Ieri a Roma nella sede di Confagricoltura, Anci, CremonaFiere e Legambiente hanno fatto il punto sugli sviluppi del settore, in vista della VII edizione di Vegetalia, il Salone delle fonti rinnovabili che si terrà a Cremona dal 19-21 marzo 2010, dove le tre organizzazioni inviteranno i Comuni ad aggiornarsi sulle opportunità offerte dall’energia verde in un convegno che si concentrerà, in particolare, sull’utilizzo del suolo agricolo.
“Le azioni intraprese da molti Comuni italiani negli ultimi anni” - dichiara Flavio Morini, delegato ANCI all’Ambiente - “stanno dando un contributo importante alla corsa nazionale per il raggiungimento degli obiettivi posti dall’Unione Europea in tema di energia da fonti rinnovabili. Le amministrazioni che sanno guardare avanti hanno infatti capito che la produzione di energia pulita, fondamentale per migliorare la qualità di vita dei nostri cittadini, può avere anche ricadute economiche positive sui territori. Per questo invitiamo i Comuni italiani al convegno del 19 marzo a Cremona in occasione di Vegetalia AgroEnergie’’.
“Le agroenergie sono una grande opportunità per l’ambiente e per l’autonomia energetica dei nostri territori” - aggiunge Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - “ma sono legate indissolubilmente all’uso del suolo, e quindi alla produzione di cibo, alla fertilità dei terreni e alla qualità delle acque. Per questo il loro sviluppo va pianificato a livello locale con accordi di filiera con le aziende agricole del territorio, altrimenti si rischia di fare danni. Lo sviluppo delle energie rinnovabili sui suoli agricoli italiani è senza dubbio un fatto di estrema importanza; il problema è che questo sviluppo oggi avviene con incentivi destinati al mondo agricolo ma spesso senza alcun rapporto con l’agricoltura e le risorse del territorio”.
“L’agricoltura” - rileva Vito Bianco, direttore generale Confagricoltura - “vuole partecipare attivamente allo sviluppo della green economy, promuovendo un modello di produzione di energia da piccoli-medi impianti di cogenerazione e/o alimentati con fonti rinnovabili, ben integrati nelle reti nazionali di distribuzione di energia. Si tratta di un modello di microgenerazione distribuita che ha già trovato applicazione nelle aziende agricole di Confagricoltura, e che ha ancora ampi margini di sviluppo. Le agroenergie, compresi i biocarburanti, possono dare un rilevante contributo alla tutela dell’ambiente, all’integrazione del reddito agricolo ed alla creazione di sistemi produttivi intersettoriali con industria e artigianato”.
L’attuale sistema nazionale di tariffe per le rinnovabili favorisce, infatti, l’occupazione di suolo da parte di imprenditori che agricoli non sono, con una preoccupante lievitazione dei prezzi dei terreni, e col ricorso, nel caso delle agroenergie, a materie prime di paesi lontani, a partire dall’olio di palma, senza alcuna garanzia di sostenibilità dei metodi di coltivazione adottati. Temi, questi, che interessano gran parte del territorio nazionale e migliaia di imprese agricole e amministrazioni locali, perché l’agricoltura giocherà senza dubbio un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. L’appuntamento dunque è a Vegetalia AgroEnergie per avere tutti gli aggiornamenti su un settore, quello dell’energia pulita, che occupa un posto sempre più importante a livello industriale, in agricoltura e naturalmente nella vita di tutti i giorni.
4 Marzo 2010 - Scrivi un commento