: “Voi occidentali vi chiedete cosa potete fare per l'ambiente. Dovreste invece chiedervi cosa vi conviene fare per riparare i danni che avete arrecato all'ambiente prima che sia il pianeta a decidere di sbarazzarsi di voi in quanto entità cancerogene. E del resto, per il principio dell'analogia, se consideriamo il corpo che utilizziamo, il nostro corpo umano, esso nasce dalla collaborazione di moltissime cellule, veri esseri viventi quali la flora intestinale, i batteri della pelle e così via. Ognuno di essi è una creatura indipendente, autonoma, autosufficiente che grazie alla collaborazione con altre dà vita ad un organismo superiore.
Ebbene: la stessa cosa vale per il pianeta! Quando si parla di Pachamama, di Gaia, di coscienza planetaria, ci si riferisce a qualcosa del genere: tutti gli esseri viventi che abitano la Terra, eredi come già detto di quell'unica vita, di quell'unico seme primordiale, nella loro interazione danno vita a qualcosa di più grande di ogni singolo individuo. Questo concetto è presente nelle tradizioni spirituali di tutto il pianeta, ricompare anche nelle visioni quantistiche, quella della fisica, quando ci si rende conto di come tutto sia profondamente correlato, come in ultima analisi sia soltanto la presenza e la consapevolezza dell'osservatore a dar vita alla realtà fisica che ci circonda. E quindi come sia indispensabile ed ineluttabile intraprendere un cammino di crescita personale, ed anche un lavoro di guarigione del proprio corpo e della propria mente: guarire se stessi vuol dire anche creare benessere a tutte quelle cellule, tutti quegli esseri che costituiscono il nostro corpo, vuol dire apportare armonia nelle relazioni con altri esseri umani, animali e piante che ci circondano. In ultima analisi, ritrovare fino in fondo il proprio ruolo di Esseri inseriti in una realtà più vasta.
Per questo motivo, considero personalmente una svolta molto importante quella che questo Portale ha scelto di assumere con il 2008, dedicandosi maggiormente e fondamentalmente alla cura dell'ambiente e della realtà circostante, in quanto è l'unico modo per poter realmente trasformare qualcosa e controbilanciare tutte quelle azioni devastanti che le culture e le religioni patriarcali hanno arrecato nei secoli e nei millenni. Nelle ultime settimane della precedente forma di questo Portale ho iniziato una serie di articoli nei quali ho riportato alcune riflessioni derivanti da un viaggio in Malesia; spesso è proprio viaggiare, essere quindi un "Terranauta", cioè un viaggiatore del pianeta, che permette di scorgere nuove prospettive o di vedere prospettive già conosciute da punti di vista via via più profondi.
Proprio per questo, idealmente, il proseguimento di quelle riflessioni scaturite in Malesia costituisce una connessione simbolica tra quello che questo Portale portava avanti fino al termine dell'anno scorso e quello che inizia fare da oggi. E a fianco ad esse, molti contributi, molti articoli che troverete in questa rubrica affronteranno modalità e tecniche di armonizzazione tra l'essere umano e la realtà che lo circonda.
13 Gennaio 2008 - Scrivi un commento