WWF

Delta Po: moria di vongole a un mese dall'emergenza Lambro

A un mese dal disastro avvenuto nel Lambro, il Delta del Po torna al centro delle cronache ambientali. I primi segnali di allarme non tardano infatti ad arrivare: oltre alla moria di vongole si segnalano altri atipici episodi di cui sarebbe necessario ricercare la causa. Intanto, il WWF propone una serie di azioni che fino ad ora non sono state avviate.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

lambro fiume inquinamento
Il WWF lancia un segnale di allarme per la moria di vongole segnalata recentemente dai pescatori del Delta del Po
Il WWF lancia un segnale di allarme per la moria di vongole segnalata recentemente dai pescatori del Delta del Po. In questi giorni si stanno osservando anche insoliti contingenti di ricci e stelle marine spiaggiati in diversi litorali.

Le cause sono ancora ignote ma, ancora una volta e a distanza di un mese dall’inquinamento da idrocarburi, il Delta del Po, uno degli ambienti più ricchi di biodiversità d’Italia per le sue estensioni di zone umide e lagune, è al centro delle cronache ambientali e, ancora una volta, emerge prepotentemente la sua estrema vulnerabilità.

Il WWF sottolinea come a un mese di distanza dall’emergenza Lambro-Po, caratterizzata dallo sversamento di circa 2800 tonnellate tra gasolio e oli combustibili, si sia ancora in attesa dell’ordinanza che avrebbe dovuto sbloccare e avviare un piano di monitoraggio per valutare le conseguenze sull’intero ecosistema dell’inquinamento di idrocarburi di marzo.

Come era prevedibile, ai proclami - peraltro esageratamente rassicuranti - della Protezione civile e del Ministero dell’Ambiente, non sono seguite le urgenti azioni necessarie e ad oggi non è dato sapere se siano disponibili o meno i “forse” 12 milioni di euro, che avrebbero costituito una prima tranche di contributi per coprire le spese delle prime azioni di bonifica, le indagini supplementari, l’avvio di un piano di monitoraggio integrato e la redazione di piano di bonifica.

Si è perso un mese che poteva essere importantissimo per verificare la situazione di alcune popolazioni di pesci, anfibi o molluschi, importanti indicatori per capire cosa sia realmente successo.

Ora per alcuni di questi animali si è in parte persa la possibilità di verificare eventuali conseguenze sulla stagione riproduttiva in corso. La Rana di Lataste, ad esempio, specie rara, protetta da Direttive europee, endemica della pianura padana, presente in diversi SIC (Siti d’importanza Comunitaria) lungo il Po e sul Delta e indicata tra le specie di cui valutare lo status, dovrebbe essere censita tra metà febbraio e metà marzo, cosa che finora non è stata fatta in modo sistematico.

vongole wwf
Il WWF ha da subito proposto una serie di azioni che ad oggi non sono state avviate
Il WWF ha da subito proposto una serie di azioni che ad oggi non sono state avviate:

- un piano di monitoraggio che preveda analisi chimiche delle acque e dei sedimenti;

- la valutazione dello stato di alcune popolazioni di specie protette soprattutto nei SIC del tratto di Po interessato dall’inquinamento di febbraio, l’individuazione di alcune particolari specie (molluschi, pesci, piante acquatiche) per verificare eventuali bioaccumuli di inquinanti nei tessuti e valutare le conseguenze dell’inquinamento nella catena trofica;

- predisporre urgentemente un sito internet per garantire in modo trasparente la disponibilità dei dati riguardanti l’inquinamento e i monitoraggi in corso;

- rendere pubblico il catasto degli impianti a rischio nelle fasce fluviali del Po e dei suoi affluenti, trattandosi di aree a rischio idrogeologico.

Intanto il WWF il prossimo 2 maggio organizza la Campagna “Liberafiumi” 2010, un grande censimento che consentirà di verificare lo stato di salute delle sponde delle principali ‘vene blu’ del nostro paese. Un migliaio di volontari verranno coinvolti per setacciare 25 fiumi italiani lungo l’intera penisola, grandi isole comprese, dal Piave al Tagliamento, dall’Arno al Tevere, dal Sarno alle fiumare Calabresi fino all’Adda in Lombardia.

PER SAPERNE DI PIU' SULL'ARGOMENTO
Manuale di Sopravvivenza alla Fine del Petrolio

Un'approfondita riflessione e un manuale ricco di suggerimenti e proposte concrete per modificare il nostro...
Continua...
Petrolio e Dopo?

Per tutto il xx secolo gli allarmi sulla fine del petrolio sono stati lanciati con cadenza regolare: già...
Continua...
Petrolio

Un noto giornalista del finacial times, esperto di problemi energetici, fornisce informazioni indispensabili...
Continua...
Petrolio e Politica

Inverno 1973-74: dopo la guerra del kippur e la chiusura del canale di suez, il mondo trema di fronte al...
Continua...
31 Marzo 2010 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
IN VETRINA
La 62ma edizione della Commissione baleniera internazionale (IWC) si è conclusa, lo scorso 25 giugno, senza un accordo concreto tra i Governi sulla caccia alle balene. Questa tendenza alla mancata tutela del nostro ambiente marino deve essere invertita, o tutti, non solo i paesi che vivono di pesca e caccia alle balene, saranno in difficoltà come gli oceani che si svuotano.
SITO UFFICIALE
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Mutamenti Climatici

Quante volte abbiamo ascoltato con una punta di scetticismo chi ci parlava di mutamenti di clima?Eppure negli...
Continua...
Fermiamo Mr. Burns

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono NO al nucleare.2007: nonostante la decisione del...
Continua...
Risparmiare sui Consumi

Risparmiare energia, ridurre i consumi, riciclare correttamente i rifiuti: ecco una guida agile per...
Continua...
Ecologia Profonda

In questo libro vengono distinti per chiarezza due tipi di ecologia: una “ecologia di...
Continua...
Terra il Pianeta Prezioso

Inquinamento, deforestazione, mutamenti climatici, animali in via di estinzione... Proteggere la Terra non...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità